Il "mio" primo maestro – Anselmo Cassani (1946-2001)

07/01/2012 | I miei "maggiori": maestri e compagni

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PROFILO

 

Anselmo Cassani nacque a Faenza il 13 maggio 1946.

Frequentò il Liceo Classico “E. Torricelli”, presso il quale conseguì la maturità nel 1965 (nel 1964 un suo tema sulla resistenza ottenne il primo premio tra tutti gli studenti di Faenza).

Nello stesso 1965 si iscrisse all’Università di Bologna, laureandosi, nel 1970, in Storia della Filosofia discutendo con il prof. Antonio Santucci una tesi sul marxismo britannico.

Ricercatore e docente di Storia della Filosofia moderna e di Storia della Filosofia moderna e contemporanea presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Bologna, per due anni ha insegnato anche Storia della filosofia contemporanea presso l’Università di Ferrara.

I suoi interessi furono rivolti principalmente all’antropologia filosofica, ai rapporti fra filosofia e politica, alla storia delle idee sociali e giuridiche, con particolare riguardo al mondo anglosassone e all’età vittoriana e mediante un approccio spiccatamente interdisciplinare, sulla scia della lezione di Arthur Lovejoy (1873-1962), autore che studiò a lungo.

Tra le pubblicazioni di maggior rilievo si ricordano: Società primitiva e diritto antico. Scritti di Henry Sumner Maine (traduzione, introduzione e note di Anselmo Cassani, Faenza editrice, 1986; collana Parerga), Idee in contesto. Ricerche di storia della cultura (Mucchi, 1990), Civiltà e popoli del Mediterraneo. Immagini e pregiudizi (Clueb 1999; cura con D. Felice). Studi importanti ha dedicato anche a John Stuart Mill (1806-1873) nonché alla storia del laburismo britannico (con specifica attenzione a figure come quella di Richard Henry Tawney [1880-1962]) e più in generale alla New Left (particolare interesse nutriva per uno studioso come Raymond Williams [1921-1988]).

Postumi sono Diritto, antropologia e storia. Studi su Henry Sumner Maine, prefazione di V. Ferrari (Clueb, 2002) e Intellettuali e socialismo nella cultura britannica del XX secolo (a cura di. D. Felice, premessa di A. Santucci, prefazione di G. Marramao, Clueb, 2003).

Il rigore scientifico e la criticità del metodo lo portarono a dedicare, in parallelo all’impegno più marcatamente pubblicistico, tantissimo tempo e passione all’attività didattica, sovente in forma seminariale, e al rapporto con gli studenti (è divenuta celebre la cura con cui seguiva le tesi di laurea, spesso come correlatore anche di discipline molto diverse tra loro).

Tenne particolarmente a curare la circolazione dei risultati della ricerca, anche nelle fasi intermedie, ideando e dirigendo dal 1998, presso il Dipartimento di Filosofia dell’Università di Bologna, la collana “Preprint”.

Intellettuale con una profonda idea di servizio, è stato a lungo impegnato nella sfera pubblica (a metà degli anni settanta venne eletto consigliere comunale a Faenza nelle liste del Partito comunista italiano, ruolo che ricoprì fino al 1981, rivestendo per una legislatura anche l’incarico di capogruppo; sedette ancora sui banchi del Consiglio comunale dal 1985 al 1988) si occupò anche di storia locale, con particolare riguardo alla città manfrediana: numerosi gli scritti apparsi su svariati periodici locali e poi raccolti, dopo la sua morte, dalla cara moglie Anna Rosa Gentilini (1951-2010) nel volume: Studi faentini. Vita culturale e intellettuali a Faenza tra il ‘500 e il ‘900 (prefazione di A. Montevecchi, Stefano Casanova, 2006). In questi studi Cassani indaga aspetti poco conosciuti se non addirittura inediti come, ad esempio, la vita accademica a Faenza nei secoli XVI-XVIII, l’itinerario dell’egittologo, allievo di Francois Champollion (1790-1832), Francesco Salvolini (1809-1838), i fermenti culturali ed economici in città nella seconda metà del XIX secolo, la dimensione esoterica ed antroposofica in quel particolarissimo protagonista del novecento faentino che fu Lamberto Caffarelli (1880-1963).

Amò profondamente la figlia Valeria (1976-1993) e anche per lei, dopo la tragica scomparsa avvenuta in seguito alla caduta in dirupo, insieme alla moglie Anna portò a compimento, a metà degli anni novanta, un lungo iter d’adozione di un bambino brasiliano, Fabio.

E’ scomparso prematuramente, per arresto cardiaco, il 3 maggio 2001.
Archivio storico-giuridico “Anselmo Cassani” presso CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità Dipartimento di Giurisprudenza, Università di Modena e Reggio Emilia

 

Video della Giornata in ricordo di Anna Rosa Gentilini, Faenza 26 giugno 2021

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