Questo libro indaga l’intreccio tra analisi critica della storia italiana e prospettiva rivoluzionaria nel pensiero di Antonio Gramsci. Della fase precarceraria, sono messi in luce contrasti e complementarietà tra i giudizi sull’età giolittiana e la ricerca di una via alla rivoluzione ispirata al modello dei Soviet, ma con radici culturali e ideologiche che affondano nel contesto italiano.
La lettura dei Quaderni è affrontata a partire dall’interpretazione gramsciana del Risorgimento, laboratorio esemplare di una concezione filosofica, la filosofia della prassi, che in modo programmatico postula l’unità di storia e politica. Gramsci vede il Risorgimento come momento iniziale di una vicenda che giunge fino al fascismo senza sostanziali soluzioni di continuità. È una visione problematica, incentrata sulla volontà di rilevare le cause originarie di mali strutturali la cui risoluzione rinvia al progetto di riforma intellettuale e morale, oltre che economica, da affidare al soggetto collettivo identificato col moderno principe, protagonista di un disegno teorico-politico complesso e attraversato da molteplici tensioni.
Edizioni ETS, Pisa
Pagine: 118
Anno: 2012
ISBN: 9788846734235