Nel corso del Novecento partiti e sindacati segnano velocemente il passo quali organi di rappresentanza democratica ed efficace. Se dagli anni Sessanta sono i movimenti sociali – studenteschi, operai, femminili, delle minoranze – ad occupare con forza e creatività il palcoscenico politico nelle società industriali avanzate, già Rosa Luxemburg negli anni 1898/1919 e Hannah Arendt tra il decennio ’50 e metà ’70 lavorano per immaginare e realizzare una comunità che possa finalmente decidere di sé stessa, senza più bisogno di intermediari. La rivoluzionaria marxista e la filosofa della politica sono profondamente vicine alla causa dei Consigli operai, contadini, rivoluzionari – Rosa pagando l’impegno addirittura con la vita. Se per la Luxemburg si tratta di eliminare le rudezze di partito e la sua burocrazia, lottando contro la dittatura sul popolo, la Arendt vive e pensa al Politico con al centro un organo autentico di comunicazione, libertà, confronto di desideri, necessità, bisogni. Due testimonianze che si fondono in una passione comune e ancora profondamente attuale.
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Mimemis Edizioni, Milano
Autore: Ruggero D’Alessandro
PAGINE:126
DATA PUBBLICAZIONE: 2011
ISBN:9788857506685