Il "sociale" della giustizia. Questioni di genere e di riconoscimento

01/10/2017 | Lettura della settimana


Le società contemporanee appaiono sempre più caratterizzate dalla presenza di individui e gruppi appartenenti a culture diverse e a differenti orientamenti valoriali. I luoghi materiali e simbolici ed i temi della discussione pubblica si trovano, pertanto, soggetti ad una continua operazione di ridefinizione critica, verso direzioni che richiedono di essere trovate e concordate ogni volta contestualmente, tra vecchi equilibri di potere e nuove richieste di cittadinanza e visibilità politica.
In questa immagine in continuo divenire della società, acquista particolare pertinenza il riflettere sul tema della “giustizia sociale”. Le teorie politiche liberali e socialiste hanno contribuito a creare una nozione convergente di ingiustizia, ancorando le proprie riflessioni normative ad un umanesimo tendenzialmente astratto e disincarnato, che fa oscillare l’ago della giustizia sociale o in senso distributivo (risorse economiche, opportunità di autorealizzazione), o in senso garantistico (libertà individuali, capacità personali, neutralità delle istituzioni). A fronte di queste prassi, A. Lenci e A. Carnevale in questo volume cercano di ricostruire un’ipotesi di pratica della giustizia sociale, concentrandosi su due particolari questioni epistemologiche e normative: quella di genere e quella del riconoscimento. Riflettendo su come il genere ridefinisce se stesso, confrontandosi con le molteplici differenze presenti al proprio interno, e su come le persone interagiscono con gli obblighi di riconoscimento, gli autori offrono a chi legge un generale excursus della giustizia verso il suo senso «sociale», allargando la fenomenologia dell’ingiustizia a forme non previste e a volte non prevedibili di sofferenza morale e di conflitto.
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Editore: Pensa Multimedia, Lecce
Autori: Alessia Lenci, Antonio Carnevale
ISBN 9788858107515
N. Pagine 380
Anno Pubbl. 2008

 

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