Il bambino come nemico. L’eccezione humboldtiana

05/01/2020 | Lettura della settimana


La violenza sociale ha molto a che fare con l’infanzia: un’infanzia oppressa dalla cultura pedagogica dominante è terreno fertile per il costituirsi di società disponibili alla violenza. Al di là dei luoghi comuni, la premessa storico-culturale del nesso tra infanzia e violenza sociale ci riporta all’epoca dei Lumi. Per ciò che riguarda l’educazione, il Settecento mostra un volto oscuro e oppressivo. Su tale sfondo, questo libro svela il carattere rivoluzionario dell’ideale educativo di un grande intellettuale di quel tempo: Wilhelm von Humboldt. Influente filosofo, linguista, uomo di Stato, von Humboldt fu l’unico a intuire i gravi rischi di un progetto pedagogico, nato tra Sei e Settecento, teso a plasmare il bambino e l’adolescente per «costringerlo» a diventare un adulto «civile».
 
 
 
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Editore: DeriveApprodi, Roma
Autrice: Marina Lalatta Costerbosa
ISBN 978-88-6548-297-1
Pagine 208
Anno di pubblicazione 2019

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