I profondi mutamenti che, in epoca neoliberale, hanno investito il concetto stesso di libertà, valorizzando, come mai prima, razionalità di mercato e indifferenza per il contesto politico, sociale e culturale dell’agire individuale, hanno non solo aggravato le tradizionali forme di discriminazione contro le donne, ma anche prodotto nuove forme di vulnerabilità e sottomissione. Di qui la necessità di una lettura critica dei nessi concettuali e culturali che legano il paradigma postfemminista al sistema discorsivo neoliberale. Le molteplici prospettive rappresentate nel volume — dalla filosofia alla sociologia del diritto, dalla metaetica alla bioetica — convergono in una ricostruzione degli effetti più controversi del discorso neoliberale sulla vita individuale e sociale della donne: la retorica postfemminista della scelta e le nuove forme di omologazione e oggettivazione che ne derivano; i pregiudizi impliciti contro le donne e i nuovi tipi di discorso misogino e antifemminista; la rimozione del valore del lavoro di cura e la collocazione della riproduzione sociale e biologica nella sfera della finanziarizzazione e della precarietà.
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Editore: Aracne, Roma
A cura di Annalisa Verza, Silvia Vida
ISBN: 978-88-255-3559-4
Formato: digitale
Pagine: 252
Anno di pubblicazione 2020