Pochi contro molti. Il conflitto politico nel XXI secolo

17/01/2021 | Lettura della settimana

Il Ventunesimo secolo è punteggiato con una serie ininterrotta di manifestazioni popolari che hanno portato in piazza un diffuso scontento: i girotondi, i vaffa days, la primavera araba, Occupy Wall Street, gli Indignados, i forconi, i gilet gialli, le manifestazioni sul clima, le rivolte in Cile, a Hong Kong, in Libano… È un conflitto di tipo nuovo rispetto a quello organizzato da partiti e sindacati: a contrapporsi non sono più le classi o le famiglie politiche tradizionali. Quello a cui assistiamo è un conflitto tra pochi e molti: tra chi detiene il potere – chiunque sia – e chi sente di non contare nulla. In mancanza di una rappresentanza organizzata, la mediazione è molto più difficile. Ma c’è di più: una frattura sociale profonda come quella che questi nuovi conflitti evidenziano mette in crisi l’idea stessa di democrazia e la mette a rischio di pulsioni autoritarie. Ma non è un esito scontato: come scriveva Machiavelli, il conflitto tra pochi e molti può essere anche il lievito di una nuova libertà, se il nuovo ordine che ne risulta riequilibra il potere nella società.

Editore: Laterza, Roma-Bari
Autrice: Nadia Urbinati
ISBN: 9788858140703
Pagine: 108
Anno di pubblicazione 2020

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