A partire da un’interpretazione eterodossa dell’evoluzionismo Paul Alsberg avanza, nel 1922, una originale proposta che, seppur spesso fraintesa e misconosciuta, ha decisivamente influenzato il pensiero antropologico tedesco da allora fino a oggi: la differenza tra animale e uomo non è affatto una differenza di grado, ma di tipo essenziale e la loro evoluzione poggia su due diversi principi. Se l’animale perfeziona il corpo, secondo il principio dell’adattamento, l’uomo al contrario “se ne libera”, grazie all’utilizzo di strumenti extra-organici – tra i quali rientrano anche la parola e i concetti – secondo il principio della disattivazione del corpo (Körperausschaltung). Attraverso una spiegazione su base biologica del processo di ominazione la natura umana risulta dunque essenzialmente tecnica, collocandosi al di qua dell’opposizione classica tra natura e cultura. L’edizione dell’opera qui proposta è la seconda, pubblicata nel 1937, a Vienna, in una versione ridotta dallo stesso Alsberg a vantaggio di una stringente coerenza speculativa e di uno stile incalzante, cristallino nella formulazione di tesi e principi.
Editore: Inschibboleth edizioni, Roma
Autore: Paul Alsberg
Tr. it. e a cura di Elena Nardelli
ISBN: 9788885716780
Pagine: 277
Anno di pubblicazione: 2018