Tutto si muove, tutto scorre. E, ad oggi, il mondo lo fa in modo ancora più rapido, deciso, ineluttabile. Le nuove frontiere di questo nuovo cambiamento sono rappresentate dalla rivoluzione digitale, già in atto da diversi anni, ma non ancora completamente compiuta. Da qui, un nuovo tipo di società sta nascendo, nonostante sia difficile scrollarsi di dosso i detriti lasciati dalla precedente, molti dei quali, infatti, rimangono e cambiano solamente forma e connotati. Rimangono, ad esempio, le fabbriche, gli operai, i dirigenti, ma vegono ora governati dagli algoritmi. Rimane il pluslavoro, ma incentrato sulla massimalizzazione del profitto. Rimane il capitalismo, ma diventa tecnocratico, potenzialmente in grado di accrescersi in modo smisurato e diventando totalitario. Sostenibilità e resilienza non sembra più bastare in mondo così concepito: c’è bisogno di un cambio di paradigma che deve provenire da una nuova visione della realtà, più umanistica, consapevole e con un chiaro senso del limite. Il mondo cambia rapidamente, e la cronaca, così come la filosofia, arrivano sempre troppo tardi – per citare Hegel e la sua nottola di Minerva. Il pensiero, infatti, è anch’esso sottoposto al dominio del tempo, e quindi può esternarsi e immortalare il fenomeno solamente dopo che la realtà ha compiuto il suo processo di formazione ed è bell’e fatta. La società-fabbrica. Digitalizzazione delle masse e human engineering di Lelio Demichelis, in questo senso, è un tentativo di ermeneutica della realtà in fieri, colta nel flusso del suo cambiamento, un’istantanea che ritrae il nostro nuovo mondo e le sue trasformazioni che oggi, giorno dopo giorno, stanno già conformando il nostro futuro.
Editore: Luiss University Press, Roma
Autore:
Lelio DemichelisISBN: 9788861058828
Pagine: 368
Anno di pubblicazione: 2023