Uomo politico di riconosciuta coerenza, protagonista della scena italiana e internazionale, il più popolare segretario del Partito comunista italiano oggi viene ricordato soprattutto per la sua denuncia della “questione morale”. Tratto distintivo del suo pensiero fu, tuttavia, intendere il comunismo in uno con la democrazia e con la libertà e se ora, al di là della retorica celebrativa, non ci sono più partiti di massa che possano dirsi depositari del suo lascito, è forse ancora più importante tornare a riflettere su questa figura originale di politico e di comunista.
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