L'idiota in politica – Antropologia della Lega Nord

26/06/2011 | Lettura della settimana

Alla fine degli anni ottanta, quando gli elettori lombardi sanzionano l’arroganza e la corruzione della classe politica votando per la Lega Nord, essi si fanno sedurre dall’intemperanza anche lessicale di Umberto Bossi. La sua “idiozia” politica, le maschere che di volta in volta indossa diventano le chiavi del suo successo. “Buffone, buffone” era il modo in cui Bossi veniva accolto dai contromanifestanti. Un vocabolo indubbiamente ingiurioso, ma che il comportamento di Bossi in parte giustificava, rievocando nello stile verbale proprio il buffone della tradizione medievale, non rispettando niente e nessuno e deridendo a più riprese sia il papa sia le istituzioni più care al paese. Con lui la pratica politica smarrisce per la prima volta ogni riferimento di senso, diventando una giravolta di annunci, minacce, promesse e intenzioni, in una parola sola “spettacolo”. Da questo punto di vista – argomenta Lynda Dematteo – il suo linguaggio e le sue maniere rimandano ai personaggi della tradizione della Commedia dell’arte: il politico Bossi pertanto si trasfigura nella maschera Bossi, una delle tante che a partire dall’età moderna sono state fulcro dell’elaborazione delle identità collettive del nostro paese. Ma come emerge dal suo approccio etnografico, la Lega Nord non si limita solo a rappresentare le maschere più profonde del nostro immaginario collettivo, attraverso l’invenzione di un linguaggio tutto “suo”, ma ha campo libero per fare politica nel senso più classico del termine, cioè creando miti, manipolando simboli, rielaborando la cultura politica dell’intero paese.

Editore Feltrinelli 
Data uscita 22/06/2011
Pagine 224
EAN 9788807172076

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