La giustizia introvabile. Lezioni di filosofia politica

16/09/2012 | Lettura della settimana

Il libro fornisce una ricostruzione sintetica ma completa delle diverse dimensioni del problema della giustizia e di come esse siano state analizzate in differenti epoche storiche: nel mondo antico, in quello moderno e nell’età della globalizzazione. Fin dalla polis greca, le società hanno dato risposte diverse alla domanda di giustizia, e non è un caso che le categorie per affrontare il problema siano state poste da Platone e Aristotele (giustizia come virtù, distributiva, commutativa, retributiva, giustizia come equità).
Nel corso delle epoche la grammatica della giustizia non è fondamentalmente cambiata, anche se all’interno dell’Occidente cristiano diverse concezioni della giustizia (come carità, come massimizzazione delle utilità, come legalità, come riconoscimento dei diritti) si sono intrecciate e reciprocamente contaminate. Nemmeno lo scientismo moderno è stato però in grado di dare adeguato soddisfacimento alle aspettative di giustizia, che resta anche per noi un ideale nobile e un oggetto introvabile.
A connotare la modernità sono alcuni specifici paradossi: una crescente sensibilità per le ingiustizie sociali e la crescita delle diseguaglianze, il successo dello scambio attraverso il mercato e la scarsa attenzione per la giustizia commutativa, il perfezionamento dei sistemi di controllo e la delegittimazione della giustizia retributiva e della sanzione penale.

Editore: CELID
N. pagine: 160
Illustrazioni:
Formato: CM 17X24
Anno di pubblicazione: 2012

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