Almeno fino all’inizio degli anni Novanta, quando il paradigma del riconoscimento è sembrato soppiantare il paradigma delle teorie della giustizia redistributiva, tutte le maggiori teorie politiche contemporanee hanno cercato di individuare l’ingiustizia in una qualche forma di diseguaglianza e tentato in vario modo di rendere gli individui uguali all’interno di un determinato spazio per l’elaborazione di confronti interpersonali: sia esso lo spazio delle libertà fondamentali, del reddito, della ricchezza, delle condizioni per il rispetto di sé, del benessere, delle opportunità di benessere o delle capacità. L’obiettivo di questo lavoro è ricostruire le principali concezioni dell’uguaglianza e della giustizia emerse dal dibattito filosofico-politico contemporaneo e, al tempo stesso, rendere conto delle teorie critiche che esse hanno ispirato, dalle teorie nelle quali si integra o si supera il linguaggio dell’eguaglianza con quello della differenza ai paradigmi che si collocano radicalmente al di là di tutte quelle posizioni normative che più o meno esplicitamente si rifanno alla tradizione liberale, come il paradigma della biopolitica e quello del capitalismo cognitivo.
Firenze University Press
Cartaceo / Paper
Anno di edizione: 2012
310 pp.
ISBN: 978-88-6655-155-3
Edizione Elettronica
ISBN: 978-88-6655-180-5