L’esperienza dei Gruppi di Difesa della Donna, un’organizzazione femminile che operò nella vita civile durante i lunghi mesi dell’occupazione nazista, ha goduto di ben poca attenzione nella storiografia dedicata alla Resistenza. Questo studio, attraverso un’analisi inedita, su scala nazionale, dei documenti prodotti dall’organizzazione, si propone di ricostruirne compiutamente la storia, dalla fondazione a Milano nel novembre del 1943 fino all’estesissima partecipazione raggiunta nei territori occupati alla vigilia della liberazione. Una realtà trasversale che ambiva a unire tutte le donne in lotta contro il nazifascismo, non solo supportando la guerra partigiana nelle sue esigenze primarie, ma anche dando vita a numerose azioni di protesta civile, dalle rivendicazioni di carattere annonario alle varie forme di resistenza collettiva contro le rappresaglie e le violenze dell’esercito occupante. Una componente tutt’altro che secondaria, e anzi per molti aspetti decisiva, della Resistenza, rimasta tuttavia a lungo nascosta nella successiva elaborazione della memoria resistenziale che ha spesso rubricato la partecipazione femminile a fenomeno spontaneo e sostanzialmente individuale. Conoscere le dinamiche, i programmi, la struttura organizzativa dei Gruppi di Difesa della Donna permette invece di fare piena luce su di una realtà complessa e articolata, che perseguiva precisi obiettivi, attraverso la quale le donne hanno gettato le basi della propria cittadinanza nell’Italia del dopoguerra. Un capitolo significativo della Resistenza, dunque, nonché un momento fondamentale nel percorso di formazione democratica e civile del Paese.
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Editore: Bradypus, Roma
Autrice: Laura Orlandini
ISBN 9788898392728
N. Pagine 166
Anno di pubblicazione 2018