« Rifiuti zero» e niente discariche
Cooperazione Roma-San Francisco
«Il convegno sulla sostenibilità organizzato dall’associazione "Fratelli d’Italia", intitolato "Roma Futura, un’idea di città", ha vissuto un momento particolarmente importante grazie al collegamento telefonico con una delle personalità più note al mondo nel settore delle politiche ambientali, Jack Macy, responsabile del programma " rifiuti zero" di San Francisco (nella foto). Ricordo che Macy è stato alcuni mesi fa a Roma, su invito di diverse associazioni, per visionare gli impianti dell’Ama e confrontarsi con l’Amministrazione capitolina. Nel corso del collegamento, Macy ha confermato la possibilità di una cooperazione tra Roma Capitale e San Francisco sul tema del trattamento rifiuti, già espressa dal sindaco della metropoli californiana, Gavin Newsom, attraverso l’invito formale al sindaco Alemanno». Così il presidente della Commissione Ambiente e Verde pubblico di Roma Capitale, Andrea De Priamo, commentando quanto dichiarato da Jack Macy nel corso del convegno «Roma Futura, un’idea di città», svoltosi presso la Sala Quaroni all’Eur. «Nel suo intervento – ha aggiunto De Priamo – Macy ha illustrato gli straordinari risultati ottenuti nella sua realtà, dove in pochi anni le percentuali di raccolta differenziata hanno raggiunto livelli inimmaginabili altrove, pari circa al 75%. Macy ha, inoltre, ribadito che i programmi per il futuro sono ancora più ambiziosi, perché puntano al riciclo totale e alla sostanziale scomparsa delle discariche». «Anche alla luce di quanto detto da Jack Macy, non possiamo dunque che ribadire al sindaco Alemanno la nostra richiesta di rispondere all’invito del collega Newsom, recandoci a San Francisco. Una visita che potrà dare strumenti utili al miglioramento del lavoro avviato finora a Roma per l’incremento della raccolta differenziata, aprendo una prospettiva culturale verso il movimento "rifiuti zero" e immaginando – come ha scritto il sindaco Newson ad Alemanno – un mondo dove nulla finisca in discarica ma nemmeno nei termovalorizzatori», ha concluso il presidente De Priamo.