IMPEGNO PUBBLICO E ATTIVITA’ ISTITUZIONALE – Aggiornato a dicembre 2014

Settimana contro razzismo e discriminazioni. Casadei: “Cittadinanza onoraria a tutti i figli di migranti nati in Italia”

discriminazioniLa Rete contro le discriminazioni della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Fondazione Interculturale Mondinsieme e Rete TogethER, con il supporto dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, ha organizzato in tutta la regione iniziative ed eventi in occasione della “Settimana di azione contro il razzismo e le discriminazioni”.

Atti di razzismo e di discriminazione, purtroppo, coinvolgono anche il mondo della scuola.

La scuola italiana è infatti profondamente cambiata. A confermarlo è il Rapporto “Alunni con cittadinanza non italiana. Approfondimenti e analisi” elaborato dal ministero all’Istruzione e dalla fondazione Ismu.

Nel 2001 gli studenti di cittadinanza non italiana erano meno di 200 mila; oggi sono quasi 800 mila. E la terza regione italiana, in questa classifica, è proprio l’Emilia-Romagna, con 86.944 studenti. È cresciuto notevolmente anche il numero dei nati in Italia, che ormai rappresentano il 44,2% degli studenti con cittadinanza non italiana (334.284). Cinque anni fa erano meno di 200 mila (34,7%). Guardando i numeri delle scuole dell’infanzia, poi, si nota come le bambine e i bambini figli di migranti e nati in Italia siano addirittura l’80,4% (126 mila) nel complesso dei bambini figli di migranti che vivono nel nostro paese.

La cittadinanza non è un diritto legato al territorio o all’etnia. La cittadinanza è un diritto acquisito con la nascita. I bambini nati in Italia da genitori migranti sono, infatti, figli della nostra terra, anche se portano con sé anche una storia diversa. Sta proprio in questo prezioso scambio la grande opportunità di crescita culturale e sociale da cogliere.

Valorizzare e rispettare le differenze, permettere la partecipazione politica e il diritto di elettorato senza discriminazioni di cittadinanza e di nazionalità non dovrebbero essere grandi passi per un Paese democratico. Eppure, è così. Dal 2011 giacciono in Parlamento due proposte di legge presentate al termine della campagna “l’Italia sono anche io”: una riguarda la riforma del diritto di cittadinanza per i bambini nati in Italia da genitori stranieri regolari; l’altra riguarda la partecipazione politica e il diritto di voto.

Diritti già riconosciuti in molti Stati ma che in Italia non sono ancora concessi. Secondo la legge vigente, la cittadinanza italiana viene infatti conferita solo dopo il compimento del 18° anno di età. Ma nella realtà, a causa di lunghi processi burocratici, la cittadinanza arriva 5-7 anni dopo l’inizio della pratica di richiesta.

Sono quasi un milione i minorenni di origine straniera che vive nel nostro Paese, di questi più di 500 mila vi sono nati. In Emilia-Romagna gli immigrati sono più di 460 mila; il 13,5% degli stranieri residenti in regione è costituito da bambini, spesso nati e cresciuti in Italia.

La Regione Emilia-Romagna ha in passato più volte sollecitato una revisione del meccanismo dello Jus sanguinis perché vengano riconosciuti come cittadini italiani i bambini figli di migranti nati e cresciuti sul suolo italiano, e nel 2011 ha aderito alla campagna “L’Italia sono anch’io”. In seguito a quella campagna diversi Comuni emiliano-romagnoli hanno conferito la cittadinanza italiana onoraria ai bambini nati da genitori migranti. Si tratta di un gesto simbolico, che lancia un messaggio importante.

A questo proposito, proprio in occasione della “Settimana di azioni contro il razzismo e le discriminazioni”, mi rivolgo ai Sindaci dei Comuni dell’Unione della Romagna forlivese perché ognuno di loro conferisca la cittadinanza onoraria a tutte le bambine e tutti i bambini nati sul suolo italiano.

Non possiamo continuare a chiedere a queste famiglie e ai loro figli il rispetto dei doveri stabiliti dal nostro ordinamento e, allo stesso tempo, negare loro i diritti di cui tutti gli italiani godono. Partire da gesti simbolici per superare una legislazione non consona all’evolversi della società italiana e arrivare ad una legge nazionale che preveda per questi bambini l’acquisizione automatica della cittadinanza italiana: mi pare un passo importante da compiere quanto prima.

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senza accusare chi non si impegna, senza condannare chi non si impegna,

senza cercare perché non si impegna. Se qualche cosa sentiamo di "potere"

e lo vogliamo fermamente è su di noi, soltanto su di noi. Il mondo si muove se noi ci muoviamo,

si muta se noi ci facciamo nuovi, ma imbarbarisce

se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi. Ci impegniamo:

per trovare un senso alla vita, a questa vita

una ragione che non sia una delle tante ragioni

che bene conosciamo e che non ci prendono il cuore.

Ci impegniamo non per riordinare il mondo, non per rifarlo, ma per amarlo.

(Bertolt Brecht)

Come non ho timore di confessare l'utopia del socialismo, così non ho timore di confessare l'altra utopia, la più grande e la più pericolosa, che tutti gli uomini, come è scritto nella nostra Costituzione, avranno un giorno su questa terra pari e piena dignità sociale.

(Lelio Basso)

Davvero, vivo in tempi bui!

La parola innocente è stolta. Una fronte distesa

vuol dire insensibilità. Chi ride,

la notizia atroce

non l'ha saputa ancora.

Quali tempi sono questi, quando

discorrere d'alberi è quasi un delitto,

perchè su troppe stragi comporta silenzio!

E l'uomo che ora traversa tranquillo la via

mai più potranno raggiungerlo dunque gli amici

che sono nell'affanno?

È vero: ancora mi guadagno da vivere.

Ma, credetemi, è appena un caso. Nulla

di quel che fo m'autorizza a sfamarmi.

Per caso mi risparmiano. (Basta che il vento giri,

e sono perduto).

"Mangia e bevi!", mi dicono: "E sii contento di averne".

Ma come posso io mangiare e bere, quando

quel che mangio, a chi ha fame lo strappo, e

manca a chi ha sete il mio bicchiere d'acqua?

Eppure mangio e bevo.

Vorrei anche essere un saggio.

Nei libri antichi è scritta la saggezza:

lasciar le contese del mondo e il tempo breve

senza tema trascorrere.

Spogliarsi di violenza,

render bene per male,

non soddisfare i desideri, anzi

dimenticarli, dicono, è saggezza.

Tutto questo io non posso:

davvero, vivo in tempi bui!

Nelle città venni al tempo del disordine,

quando la fame regnava.

Tra gli uomini venni al tempo delle rivolte,

e mi ribellai insieme a loro.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Il mio pane, lo mangiai tra le battaglie.

Per dormire mi stesi in mezzo agli assassini.

Feci all'amore senza badarci

e la natura la guardai con impazienza.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Al mio tempo le strade si perdevano nella palude.

La parola mi tradiva al carnefice.

Poco era in mio potere. Ma i potenti

posavano più sicuri senza di me; o lo speravo.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Le forze erano misere. La meta

era molto remota.

La si poteva scorgere chiaramente, seppure anche per me

quasi inattingibile.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Voi che sarete emersi dai gorghi

dove fummo travolti

pensate

quando parlate delle nostre debolezze

anche ai tempi bui

cui voi siete scampati.

Andammo noi, più spesso cambiando paese che scarpe,

attraverso le guerre di classe, disperati

quando solo ingiustizia c'era, e nessuna rivolta.

Eppure lo sappiamo:

anche l'odio contro la bassezza

stravolge il viso.

Anche l'ira per l'ingiustizia

fa roca la voce. Oh, noi

che abbiamo voluto apprestare il terreno alla gentilezza,

noi non si potè essere gentili.

Ma voi, quando sarà venuta l'ora

che all'uomo un aiuto sia l'uomo,

pensate a noi

con indulgenza.

(Bertolt Brecht, “A coloro che verranno”, 1939)

Un libro prima di essere un oggetto di mercato è un rapporto sociale

(sensibili alle foglie)

www.sensibiliallefoglie.it - www.libreriasensibiliallefoglie.com

C'è un'unica

verità elementare

la cui ignoranza uccide

innumerevoli idee

e splendidi piani:

nel momento in cui

uno si impegna a fondo,

anche la Provvidenza

allora si muove.

Infinite cose accadono

per aiutarlo,

cose che altrimenti

non sarebbero

mai avvenute...

Qualunque cosa tu possa fare,

o sognare di poter fare

cominciala.

L'audacia ha in sé genio,

potere e magia.

Cominciala adesso.

(J. W. Goethe)

... prepareremo giorni e stagioni

a misura dei nostri sogni

( Paul Eluard)

No, giovani, armate invece il vostro animo di una fede vigorosa: sceglietela voi liberamente purchè la vostra scelta presupponga il principio di libertà. Se non lo presuppone voi dovete respingerla, altrimenti vi mettereste su una strada senza ritorno, una strada al cui termine starebbe la vostra morale servitù: sareste dei servitori in ginocchio, mentre io vi esorto ad essere sempre degli uomini in piedi, padroni dei vostri sentimenti e dei vostri pensieri. Se non volete che la vostra vista scorra monotona, grigia e vuota, fate che essa sia illuminata dalla luce di una grande e nobile idea. A voi tutti i più fervidi auguri per l'anno che sta sorgendo?

(Sandro Pertini, 31 dicembre 1978)

"La teoria pura va lasciata a coloro che hanno il buon tempo di riflettere soltanto, ma non hanno il tempo da dedicare alle vittime di questa terra"

(J.H. Cone)

La libertà ... è la possibilità di dubitare, la possibilità di sbagliare, la possibilità di cercare, di esperimentare, di dire di no a una qualsiasi autorità, letteraria artistica filosofica religiosa sociale, e anche politica

(Ignazio Silone, Uscita di Sicurezza)

Mai nessuna notte è tanto lunga da non permettere al sole di sorgere

(Paulo Coelho)

Non c'è attività umana da cui si possa escludere ogni intervento intellettuale, non si può separare l'homo faber dall'homo sapiens. Ogni uomo infine, all'infuori della sua professione esplica una qualche attività intellettuale, è cioè un "filosofo", un artista, un uomo di gusto, partecipa di una concezione del mondo, ha una consapevole linea di condotta morale, quindi contribuisce a sostenere o a modificare una concezione del mondo, cioè a suscitare nuovi modi di pensare.

(Antonio Gramsci)

Un'antica leggenda cinese parla del filo rosso del destino, dice che gli dei hanno attaccato un filo rosso alla caviglia di ciascuno di noi, collegando tutte le persone le cui vite sono destinate a toccarsi. Il filo può allungarsi, o aggrovigliarsi, ma non si rompe mai.

Jake Bohm (David Mazouz), in Touch, 2012

Amo le cose belle, le belle storie che dicono qualcosa,mi piace tutto ciò che fa palpitare il cuore. E’ bello aver la pelle d’oca, significa che stai vivendo.

(Josè Saramago)

C’era una generosità civile nella scuola pubblica, gratuita che permetteva a uno come me di imparare. Ci ero cresciuto dentro e non mi accorgevo dello sforzo di una società per mettere in pratica il compito. L’istruzione dava importanza a noi poveri. I ricchi si sarebbero istruiti comunque. La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la miseria, però tra le sue mura permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori.

(Erri De Luca, Il giorno prima della felicità)

Una delle migliori sensazioni al mondo è quando abbracci qualcuno che ami e lui ricambia stringendoti più forte

(Charles Bukowski)

I veri amici sono quelli che si scambiano reciprocamente fiducia, sogni e pensieri, virtù, gioie e dolori;

sempre liberi di separarsi senza separarsi mai

(Alfred Bougeard)

Incontrarsi fu trovarsi. Nel momento misterioso in cui le loro mani si toccarono, esse si saldarono.

Quando quelle due anime si scorsero, si riconobbero come necessità reciproca e si abbracciarono indissolubilmente

(I miserabili - Victor Hugo)