22 marzo Giornata mondiale dell’acqua. Casadei (PD): “L’acqua è un bene comune: Romagna Acque possibile esempio di innovazione, come chiedono i Comitati Acqua bene comune”
Il 22 marzo è la Giornata mondiale dell’acqua istituita nel 1992 dalla Conferenza sull’ambiente dell’ONU.
L’occasione consente di ricordare nel modo migliore quanto deciso con i referendum del 2011 da circa 27 milioni di italiani, che con il proprio voto hanno affermato che l’acqua è, e deve rimanere, un bene di tutti, non un profitto per pochi.
Questo vale in tutta Italia e anche in Romagna dove si può aprire una prospettiva straordinaria di innovazione per tutto il territorio: il possibile processo di ripubblicizzazione del Servizio Idrico Integrato (S.I.I). I Comitati Acqua Bene Comune chiedono l’istituzione del “Tavolo dell’Acqua Romagna” e di affidare l’intera gestione del Servizio Idrico Integrato a Romagna Acque. In pratica, si tratta di lavorare per il ritorno a una gestione pienamente pubblica della rete idrica comunale, istituendo un’apposita commissione che ne studi la fattibilità. Mi pare sia la via giusta da seguire, con coraggio e determinazione.
L’acqua è un diritto, e non è un caso che la Giornata mondiale di quest’anno sia dedicata al tema della cooperazione legata alle risorse idriche: questo per mettere in luce l’importanza dell’acqua nei processi di sviluppo sostenibile e nell’eliminazione della povertà e della fame.
I cambiamenti climatici in atto hanno aggravato il quadro del consumo idrico a livello globale: la Giornata mondiale 2013 mira dunque a promuovere una maggiore consapevolezza in tutti i cittadini sulle necessità di incrementare gli sforzi nel campo della cooperazione internazionale per l’acqua e sulle sfide che riguardano i temi dell’accesso all’acqua, della sua allocazione e dei servizi connessi. Uno sguardo che va dal territorio al mondo e che non può non passare attraverso l’Europa.
Dal 22 al 24 Marzo il Forum dei Movimenti per l’acqua sarà presente in tutta Italia per un weekend di mobilitazione nazionale: l’obiettivo è raccogliere le firme necessarie all’ICE (Iniziativa Cittadini Europei) che chiede alla Commissione Europea che le risorse idriche siano messe fuori dal mercato e al riparo dai tentativi di privatizzazione.
Per centrare l’obiettivo è necessario che in almeno 7 paesi si raggiunga la quota minima stabilita. In Italia mancano 40 mila firme per raggiungere il quorum e 100 mila per contribuire a raddoppiare e raggiungere i due milioni complessivi entro il 22 marzo, giornata mondiale dell’acqua, appunto. Il raggiungimento del numero delle firme sarebbe un risultato importante che direbbe “no” alla privatizzazione del servizio idrico e rafforzerebbe la battaglia per l’applicazione del referendum sull’acqua in Italia.
Con attenzione a questi aspetti, intanto, è tempo di agire sul territorio, specie laddove realtà come Romagna Acque consentono prospettive innovative e importanti all’insegna di un rinnovato ruolo del pubblico.
Thomas Casadei
Consigliere regionale PD
Commissione Ambiente, Territorio, Mobilità