Casadei e Mumolo: “No netto ad un governissimo PD PDL. Serve un congresso straordinario”
“Siamo contrari alla strategia complessiva che il Partito Democratico ha tenuto nel percorso di scelta del Presidente della Repubblica ed esprimiamo la nostra indignazione per i 101 “grandi elettori” del PD che non hanno votato Prodi senza esprimere la propria opinione durante la riunione dei gruppi e che hanno preferito colpire a freddo dietro la segretezza del voto”. Così i consiglieri regionali PD Thomas Casadei e Antonio Mumolo.
“Non è possibile aspettare – proseguono i consiglieri – e chiediamo che vengano immediatamente avviate le procedure per un Congresso straordinario per discutere in maniera ampia e profonda del futuro del PD: un partito che potrà rinascere se e solo se sarà capace di adottare metodi di consultazione costanti dei propri iscritti ed elettori e medesime regole e stili di condotta in tutto il Paese, a partire da una solida visione etica dell’agire politico”.
“Ribadiamo la nostra netta contrarietà ad una alleanza politica con Berlusconi, la Lega e Scelta Civica, e chiediamo che venga urgentemente convocata l’Assemblea Nazionale del Partito perché i suoi componenti possano esprimersi sul futuro governo. Il governo, a questo punto legato al modo in cui si è scelta la rielezione di Napolitano, dovrebbe essere composto da ministri che non siano eletti o dirigenti di partiti politici. Tale governo potrà avere esclusivamente una missione breve e di scopo, al fine di varare pochi provvedimenti urgenti – sottoposti alla discussione e al vaglio dell’intero Parlamento – a cominciare dalla legge elettorale. Dopo questa breve fase – concludono Casadei e Mumolo – nuove elezioni rappresentano una necessità al fine di riportare chiarezza ed efficacia in un quadro politico frantumato dalle recenti elezioni e vicende di questi ultimi giorni. Nuove elezioni che dovrebbero riportare al centro una dimensione effettivamente parlamentare della nostra democrazia”.
Invece quelli che non hanno votato Marini, nonostante che la proposta Bersanbi fosse stata approvata dal 65% dei votanti, cosa sono, degli eroi?
Sono convinto che se alle quirinarie avessimo votato anche noi elettori del pd, Rodotà avrebbe preso una valanga di voti. Mi dispiace, perchè in questo particolare momento di disagio che vive la nazione, un difensore della costituzione e dei diritti civili come Rodotà, sarebbe stata una risposta apprezzata da molti.
Bravo Thomas!! Condivido appieno tutto ciò che hai scritto in questi giorni “turbolenti”. Ancora sono scioccato per la mancata scelta di Rodotà, non si trattava di pensare alla corrente cattolica, ma a ciò che la persona poteva dare al paese. La macchia di grillo? Ma scusate, abbiamo vinto con poco più di un terzo delle votazioni. Con qualcuno bisognava accordarsi e dire di no a grillo equivale ad una sola alternativa, la più sbagliata. Dopo la pugnalata su Rodotà, pensando di aver fatto un brutto sogno, ecco pronto il colpo di grazia con la vicenda Prodi e la discarica dei 101. Iscarioti. Almeno ora possiamo prendere coscienza, capire e ricominciare.