Necessaria una nuova legge per programmare orari e chiusure. Casadei: “Celebrare degnamente 25 aprile e Primo Maggio, no all’apertura delle attività commerciali della grande distribuzione e dei negozi”
Tengo ad esprimere la mia condivisione per le ragioni dello sciopero indetto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil nelle giornate del 25 aprile e del Primo Maggio, contro le aperture delle attività commerciali della grande distruzione e dei negozi in occasione di festività dal grande valore storico, umano e di immenso contenuto etico-culturale.
Si tratta dell’ennesima dimostrazione che le liberalizzazioni, senza alcuna regola, di orari e aperture delle imprese commerciali e dei negozi stabilite dal decreto “Salva Italia” non hanno migliorato la situazione ma, al contrario, stanno creando tensioni e problemi.
Qualche mese fa la maggioranza di centrosinistra in Assemblea legislativa ha presentato una risoluzione per chiedere alla Giunta di sollecitare il Governo a riconoscere a Regioni ed Enti locali un ruolo nella programmazione commerciale e nella organizzazione degli orari. Nella passata programmazione, infatti, è stata ampiamente dimostrata la positività di regole precise in grado di garantire una rete commerciale di valore, con orari e aperture equilibrate e stabilite in base alle esigenze del territorio, delle lavoratrici e dei lavoratori.
Credo che aprire una seria discussione sui temi del consumo e delle sue forme, nonché sulla conciliazione dei tempi di vita e dei tempi di lavoro sia necessario per ridefinire nuove regole per il settore e che giornate fondamentali del calendario laico della vita civile e sociale come il 25 aprile e il Primo Maggio vadano degnamente celebrate da parte di tutti.
Thomas Casadei
Consigliere regionale
Capogruppo Pd Commissione “Lavoro, Cultura, Scuola, Formazione, Turismo e Sport”
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