La Regione Emilia-Romagna investe in borse di studio universitarie. In 3 anni si è passati da 53 a 66 milioni
La commissione “Scuola, formazione, lavoro, cultura, turismo, sport” della Regione ha approvato all’unanimità la relazione sulla clausola valutativa della legge regionale 15/2007 sul ‘Sistema regionale integrato di interventi e servizi per il diritto allo studio universitario e l’alta formazione’ per quanto riguarda gli anni accademici 2008-2009, 2009-2010, 2010-2011.
La relazione presentata si focalizza principalmente su quattro punti: l’analisi degli interventi di sostegno economico; le iniziative per incrementare la mobilità internazionale; i servizi per l’accoglienza e gli esiti dell’istituzione dell’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori (ER.GO).
I dati contenuti nella relazione evidenziano che dall’anno accademico 2008/9 a quello del 2010/11 la spesa per le sole borse di studio e’ aumentata da 53,4 a 66 milioni. Si è verificato un progressivo incremento del numero di studenti idonei alla borsa di studio (+28% nell’anno accademico 2010/11, rispetto al 2008/9), a parità di requisiti di reddito e merito necessari per l’accesso. In crescita anche la persistenza all’interno del sistema dei benefici: si e’ passati nel triennio dal 57,3% al 63,5% per le matricole e dal 41,8% al 45,8% per gli studenti iscritti agli anni successivi.
Per quanto riguarda l’incremento della mobilità internazionale, la relazione fornisce informazioni sulle iniziative di “incoming” e “outcoming”, per sostenere e promuovere la mobilità in entrata e uscita di studenti, ricercatori e studenti. Sul fronte dell’”incoming” si registra l’entrata a regime del “borsino on line” dei posti letto temporaneamente liberi, a cui si può accedere per prenotare un posto letto per un periodo più o meno lungo. Sul fronte dell’”outcoming”, per l’anno accademico 2010/11 si e’ registrata una spesa totale di 645.504,38 euro, a fronte di 355 contributi concessi, rispetto a 436 domande presentate, per la partecipazione a programmi di mobilita’ internazionale.
Un terzo aspetto fondamentale riguarda i servizi per l’accoglienza: nel corso del triennio passato è aumentata l’offerta abitativa, da un totale di posti letto, a livello regionale, pari ai 2.945 dell’anno accademico 2008/9 si è passati ai 3.049 del 2010/11, anche attraverso importanti investimenti effettuati nel 2008, di oltre 38 milioni, passati nel 2010 a quasi 16 milioni. La relazione evidenzia inoltre il totale soddisfacimento della domanda di posti alloggio, fatta eccezione per l’anno accademico 2010/11, nel quale per le sole sedi di Parma e Bologna non si e’ riusciti a soddisfare le richieste, ma solo per un 4% di studenti. Un’ultima notazione riguarda gli interventi di omogeneizzazione del servizio ristorativo sul territorio regionale. Dai 100 punti ristorativi attivi (in convenzione o in appalto) dell’anno accademico 2008/9 si e’ passati agli 85 del 2010/11, ma il totale dei pasti consumati è aumentato, da un totale di 1.071.708 a 1.498.910, a fronte di una spesa complessiva, sostenuta da ER.GO in diminuzione (da 3,7 a 2 milioni).
La relazione conferma infine gli effetti positivi dell’istituzione dell’Azienda unica per il diritto agli studi superiori, in termini di razionalizzazione della spesa e omogeneizzazione dei servizi, anche attraverso l’integrazione tra il sistema informativo di ER.GO e quello dei quattro Atenei regionali.
Nonostante il contesto di incertezza legata alla profonda crisi economica che stiamo vivendo, i dati riportati nella relazione confermano che in questi ultimi tre anni la Regione ha continuato ad investire in saperi e formazione: una scelta che ha avuto effetti positivi diffusi sull’intero sistema regionale.