Casadei: “Il contrasto al gioco d’azzardo patologico è legge: urgente promuovere un cambiamento culturale”
L’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato all’unanimità la legge regionale di contrasto al gioco d’azzardo patologico. L’Italia è il paese europeo in cui si gioca di più, e l’approvazione della legge è una buona notizia per il nostro territorio. Per capire l’impatto di questo fenomeno sulla nostra Regione, che porta risvolti così negativi nella vita delle persone comuni, basta consiedrare i numeri: nel 2012 in Emilia-Romagna sono stati giocati più di 6 miliardi e 400 milioni.
La legge si pone come principale finalità quella di definire i principi generali e gli strumenti per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco d’azzardo patologico in collaborazione con istituzioni scolastiche, enti locali, Aziende sanitarie, Terzo settore e associazioni. Nel progetto di legge vengono inoltre individuate le misure sanitarie di carattere sperimentale e potranno essere promosse iniziative, da parte delle Ausl, che riguardano interventi di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione. In questo ambito sarà possibile attivare interventi di sperimentazione di offerte trattamentali anche di tipo residenziale e la costituzione di strutture specialistiche monotematiche e la formazione e l’aggiornamento specialistico degli operatori sociali e socio-sanitari.
La Regione Emilia Romagna rilascerà inoltre il marchio ‘Slot freE-R’ ai gestori di esercizi commerciali, circoli privati e di altri luoghi deputati all’intrattenimento che sceglieranno di non installare nel proprio esercizio le apparecchiature per il gioco d’azzardo. Viene inoltre previsto che i gestori, all’interno delle sale da gioco, sono tenuti ad esporre un test di verifica, predisposto dall’Ausl competente per territorio, per una rapida autovalutazione del rischio di dipendenza. I gestori dovranno anche tenere nelle sale da gioco depliant informativi riguardo la disponibilità dei servizi di assistenza. Infine, vengono previste le funzioni dell’Osservatorio regionale e le sanzioni e l’obbligo per i gestori di frequentare corsi di formazione predisposti dall’Ausl sui rischi del gioco patologico.
I legami tra infiltrazioni criminali e il settore delle slot machine sono documentati da lungo tempo, e gli episodi di usura, truffa e riciclaggio in luoghi prossimi alle sale non sono più una novità nel nostro territorio. Con la legge si compie una scelta politica precisa con il fine di promuovere un vero e proprio cambiamento culturale: costruendo le condizioni di un’alleanza virtuosa tra scuole, enti locali, forze dell’ordine, commercianti, operatori socio-sanitari e volontariato e informando meglio i cittadini sul gioco d’azzardo patologico, e su tutti i suoi risvolti negativi.
Thomas Casadei
Consigliere regionale PD
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