Smart city index. Casadei: “Ottimi risultati per l’Emilia-Romagna, spicca Forlì”
Secondo il Rapporto “Smart city index” della società Between, Forlì è il tredicesimo capoluogo italiano per “smartness”, l’indice che determina quanto le città siano in grado di conciliare e soddisfare le esigenze dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni grazie anche all’impiego diffuso e innovativo delle tecnologie dell’informazione, in particolare nei campi della comunicazione, della mobilità, dell’ambiente e dell’efficienza energetica.
Tra i punti qualificanti, sono infatti segnalati la mobilità (la “smart mobility” nel trasporto pubblico e privato), la sanità (la “smart health” per sanità elettronica, multimediale e servizi web), l’ambiente e l’energia.
Si tratta di un ottimo risultato che premia una progettualità in corso nel territorio forlivese e, in generale, in quello regionale. Altre città della regione, infatti, si sono ben piazzate nella graduatoria con alcuni ambiti di eccellenza: ad esempio, la classifica dell’Efficienza energetica, ambito nel quale l’Emilia-Romagna insieme alla Lombardia è la regione più attiva, o la classifica “Smart health”, dove le città della nostra regione hanno tutte buone posizioni. Ottimi sono poi i risultati sull’infomobilità: tutti i Comuni capoluogo della nostra regione sono nella prima fascia del ranking telematico, con innovazioni quali il biglietto elettronico, il travel planner del trasporto pubblico o le informazioni sul traffico in tempo reale.
In questo contesto si conferma come priorità quella di sostenere una serie di diritti di cittadinanza digitale che, come dimostra questo Rapporto, sono ormai considerati indispensabili per la piena e completa affermazione della società dell’informazione: l’accesso alle reti tecnologiche; l’accesso all’informazione e alla conoscenza; l’accesso ai servizi alla persona e alle imprese; l’intelligenza diffusa nel territorio urbano. Elementi già evidenziati nella risoluzione (di cui sono stato primo firmatario) che impegna la Giunta regionale a promuovere azioni decise che favoriscano l’adozione di una vasta strategia di Open Data per l’Emilia-Romagna.
E sono proprio questi i punti principali del Piano Telematico dell’Emilia-Romagna, il principale elemento di programmazione della Regione e degli enti locali emiliano-romagnoli, attraverso il quale si sta lavorando per garantire a tutte e tutti pieni diritti e per favorire lo sviluppo territoriale della società dell’informazione. Il Programma è un concreto contributo al raggiungimento dei traguardi fissati dall’Agenda Digitale europea, che intende rafforzare gli obiettivi dell’Unione europea puntando sull’innovazione, i saperi e l’economia della conoscenza.
Non basta infatti fermarsi al punto al quale si è arrivati, seppur meritorio. Si deve dare ad esempio centralità alla sostenibilità dei progetti; promuovere e incentivare le partnership pubblico-privato per il reperimento delle risorse necessarie alla realizzazione dei progetti; attuare una programmazione condivisa tra la Regione e gli enti locali, puntando su ruoli di coordinamento, messa a sistema e razionalizzazione da parte della Regione e degli altri enti di governance regionale (coordinamento del Piano Telematico, Community Network, Lepida, ecc.), e azione nei territori da parte degli enti locali per la promozione e realizzazione dei progetti di innovazione e dei servizi digitali; accompagnare l’attenzione per le infrastrutture e per la digitalizzazione delle amministrazioni, obiettivi che continueranno ad essere perseguiti e potenziati, alla fornitura di servizi avanzati e integrati ai cittadini, ai mondi del lavoro e alle imprese.
Il tutto, con in mente un obiettivo molto chiaro: rispondere alle sfide della modernità offrendo alle cittadine e ai cittadini della nostra regione un contesto in cui si possa vivere il più possibile con piacevolezza e prestando sempre maggior attenzione alla sostenibilità e alla riconversione ecologica dell’economia. In questo Forlì mostra sicuramente di essere sulla giusta strada, come dimostra il riconoscimento del Rapporto “Smart city index”.
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