Proposte per il Piano regionale gestione rifiuti. Mirare al post-incenerimento
La realizzazione di una filiera economica legata al recupero di materia è una priorità per le politiche dell’amministrazione regionale. Si tratta di un obiettivo importante, presente in tutti gli assi strategici della Regione Emilia-Romagna.
Infatti, il recupero di materia è certamente una priorità fondamentale per un area geografica con scarsa disponibilità di risorse naturali, e si può tradurre in un vantaggio competitivo per l’intero settore manifatturiero.
Inoltre, il recupero di materia è economicamente più vantaggioso rispetto al recupero di energia (incenerimento) poiché, come è ben noto, l’energia recuperata da un oggetto è una piccola parte di quella necessaria per produrlo e distribuirlo (una parte variabile da un settimo a un decimo).
Per queste ragioni credo che la proposta presentata in sede ANCI da alcuni Comuni della Regione vada esaminata con grande attenzione poichè si tratta di una proposta che favorisce la realizzazione di una filiera economica.
legata al riciclo, che mira alla riduzione del numero di impianti di smaltimento e che rende il sistema di gestione materiali più flessibile.
Viceversa, mantenere un numero elevato di impianti di incenerimento vincola la quantità di rifiuto avviata a smaltimento, generando una competizione tra gli impianti di recupero e di smaltimento, in condizioni di rifiuti decrescenti.
In Germania questa situazione si è già verificata e, come si può verificare dai Report dell’Agenzia europea per l’ambiente, la quantità di rifiuto urbano avviata a recupero è diminuita dopo il 2010 per la riduzione di rifiuti urbani prodotti e la conseguente sovracapacità degli impianti di incenerimento.
Credo che la proposta avanzata possa essere integrata nel Piano regionale di gestione rifiuti con adeguate verifiche tecniche ed economiche ed elaborando un adeguato percorso di transizione.
Thomas Casadei
Consigliere regionale PD
Comm. Ambiente Territorio Mobilità
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