Europa creativa e Youth Guarantee: il 12 aprile a Forlì nuovo appuntamento del ciclo di incontri sull’Europa promosso dal Gruppo Assembleare PD della Regione Emilia-Romagna
Si terrà a Forlì sabato 12 aprile dalle ore 10 presso la Sala Donati in Corso Diaz 111 il quarto appuntamento del ciclo di incontri sull’Europa promosso dal Gruppo Assembleare PD della Regione Emilia-Romagna dal titolo “Europa creativa e Youth Guarantee: talenti e lavoro giovanile per crescere insieme”.
L’incontro, sotto la presidenza del consigliere regionale Thomas Casadei, sarà aperto da Davide Drei, Assessore Comune di Forlì, e da Anna Pariani, Capogruppo PD in Assemblea Legislativa.
La relazione “Le politiche per il lavoro e i giovani in Emilia-Romagna” sarà tenuta da Patrizio Bianchi, Assessore regionale Scuola, formazione professionale, università e ricerca, lavoro. Sono previsti interventi di imprenditori e amministratori locali, rappresentanti delle associazioni economiche e sociali.
Seguirà una tavola rotonda dedicata a “Giovani, lavoro, creatività: uno sguardo europeo”, presieduta dal consigliere regionale Tiziano Alessandrini a cui prenderanno parte Anna Ascani, Deputata PD Camera Commissione Cultura, Valentina Ravaioli, Assessore Politiche Giovanili Comune di Forlì e Presidente rete Gaer, Elisa Giovannetti, rappresentante del Comune di Forlì al Tavolo “Ravenna 2019”, Alessandro Quadretti, Regista e Operatore Culturale.
“Puntare sulla centralità delle competenze, promuovere il lavoro giovanile, investire su creatività e innovazione, modernizzare la gestione dei beni artistici e culturali e avviare politiche fiscali capaci di sostenere l’attività culturale stessa.” – dichiara Thomas Casadei, capogruppo PD Commissione Turismo, cultura, scuola, formazione, lavoro, sport – “La promozione della produzione creativa e della fruizione culturale, nonché la tutela del nostro straordinario patrimonio artistico, uniti al sostegno all’istruzione, all’educazione e formazione permanente, alla ricerca e alla valorizzazione delle conoscenze, sono il volano attraverso il quale far ripartire il nostro Paese e non semplici aree o “categorie” da tagliare con l’accetta o sulle quale risparmiare a priori come è stato purtroppo per troppo tempo.
Sono convinto che la cultura, il settore economico più dinamico degli anni duemila secondo i dati OCSE, debba tornare al centro dell’azione di governo e diventare la guida al cambiamento. Solo investendo sulla capacità di produrre nuova conoscenza e innovazione – come stiamo cercando di fare in Emilia-Romagna in questi anni – si può rigenerare speranza e gettare le basi per realizzare un futuro di equilibrata prosperità economica e sociale, nessuno escluso”.
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