Programmazione dei fondi Ue: 2,5 miliardi in 7 anni
L’Assemblea legislativa ha approvato in questi giorni il Documento strategico regionale per la programmazione dei fondi strutturali e di investimento europeo per il periodo 2014-2020 e il Programma operativo regionale Fesr per lo stesso periodo.
Nel prossimo settennato di programmazione dei fondi europei, l’Emilia-Romagna potrà contare su una cifra complessiva di circa 2,5 miliardi di euro. Risorse che provengono per la maggior parte dall’Unione europea (1,147 miliardi di euro) e per la restante dallo Stato (917 milioni) e dalla stessa Regione, che partecipa con una quota di co-finanziamento pari a 393 milioni. In particolare, i diversi Programmi operativi regionali prevedono nel periodo 2014-2020 oltre 780 milioni per la formazione professionale, l’alta formazione e l’inclusione sociale (Fse); 1,2 miliardi di euro per lo sviluppo rurale e agricolo (Feasr); 480 milioni per ricerca, innovazione e politiche energetiche (Fesr).
Il Documento strategico regionale definisce le priorità e la strategia a carattere trasversale che la Regione intende adottare, rispetto ai diversi strumenti disponibili, per “agire” le politiche di sviluppo regionale in linea con la tempistica della programmazione comunitaria 2014-2020.
In specifico, per quel che riguarda il Programma di attuazione del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) le risorse complessivamente ammontano a 481.895.272 euro e rispondono ai tetti della concentrazione tematica prevista: il 30% per ricerca e innovazione, il 5% per sviluppo dell’Ict e attuazione dell’Agenda digitale, il 25% per competitività e attrattività del sistema produttivo, il 20% per la promozione della low carbon economy nei territori e nelle imprese, il 10% per la valorizzazione delle risorse artistiche, culturali ed ambientali, il 6% per sviluppo delle città intelligenti, sostenibili e attrattive (in attuazione dell’Agenda urbana) e il 4% per assistenza tecnica.
Si tratta di fondi straordinariamente importanti che avranno ricadute concrete anche sull’intero territorio forlivese romagnolo.
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