Nidi d’infanzia: servizi stabili, copertura al 33,7% – Report 2012-2013 della Regione Emilia-Romagna
Pubblicato il report annuale 2012/2013: 1.018 nidi d’infanzia in regione per 38.278 posti; calano i bambini iscritti (-2,3%). L’assessore Marzocchi: “Un risultato che colloca l’Emilia-Romagna in linea con gli obiettivi europei”
1.018 nidi d’infanzia per 38.278 posti, 33.223 bambini iscritti, 33,7% di posti coperti rispetto al totale dei potenziali utenti. Sono alcuni dei dati pubblicati nel rapporto annuale sui “Servizi educativi per la prima infanzia in Emilia-Romagna”, relativo all’anno 2012/2013, online sul sito http://sociale.regione.emilia-romagna.it.
“E’ stato superato l’obiettivo del 33% indicato nel 2000 dal Consiglio europeo di Lisbona – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Teresa Marzocchi – . Si tratta di un risultato importante, raggiunto grazie al sistema di offerta integrata pubblico-privato e allo sforzo economico compiuto dalla nostra Regione: nonostante i fondi nazionali per i servizi dedicati alla prima infanzia siano stati azzerati da oltre tre anni, da parte nostra abbiamo deciso di mantenere invariato il finanziamento, che per il 2014 ha superato gli 11 milioni di euro, di cui oltre 7 destinati a nidi, micronidi, piccoli gruppi educativi”.
In Emilia-Romagna il numero dei nidi d’infanzia rimane stabile rispetto all’anno 2011/2012: 1.018 contro 1.016. Trenta i nuovi servizi aperti, mentre altri sono stati chiusi, hanno ridotto la capienza o sono stati riaperti dopo un lungo periodo di sosta, anche in seguito al terremoto. In aumento i posti disponibili (38.278 contro 37.974), mentre registra un calo del 2,7% il numero di bambini iscritti, dovuto in parte alla diminuzione delle nascite, che nel 2012 sono diminuite del 6,2% rispetto al 2009. La percentuale di bimbi stranieri iscritti nei servizi educativi è del 10,2% (stabile rispetto all’anno precedente), mentre i bambini non italiani da 0 a 2 anni rappresentano il 23,1% del totale.
Considerando che i bambini residenti da 0 a 2 anni sono 121.630, l’indice di copertura dei posti ammonta al 33,7%. Rimane tra le province una certa variabilità: si passa dal 24,9% di Rimini al 40,5% di Bologna, che fa registrare un aumento dell’1,1% dei posti coperti rispetto all’anno precedente.
Le domande d’iscrizione presentate sono state 21.835, l’11% in meno rispetto all’anno precedente; al 31 dicembre 2012 i bambini in lista d’attesa erano 3.064 (il 14% delle domande totali), poi scesi a 2.092 al 30 maggio successivo. A livello regionale, quindi, la percentuale delle liste d’attesa è stata del 9,6%, scesa di quasi il 5% rispetto all’anno 2011/2012.
“I servizi per l’infanzia – aggiunge Marzocchi – costituiscono per la Regione Emilia-Romagna un’occasione di crescita qualificata dei bambini, ma anche un volano per l’economia, poiché facilitano la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle nuove generazioni di genitori e la condivisione degli impegni di cura verso i propri figli”.
Il report, a cadenza annuale, contiene anche i dati relativi alle scuole d’infanzia paritarie (comunali e private), frutto della rilevazione statistica condotta dalla Regione coinvolgendo tutte le scuole, statali e non, del territorio. A questo proposito, sono 117.023 i bambini da 3 a 6 anni che vengono accolti dal sistema integrato, il 47,2% dei quali frequenta scuole d’infanzia statali, mentre il 52,8% quelle non statali (comunali e private).
“Rimane forte il nostro impegno verso il parlamento e il governo – conclude l’assessore – per sollecitare l’approvazione del disegno di legge sui servizi educativi da 0 a 6 anni. Dev’essere previsto un adeguato sostegno da parte dello Stato che possa consentire alle Regioni di rafforzare tutto l’asse prescolare, di fondamentale importanza per la formazione dei bambini e per il sostegno alle famiglie”.
Fonte: E-R Sociale
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