Smaltimento di rifiuti di altre regioni, interrogazione alla Giunta del Consigliere. Casadei (PD): rivedere radicalmente la norma del Decreto Legge “Sblocca Italia”
L’art. 35 del D.L. Sblocca Italia, approvato dalla Commissione Ambiente della Camera sabato 18 ottobre, prevede l’aumento di capacità degli inceneritori esistenti, la loro trasformazione in impianti energetici e la possibilità di trattare rifiuti da altre Regioni senza la necessità di parere degli Enti locali.
Si tratta di una scelta tesa a dare soluzione ai problemi delle Regioni in emergenza-rifiuti, che oggi vengono avviati a smaltimento in discariche in esaurimento, alla quale la maggioranza delle Regioni si è opposta, sottoponendo anche proposte alternative in sede di Conferenza Stato-Regioni.
“Mi unisco alla contrarietà in merito a questo provvedimento già espressa dal Comune di Forlì, nelle figure del Sindaco Davide Drei e dell’Assessore all’Ambiente Alberto Bellini, e del deputato Marco Di Maio.” – afferma il consigliere regionale PD Thomas Casadei.
“L’invio dei rifiuti indifferenziati di queste regioni negli impianti di altri territori quali Emilia-Romagna e Lombardia, non solo non è in grado di rispondere totalmente alla domanda di smaltimento, ma risulta anche economicamente ed ambientalmente insostenibile. ” – spiega il consigliere – “Il vero passaggio di qualità nella gestione del ciclo dei rifiuti può avvenire solo con un serio ed efficace supporto all’aumento della percentuale della raccolta differenziata- che nel 2013 ha toccato appena il 14.7% in Calabria, il 13.4% in Sicilia ed il 26,1% nel Lazio- che consentirebbe sia un ingente risparmio (in termini ecologici ed ambientali) direttamente legato alle modalità di smaltimento, sia quello costituito dal mancato trasporto dei rifiuti per tutta la Penisola.”
“Nel 2006, suscitando notevoli proteste, nel territorio forlivese fu realizzato un nuovo impianto di incenerimento dei rifiuti urbani ritenuto necessario per garantire la piena copertura delle esigenze territoriali, ” – prosegue Casadei – “con l’accordo che la sua capacità sarebbe stata ridotta nel caso di riduzione dei rifiuti indifferenziati; ipotesi oggi sempre più vicina grazie alle serie politiche di incentivazione della raccolta differenziata attuate da tutti i Comuni della Provincia.
La previsione dello Sblocca Italia rischia invece di vanificare l’impegno economico e culturale profuso da cittadini ed amministratori forlivesi, raddoppiando la quantità di rifiuti trattabili rispetto a quelli prodotti in Provincia.”
“A questo proposito ho presentato un’interrogazione alla Giunta” – conclude il consigliere – “per conoscere l’opinione della Regione in merito alla norma contenuta nel D.L. Sblocca Italia e quali azioni siano state intraprese o si intendano intraprendere per evitare che una simile scelta, sbagliata nel principio e deleteria nelle conseguenze, possa essere imposta alla volontà dei cittadini e degli amministratori locali.”
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