"E’ FINITA, MA SONO STATI SPESI TANTI SOLDI INUTILI"
«Sul nucleare sono scettico, soprattutto in Italia» dice Giovanni Battista Zorzoli, già nel cda dell`Enel e ora presidente di Ises Italia, associazione per lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Perché scettico soprattutto in Italia? -«Perché da noi non si riesce a fare neanche un termovalorizzatore. Si contestano per ragioni ambientaliste persino gli impianti eolici e fotovoltaici, figuriamoci se si può fare una centrale nucleare».
Allora, secondo lei, il governo ha fatto bene a cancellare le norme sul ritorno all`atomo? «No, ha ha fatto male, perché così non si farà più il referendum. Io inveGiovalflni ce avrei voluto che si facesse, così ne sarebbe Zorzoti uscito un netto e definitivo no».
Già nel cda Invece, per come si mettono le cose, fra un anno dell`Enel, si potrà riparlare del nucleare? presidente «E finita comunque. Fra un anno saremo già a ridosdi Ises Italia, so delle elezioni politiche, e per questa legislatura di l`associazio- atomo non si parlerà più. Ma abrogare oggi e poi ci- ne per lo cominciare domani sarà un problema anche per quasviluppo lunque governo futuro. Ci sono voluti anni di lavoro delle energie per riproporre il nucleare, e ci sono imprese e istitu- rinnovabili zioni che ci hanno investito dei soldi: per studi di progetto, per fare accordi, per attrezzarsi… non tanti soldi, ma tutti soldi persi e irrecuperabili. Sarà difficile chiedere di ricominciare daccapo».
Quindi resteremo a corto di energia? «No, in Italia che una grande sovraccapacità produttiva.
Le centrali a ciclo combinato dovrebbero lavorare per 5 o 6 mila ore all`anno e invece la media è di 3 mila, e alcune sono proprio ferme. Anche senza nucleare non c`è carenza di capacità di generazione».
Ma allora non c`è spazio neanche perle energie rinnovabili.
«E invece sì. Entro il 2020 in base gli accordi europei dobbiamo consumare 17 miliardi di metri cubi di gas in meno all`anno. E siamo in grado di farlo.
Purché non celo impediscano».