Risoluzione n. 1904 sul dramma carceri: il governo si muova
La situazione carceraria italiana è insostenibile ormai da anni, ed è ritenuta a livello internazionale indegna di un Paese civile. Nonostante la condanna espressa dalla Corte Europea dei diritti e i ripetuti richiami del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il Governo ha tagliato le risorse per l’amministrazione penitenziaria, non ha attuato il Piano Carceri del 2010 e ha assunto provvedimenti in materia di sicurezza che hanno trasformato il carcere in una vera e propria “discarica sociale” per tossicodipendenti, immigrati irregolari e persone in condizione di marginalità.
In Emilia-Romagna sono presenti 4.373 detenuti a fronte di una capienza massima prevista di 2.394 unità, e – stando al nostro territorio – il carcere di Forlì è in una situazione insostenibile di sovraffollamento, con celle singole adibite a doppie, umidità oltre ogni limite e gravissima carenza di personale. L’ordinamento italiano, tuttavia, prevede che il carcere sia una struttura finalizzata al reinserimento sociale dei detenuti, e non un luogo di umiliazione e svilimento.
Insieme ad altri colleghi del Gruppo PD abbiamo presentato in Assemblea Legislativa una risoluzione, prima firmataria Roberta Mori, che impegna la Giunta regionale a richiedere in sede nazionale le misure necessarie per il rispetto delle persone detenute e per le persone che lavorano e operano nelle carceri.
In particolare, con questa risoluzione si chiede che il Governo dia immediata attuazione al Piano Carceri con gli 11 nuovi istituti previsti e riporti all’ordine del giorno dei lavori parlamentari la riforma del sistema penitenziario incentrata sulla funzione di recupero della pena. Si chiede, inoltre, che siano stanziate le risorse indispensabili al mantenimento di condizioni dignitose per i detenuti e all’attivazione dei programmi formativi e di recupero.
Il Governo nazionale anzichè essere bloccato su tutto, dovrebbe invece aumentare la dotazione organica degli agenti penitenziari, favorire l’attuazione di misure restrittive alternative al carcere, istituire il Garante nazionale dei diritti dei detenuti, e inoltre – finalmente – decidere il superamento definitivo degli Istituti psichiatrici giudiziari che, come messo in evidenza dal lavoro della Commissione d’inchiesta sul Sistema sanitario nazionale presieduta dal Senatore Ignazio Marino, rappresentano un vero e proprio scandalo per un paese civile.
Thomas Casadei
Consigliere regionale PD
Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna