Politiche giovanili: 4 milioni di finanziamenti per importanti progetti.
L’ultima seduta della Commissione “Cultura, Scuola, Formazione e Lavoro, Turismo, Sport” ha approvato, alla presenza dell’Ass. Bortolazzi, la delibera relativa allo schema di Accordo in materia di politiche giovanili (GECO 2 – Giovani evoluti e consapevoli) tra Regione e Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento della gioventù), per l’anno 2011.
Si parla complessivamente di 4.022.949,72 milioni di euro tra le risorse statali e quelle regionali, che rappresentano il 34,10% del totale.
Quattro aree “prioritarie” saranno destinatarie del 59,98% di questa somma (1.860.949,72 euro statali e 552.000 di risorse regionali): la prima area riguarda la realizzazione di un sistema informativo integrato per i giovani (485.949,72 euro), con specifiche informazioni su accesso alla casa e al lavoro; la seconda, l’aggiornamento e la formazione per l’avvicinamento dei giovani ad arti e mestieri della tradizione culturale e locale (100.000 euro); la terza, la valorizzazione della creatività e dei talenti giovanili (869.000 euro); la quarta, la promozione della cultura della legalità (958.000 euro); in particolare in questi ultimi ambiti il Comune di Forlì ricopre un ruolo centrale: per quanto riguarda la creatività, in qualità di capofila regionale, attraverso l’associazione Gaer (Giovani Artisti Emilia Romagna), presieduta dell’Assessore Valentina Ravaioli, che si pone come obiettivo quello di offrire occasioni di visibilità, mobilità e inserimento in ambito professionale a giovani artisti della regione, sostenendo percorsi innovativi e di ricerca sul fronte dell’industria creativa; per quanto riguarda la cultura della legalità, attraverso la realizzazione dell’iniziativa “Coltiviamo la Legalità”, affiancata alla nascita dell’Osservatorio sulle mafie in collaborazione con l’Università ed ai progetti di cittadinanza attiva rivolti alle scuole.
Alle 4 aree menzionate si aggiunge una quinta area considerata strategica per la Regione Emilia-Romagna, quella dell’aggregazione e protagonismo giovanile, a cui sono destinati complessivamente 1.610.000 euro, pari al 40,02% del valore complessivo dell’accordo, di cui 790.000 euro sono di finanziamenti statali e 820.000 euro regionali.
Le politiche giovanili sono considerate strategiche dalla Regione e ciò è confermato anche dal continuo confronto e dagli accordi intessuti con il territorio e dalla buona riuscita delle risorse destinate a questo settore.
Per quanto riguarda l’intervento statale, vanno evidenziati due ordini di problemi. Non solo il fatto che a fronte della situazione economica generale, le risorse statali si sono ridotte della metà (prima ammontavano a 4 milioni e 230.000 euro circa all’anno per tre anni), ma anche che l’accordo, in passato triennale, è stato portato purtroppo ad un’unica annualità con una forte limitazione dell’autonomia decisionale dei territori sulla distribuzione delle risorse in base a bandi le cui linee d’intervento prioritarie saranno individuate dal Ministero. Fattori che non consentono purtroppo di supportare le strategie con investimenti duraturi. Tuttavia gli interventi per il 2011 si pongono in continuità con il precedente accordo, puntando alla valorizzazione delle passate esperienze, che hanno fatto dell’Emilia-Romagna un punto di riferimento per l’impostazione progettuale delle politiche nazionali.
Il provvedimento è un esempio molto concreto di una logica di sistema e di integrazione fra istituzioni per dare risposte a un problema nazionale, con obiettivi straordinariamente chiari: la questione centrale è dunque di incrementare queste politiche riuscendo a superare il forte limite dell’annualità, imposta dai tagli del Governo.
Il progetto coinvolge più di 1.400 spazi di aggregazione censiti, frequentati ogni giorno mediamente dai 15 ai 30 ragazzi, che vanno dagli oratori ai centri sociali, e che operano sulla base di convenzioni con gli Enti locali: essi devono essere dunque visti assai positivamente nell’ottica della responsabilizzazione e del protagonismo giovanile da coniugare con la cultura della legalità.
Thomas Casadei, consigliere regionale
capogruppo PD in Commissione Scuola, Lavoro e formazione professionale, Cultura, Turismo e Sport
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