Cultura: serve una stretta alleanza tra istituzioni e operatori
Tra le questioni che connotano la sfida sulla necessità di un nuovo modello di economia e di società, le opportunità collegate alla cultura e ai beni culturali sono tra quelle certamente di non poco conto. Proprio per questo motivo, pur in un bilancio difficile come quello per il 2012, la regione Emilia-Romagna intende riservare grande attenzione per il sostegno alle attività di questo settore.
Solo per fare qualche esempio: nel settore dello spettacolo ammontano a oltre 7 milioni di euro i contributi assegnati nel 2010 dalla Regione a sostegno di 35 soggetti pubblici e privati convenzionati.
Si tratta ora però di porsi l’obiettivo di rivisitare il sistema culturale per come lo abbiamo fin qui conosciuto. E’ necessario valutare la qualità delle proposte culturali – in un’ottica di valorizzazione del pluralismo e dell’indipendenza dei vari ambiti – pensando anche a come accompagnarle verso nuove direzioni in sintonia con la domanda, ma anche in correlazione con alcune scelte strategiche che le istituzioni devono avere il coraggio e la forza di attuare.
E’ una strada che va intrapresa, esaltata e potenziata, entro una visione d’insieme delle scelte amministrative che metta al centro la cultura, sottraendola ad uno spazio residuale.
L’arte, la cultura e la storia del nostro territorio provinciale – come attestano tante realtà, sodalizi e associazioni, imprese culturali riconosciute a livello nazionale e non solo – costituiscono una grandissima risorsa anche dal punto di vista turistico: ma prima della valorizzazione turistica va la comprensione di cosa renda un’offerta turistica un’offerta di qualità e in questo senso il ruolo dell’associazionismo e della professionalità giocano un ruolo chiave. Dunque non si deve incorrere nell’errore di asservire la cultura a mere logiche di richiamo turistico.
Alle istituzioni, ai soggetti economici e agli operatori, alle associazioni, agli enti di promozione compete dunque la sfida di un’integrazione virtuosa e con lo sguardo aperto al futuro. Una sfida che non ammette tagli su progetti di qualità ma semmai scelte di valorizzazione di ciò che promuove una visione della cultura e del lavoro culturale che, alzando lo sguardo oltre i campanili, porta – per un gioco di interconnessioni virtuose – ad una loro autentica valorizzazione in cui le istituzioni dovrebbero svolgere un ruolo propulsivo e di coordinamento.
E’ per tutte queste ragioni che la Giunta dell’Emilia-Romagna, grazie all’impegno dell’Ass. alla Cultura Massimo Mezzetti, è orientata in maniera convinta ad un rifinanziamento triennale della Legge 13 – una legge apprezzata e presa a modello sulla scala nazionale – con adeguati fondi messi a disposizione (non meno di quelli del triennio precedente) e su questo auspica una forte sintonia con le amministrazioni locali, all’insegna di un impegno comune per ciò che dà valore alla vita dei cittadini e qualifica, nel suo insieme, un sistema territoriale.
Thomas Casadei
consigliere regionale, capogruppo PD Comm. “Cultura, Lavoro, Scuola, Cultura, Formazione professionale, Turismo”
Caro Thomas,
Come sempre, ottime idee ed iniziative! La cultura nutre l’uomo e l’aiuta a fare fronte al duro principio di realtà, tanto più che i paesi europei sono in crisi. Personalmente, penso che cultura ed educazione dovrebbero essere più spesso riuniti in un unico scopo, quello della maturazione dell’individuo.
Sarei lieta di sentire o di vedere tua moglie.
A presto e cordiali saluti.
Gene
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