Sui migranti, Grillo come Borghezio e Calderoli
Su temi decisivi legati ai diritti fondamentali e al rispetto della persona umana il Movimento 5 stelle appare in grande confusione. All’ambigua posizione tenuta dai consiglieri regionali Favia e De Franceschi a proposito di una risoluzione a sostegno della campagna “L’Italia sono anch’io” sul diritto di cittadinanza per i bambini nati in Italia figli di migranti, giustificata tardivamente con un disguido sulle modalità di voto, si aggiungono ora le dichiarazioni di Beppe Grillo [“La cittadinanza a chi nasce in Italia, anche se i genitori non ne dispongono, è senza senso”] che offrono una diversa lettura anche di quella vicenda.
Dopo la minacciata “scomunica” per aver presentato, e poi ritirato, una risoluzione a sostegno della difesa dei lavoratori delle redazioni regionali de L’Unità, questa volta i grillini si sono premurati di non prendere una posizione che forse sapevano non gradita al loro leader/guru, ovvero colui che dà la linea.
Sulla rete però la reazione di molti sostenitori e simpatizzanti del Movimento 5 stelle è stata decisa e nettamente contraria a questa dichiarazione che è nei fatti leghista (dunque Grillo come Calderoli, Borghezio e Bossi, visto che le semplificazioni piacciono tanto a certi grillini d’assalto). Il mio dissenso non potrebbe essere più netto rispetto a una prospettiva così regressiva e reazionaria.
Ma allora chi dà la linea nel Movimento 5 Stelle? Il capo (che si schiera sempre dietro l’ipocrisia di essere un comico e non un politico) o la rete?
Mi piacerebbe conoscere l’opinione dei consiglieri del Movimento 5 Stelle e sapere come voterebbero rispetto ad un ordine del giorno sul tema in Consiglio comunale, o semplicemente se in queste settimana di campagna nazionale firmeranno ai banchetti e alle tante iniziative di sostegno a quella che rappresenta un’iniziativa sostenuta da tantissime associazioni [tra cui solo per citarne alcune ACLI, AGESCI, ARCI, ANPI, Caritas, CGIL, UDU] e da diversi partiti politici. La libertà di pensiero e l’autonomia di giudizio, specie rispetto ai valori fondamentali, rappresentano sempre una bella sfida, per tutti.
Thomas Casadei – Consigliere Regionale Emilia-Romagna Gruppo Assembleare PD