Treni InterCity bloccati per ore nel gelo. Zoffoli e Casadei: “Trenitalia incapace di gestire la situazione, venga a riferire in Commissione regionale e cambi la sua politica aziendale”
“Chiederemo a Trenitalia di venire a riferire in Commissione Territorio Ambiente Mobilità in merito ai disservizi del trasporto ferroviario e ai disagi subiti dagli utenti”. È quanto scrivono Damiano Zoffoli e Thomas Casadei, Consiglieri regionali PD dell’Emilia-Romagna, anche a seguito dell’episodio di ieri: un treno InterCity diretto a Taranto, partito da Bologna verso le 14:40, è rimasto bloccato nei pressi dello scalo merci di Villa Selva in mezzo alla neve, fino alle 21 di sera, vale a dire per sette ore, per un guasto al locomotore. A bordo c’erano circa mille persone (anche due scolaresche): il treno era stipato in quanto era uno dei pochi riusciti a partire da Bologna. Questo, chiaramente, ha comportato grandi ritardi anche su tutti gli atri collegamenti regionali che viaggiavano nella stessa tratta fino a tarda notte.
“Ci pare – spiegano Zoffoli e Casadei – che, nonostante la situazione fosse stata preannunciata, Trenitalia non sia stata assolutamente capace di gestire l’emergenza maltempo. Quello di ieri è l’episodio più eclatante, ma abbiamo avuto notizia che altri due convogli diretti verso sud, sono rimasti bloccati nel cuore della notte, con il riscaldamento e la luce che andavano a intermittenza. Che il traffico ferroviario venga bloccato dal gelo è un fatto incredibile e inammissibile. È necessaria un’urgente e decisiva azione della Regione nei confronti di Trenitalia. Anche perché i disservizi di questi giorni non sono dovuti soltanto al ghiaccio sui binari, ma anche ad una serie di rotture del materiale rotabile che testimonia la vetustà del parco treni utilizzato, oltre alla straordinaria carenza di personale dedicato”.
“Il trasporto pubblico locale – concludono i due Consiglieri romagnoli – è un servizio indispensabile, che coniuga diversi importanti vantaggi: un minor inquinamento ambientale, un minor congestionamento delle strade, una mobilità più sostenibile; insomma, un miglioramento della qualità della nostra vita; e in caso di maltempo una delle poche forme di trasporto che in qualche modo deve proseguire. È ora di mettere fine a questo stato di cose. Evidentemente multe e sanzioni non bastano più. I cittadini emiliano-romagnoli, anche attraverso gli impegni finanziari della Regione (parliamo di oltre 117 milioni di euro all’anno per il contratto di servizio con CTI), pagano un servizio che vorremmo potesse ancora essere definito tale. Continueremo con forza a chiedere ulteriori sforzi a tutela dei cittadini-pendolari, bistrattati dalle scelte di Trenitalia, e lavoreremo perché cessi, quanto prima, una politica aziendale che spinge al ribasso tutti i servizi. Non si può più andare avanti così: è tempo che Trenitalita riveda il suo piano aziendale, in caso contrario riteniamo che la Regione Emilia-Romagna debba assumere provvedimenti immediati per far cessare una situazione sempre più insostenibile”.
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