Emergenza neve. Casadei: “Preoccupanti dati sulla riduzione del personale ferroviario”
Ritardi infiniti, treni soppressi o bloccati per lunghe ore, fermate cancellate, linee intere, come la Bologna-Porretta, sospese. La neve e il gelo di questi giorni, come riportato da tutti i media locali e nazionali e come denunciato dai comitati dei pendolari di tutta la regione e dalle associazioni dei consumatori, hanno causato infiniti disagi a tutti gli oltre centomila pendolari emiliano romagnoli che per motivi di lavoro o di studio scelgono o sono obbligati a spostarsi in Regione con i treni. Problemi gravissimi hanno interessato lo scalo ferroviario di Bologna, un nodo centrale per l’intera Italia e una tappa obbligata sull’asse Nord-Sud per l’85 per cento dei convogli. Ogni giorno passano dalla stazione centrale del capoluogo più di quasi 800 treni, per un totale di circa 60 milioni di passeggeri all’anno.
In questi ultimi anni una politica di disinvestimenti ha portato ad una diminuzione del numero dei dipendenti della Rete Ferroviaria Italiana, passati da 45 mila agli attuali 28 mila. Numeri che pesano particolarmente su Bologna, dove, come segnalano da anni i sindacati di categoria, ricadono le pressioni dell’intera rete italiana. Gli stessi sindacati, secondo quanto riportato oggi da alcuni organi di stampa, denunciano una drastica diminuzione del personale che si occupa della manutenzione ordinaria e preventiva. In particolare, i sindacati affermano che in passato alla stazione Centrale di Bologna erano almeno 4 le squadre (ognuno formata da 5 o 6 addetti) tra le cui mansioni c’era la pulizia degli scambi in caso di neve e gelo e l’applicazione delle scaldiglie, ovvero gli impianti di riscaldamento degli scambi ferroviari. Ora, nonostante il traffico sia aumentato, ci sarebbe un’unica squadra con le stesse mansioni. Un’altra denuncia dei sindacati riguarda il numero dei locomotori di soccorso, che in passato erano 5 o 6 e ora sono stati ridotti a 2, con la conseguenza che se in poche ore, come avvenuto in questi giorni, si fermano per la neve più treni, i passeggeri restano bloccati per ore sui convogli.
Quanto affermato dai sindacati non può che destare grande preoccupazione. Per evitare che in futuro si ripresentino i pesantissimi disagi che stiamo vivendo in questi giorni è fondamentale che vengano ripristinati da Rete ferroviaria italiana e Trenitalia i servizi necessari al corretto funzionamento delle reti ferroviarie anche in condizioni di freddo e neve e dunque rivista la politica aziendale rispetto al personale.
Thomas Casadei
Consigliere regionale PD
Commissione Ambiente, Territorio, Mobilità
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