"L’Unità – Emilia Romagna, mobilitazione permanente per il diritto all’informazione" di Thomas Casadei
“Le cronache locali sono salve. Dopo la mobilitazione delle scorse settimane, l’editore ha sospeso la chiusura del 15 ottobre ma ci sarà una verifica il 31 dicembre. Ora abbiamo bisogno di voi. Sottoscrivete un abbonamento, ognuno di voi può farlo. E’ una concreta manifestazione di sostegno.” Questo è quanto pubblicato dai giornalisti dell’Unità-ER su facebook per cercare di salvaguardare non solo il loro lavoro, bensì e soprattutto il diritto a una informazione libera. Da quando la legge bavaglio ha iniziato a censurare la maggior parte delle testate giornalistiche e stante la persistente condizione di concentrazione dei poteri dell’informazione nelle mani di un capo, gli unici strumenti che ci rimangono sono gli spazi di contro-informazione e di battaglia culturale e politica, tra i quali spicca l’Unità. Vediamo di non rinunciarci, altrimenti, per dirla alla Camilleri “rischiamo di non averla proprio più, l’informazione, nel senso che non ce ne sarà".
Le mobilitazioni danno buoni esiti quando sono portate avanti con convinzione e tenacia e quando sono supportate da valide motivazioni. Il grandissimo successo della cena promossa ieri sera dal PD Bologna (550 persone presenti) ha dimostrato la vicinanza e il legame tra una comunità politica e uno dei suoi luoghi fondamentali e costitutivi: l’Unità come luogo di relazione, di dialogo, di approfondimento, di lotta politica. A partire dai territori, dal basso, dai bisogni e dalle istanze di chi si riconosce in una visione del mondo e dell’Italia ispirati a grandi valori, antichi ma non vecchi, e anzi proiettati al futuro.
Ora bisogna procedere con la stessa determinazione nella campagna abbonamenti. Fatta la mia parte, invito tutti i miei colleghi amministratori del PD di ogni ordine e livello (comunali, provinciali, regionali) a sottoscrivere l’abbonamento. Penso sia un forte segnale di contrasto rispetto a chi vorrebbe fermi e in silenzio, consumatori docili e utenti passivi. I democratici sono per la cittadinanza attiva e per questo hanno bisogno di strumenti di informazione libera e di mobilitazione. Invito poi tutte le Unioni provinciali, l’Unione Comunali, i Circoli del PD a organizzare cene di solidarietà per sensibilizzare e raccogliere fondi per un preciso progetto: sviluppare battaglia politica, non solo sulla scala nazionale ma anche nei territori (e nella rete, considerato il successo del giornale on line, e i dialoghi partecipati su face book delle redazioni locali). E’ il tempo dell’azione, concreta, per tutelare e sviluppare un diritto fondamentale come quello all’informazione, nonché per lavorare ad una prospettiva culturale e politica a partire dalle parole che diventano atti: di proposta, di denuncia, di speranza.
Thomas Casadei, Consigliere Regionale PD