IMPEGNO PUBBLICO E ATTIVITA’ ISTITUZIONALE – Aggiornato a dicembre 2014

DOPO ROMA E FIRENZE PD PIU’ FORTE PER VINCERE LE SFIDE DEL FUTURO

C’è una parola di cui la politica in questi anni ha perso la proprietà, o meglio, ha abbandonato a sé stessa. Quella parola si chiama futuro. E’ un termine di cui la nostra comunità deve riappropriarsi, è il motivo per il quale oggi ha senso ed è necessario impegnarsi in politica ed è il terreno su cui si giocherà la sfida politica dei mesi e degli anni a venire. Allora di questo si deve, si vuole e si sta occupando il Partito Democratico.

Il paese è in ginocchio, sfiduciato, sfibrato, senza speranza: le ragazze e i ragazzi che incontriamo ogni giorno, che ogni giorno vanno all’università o nel loro posto di lavoro (rigorosamente precario), saltando tra un contratto di collaborazione ad uno a tempo determinato (quando va bene) vogliono uscire da questo tunnel, fatto di rabbia, disillusione, insicurezza, paura. Vogliono uscirne attraverso un modo diverso di pensare e guardare a questo paese.

Il Partito Democratico e il centrosinistra vogliono e devono intercettare questa spinta al cambiamento. Come? Di certo abbandonando l’antico schema dell’anti-berlusconismo, della mera e semplice accusa e denuncia delle nefandezze e degli scandali (ora persino a luci a rosse). Insomma, affiancando alla protesta, anche la proposta. Restituendo credibilità alla politica attraverso le idee, concrete e tangibili, attraverso la capacità di guardare le persone negli occhi e saper dialogare con loro alla pari. Anteponendo ai destini personali il bene supremo della nostra comunità, sostituendo alla cooptazione e alla politica fatta nelle ‘stanze dei bottoni’ la militanza, l’impegno, il merito, la capacità di fare proposte e quindi di ottenere consenso.

Questo per noi è il rinnovamento della politica e questo è il motivo per il quale giudichiamo assai positivamente il fatto che sabato e domenica a Roma, all’assemblea nazionale dei Segretari di circolo, e a Firenze, all’evento promosso da Matteo Renzi, Pippo Civati e tanti altri dal titolo “Prossima fermata: Italia”, oltre 6000 persone abbiano concretamente testimoniato la loro voglia di esserci, per un’altra Italia rispetto a quella, sfasciata e decadente, di Berlusconi e della Lega.
Rinnovamento non significa “rottamare” dirigenti, spazzare via persone, cancellare storie ed esperienze: rinnovamento significa mettersi in sintonia con la comunità in cui viviamo, con i problemi che giornalmente ciascuno di noi deve affrontare, con l’esigenza di non fermarsi all’oggi ma di dover guardare anche a domani e dopodomani. Rinnovamento significa, necessariamente, dare voce a tutte le generazioni, abolendo rendite di posizione e “retoriche della pazienza, dell’attesa, dell’”aspetta e verrà il tuo turno”.
Tutto questo senza rinunciare ai valori che sono propri delle culture politiche che stanno dentro al Pd e dei tanti che hanno iniziato con il Pd a fare politica: valori e principi che sono magistralmente indicati nella nostra Costituzione. Il Pd è su questa via e per questo merita sostegno, fiducia da parte dei suoi attuali iscritti, militanti, simpatizzanti ed elettori ma anche da parte dei suoi potenziali nuovi sostenitori.

La Politica che ci piace è quella che dimostra con i fatti che non siamo “tutti uguali”, come oggi spesso afferma la gente. E’ la politica che prende a cuore i problemi delle migliaia di cassaintegrati che anche nel nostro territorio non sanno quale sarà il loro destino, delle altrettante migliaia di lavoratori che hanno perso il proprio impiego, dei giovani senza futuro, delle piccole e medie imprese che per vincere la concorrenza devono fare i conti con le economie emergenti, con l’innovazione, con le nuove tecnologie. Insomma, il mondo è cambiato, la politica no. Ma non solo la politica, ed ecco perchè il tema del rinnovamento, delle “facce nuove”, delle idee nuove riguarda tutti gli ambiti della vita pubblica (mondo delle professioni, università, sistema delle imprese), a livello nazionale e locale.

Le proposte per l’alternativa rilanciate a Roma da Bersani e dai segretari di circolo, le energie nuove di tanti democratici e militanti di base come noi manifestatesi a Firenze, non devono essere viste in contrapposizione, ma devono fondersi in un unico, grande progetto.

Non è una questione di persone, non è una questione di leader, non una questione di posti: è il futuro che ci interessa. E noi, assieme alle centinaia, migliaia di militanti che anche nel nostro territorio ogni giorno si impegnano e fanno vivere il Pd, siamo qui per costruirlo insieme questo futuro. Per cominciare a cambiare il Paese da subito e realizzare insieme la Forlì del 2030.

Marco Di Maio segretario territoriale PD forlivese
Thomas Casadei membro Coordinamento politico Pd regionale

Scarica il comunicato stampa

Lascia un commento

Left Right
 
Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, ci son quelli che lottano più giorni e sono più bravi, poi ci sono quelli che lottano molti anni e sono ancora più bravi, infine ci sono quelli che lottano tutta una vita...essi sono gli indispensabili!

(Bertolt Brecht)

E' felice colui che sa dare senza ricordare ed è capace di ricevere senza dimenticare

(Che Guevara)

Non possono esistere i "solamente uomini", gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti

(Antonio Gramsci)

AMARE IL MONDO

Ci impegniamo, noi e non gli altri,

unicamente noi e non gli altri, né chi sta in alto, né che sta in basso,

né chi crede, né chi non crede. Ci impegniamo:

senza pretendere che gli altri si impegnino per noi, senza giudicare chi non si impegna,

senza accusare chi non si impegna, senza condannare chi non si impegna,

senza cercare perché non si impegna. Se qualche cosa sentiamo di "potere"

e lo vogliamo fermamente è su di noi, soltanto su di noi. Il mondo si muove se noi ci muoviamo,

si muta se noi ci facciamo nuovi, ma imbarbarisce

se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi. Ci impegniamo:

per trovare un senso alla vita, a questa vita

una ragione che non sia una delle tante ragioni

che bene conosciamo e che non ci prendono il cuore.

Ci impegniamo non per riordinare il mondo, non per rifarlo, ma per amarlo.

(Bertolt Brecht)

Come non ho timore di confessare l'utopia del socialismo, così non ho timore di confessare l'altra utopia, la più grande e la più pericolosa, che tutti gli uomini, come è scritto nella nostra Costituzione, avranno un giorno su questa terra pari e piena dignità sociale.

(Lelio Basso)

Davvero, vivo in tempi bui!

La parola innocente è stolta. Una fronte distesa

vuol dire insensibilità. Chi ride,

la notizia atroce

non l'ha saputa ancora.

Quali tempi sono questi, quando

discorrere d'alberi è quasi un delitto,

perchè su troppe stragi comporta silenzio!

E l'uomo che ora traversa tranquillo la via

mai più potranno raggiungerlo dunque gli amici

che sono nell'affanno?

È vero: ancora mi guadagno da vivere.

Ma, credetemi, è appena un caso. Nulla

di quel che fo m'autorizza a sfamarmi.

Per caso mi risparmiano. (Basta che il vento giri,

e sono perduto).

"Mangia e bevi!", mi dicono: "E sii contento di averne".

Ma come posso io mangiare e bere, quando

quel che mangio, a chi ha fame lo strappo, e

manca a chi ha sete il mio bicchiere d'acqua?

Eppure mangio e bevo.

Vorrei anche essere un saggio.

Nei libri antichi è scritta la saggezza:

lasciar le contese del mondo e il tempo breve

senza tema trascorrere.

Spogliarsi di violenza,

render bene per male,

non soddisfare i desideri, anzi

dimenticarli, dicono, è saggezza.

Tutto questo io non posso:

davvero, vivo in tempi bui!

Nelle città venni al tempo del disordine,

quando la fame regnava.

Tra gli uomini venni al tempo delle rivolte,

e mi ribellai insieme a loro.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Il mio pane, lo mangiai tra le battaglie.

Per dormire mi stesi in mezzo agli assassini.

Feci all'amore senza badarci

e la natura la guardai con impazienza.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Al mio tempo le strade si perdevano nella palude.

La parola mi tradiva al carnefice.

Poco era in mio potere. Ma i potenti

posavano più sicuri senza di me; o lo speravo.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Le forze erano misere. La meta

era molto remota.

La si poteva scorgere chiaramente, seppure anche per me

quasi inattingibile.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Voi che sarete emersi dai gorghi

dove fummo travolti

pensate

quando parlate delle nostre debolezze

anche ai tempi bui

cui voi siete scampati.

Andammo noi, più spesso cambiando paese che scarpe,

attraverso le guerre di classe, disperati

quando solo ingiustizia c'era, e nessuna rivolta.

Eppure lo sappiamo:

anche l'odio contro la bassezza

stravolge il viso.

Anche l'ira per l'ingiustizia

fa roca la voce. Oh, noi

che abbiamo voluto apprestare il terreno alla gentilezza,

noi non si potè essere gentili.

Ma voi, quando sarà venuta l'ora

che all'uomo un aiuto sia l'uomo,

pensate a noi

con indulgenza.

(Bertolt Brecht, “A coloro che verranno”, 1939)

Un libro prima di essere un oggetto di mercato è un rapporto sociale

(sensibili alle foglie)

www.sensibiliallefoglie.it - www.libreriasensibiliallefoglie.com

C'è un'unica

verità elementare

la cui ignoranza uccide

innumerevoli idee

e splendidi piani:

nel momento in cui

uno si impegna a fondo,

anche la Provvidenza

allora si muove.

Infinite cose accadono

per aiutarlo,

cose che altrimenti

non sarebbero

mai avvenute...

Qualunque cosa tu possa fare,

o sognare di poter fare

cominciala.

L'audacia ha in sé genio,

potere e magia.

Cominciala adesso.

(J. W. Goethe)

... prepareremo giorni e stagioni

a misura dei nostri sogni

( Paul Eluard)

No, giovani, armate invece il vostro animo di una fede vigorosa: sceglietela voi liberamente purchè la vostra scelta presupponga il principio di libertà. Se non lo presuppone voi dovete respingerla, altrimenti vi mettereste su una strada senza ritorno, una strada al cui termine starebbe la vostra morale servitù: sareste dei servitori in ginocchio, mentre io vi esorto ad essere sempre degli uomini in piedi, padroni dei vostri sentimenti e dei vostri pensieri. Se non volete che la vostra vista scorra monotona, grigia e vuota, fate che essa sia illuminata dalla luce di una grande e nobile idea. A voi tutti i più fervidi auguri per l'anno che sta sorgendo?

(Sandro Pertini, 31 dicembre 1978)

"La teoria pura va lasciata a coloro che hanno il buon tempo di riflettere soltanto, ma non hanno il tempo da dedicare alle vittime di questa terra"

(J.H. Cone)

La libertà ... è la possibilità di dubitare, la possibilità di sbagliare, la possibilità di cercare, di esperimentare, di dire di no a una qualsiasi autorità, letteraria artistica filosofica religiosa sociale, e anche politica

(Ignazio Silone, Uscita di Sicurezza)

Mai nessuna notte è tanto lunga da non permettere al sole di sorgere

(Paulo Coelho)

Non c'è attività umana da cui si possa escludere ogni intervento intellettuale, non si può separare l'homo faber dall'homo sapiens. Ogni uomo infine, all'infuori della sua professione esplica una qualche attività intellettuale, è cioè un "filosofo", un artista, un uomo di gusto, partecipa di una concezione del mondo, ha una consapevole linea di condotta morale, quindi contribuisce a sostenere o a modificare una concezione del mondo, cioè a suscitare nuovi modi di pensare.

(Antonio Gramsci)

Un'antica leggenda cinese parla del filo rosso del destino, dice che gli dei hanno attaccato un filo rosso alla caviglia di ciascuno di noi, collegando tutte le persone le cui vite sono destinate a toccarsi. Il filo può allungarsi, o aggrovigliarsi, ma non si rompe mai.

Jake Bohm (David Mazouz), in Touch, 2012

Amo le cose belle, le belle storie che dicono qualcosa,mi piace tutto ciò che fa palpitare il cuore. E’ bello aver la pelle d’oca, significa che stai vivendo.

(Josè Saramago)

C’era una generosità civile nella scuola pubblica, gratuita che permetteva a uno come me di imparare. Ci ero cresciuto dentro e non mi accorgevo dello sforzo di una società per mettere in pratica il compito. L’istruzione dava importanza a noi poveri. I ricchi si sarebbero istruiti comunque. La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la miseria, però tra le sue mura permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori.

(Erri De Luca, Il giorno prima della felicità)

Una delle migliori sensazioni al mondo è quando abbracci qualcuno che ami e lui ricambia stringendoti più forte

(Charles Bukowski)

I veri amici sono quelli che si scambiano reciprocamente fiducia, sogni e pensieri, virtù, gioie e dolori;

sempre liberi di separarsi senza separarsi mai

(Alfred Bougeard)

Incontrarsi fu trovarsi. Nel momento misterioso in cui le loro mani si toccarono, esse si saldarono.

Quando quelle due anime si scorsero, si riconobbero come necessità reciproca e si abbracciarono indissolubilmente

(I miserabili - Victor Hugo)