Roberta Mori e Thomas Casadei (PD): “Sbagliato abolire le circoscrizioni, se il governo volesse risparmiare comincerebbe dai ministeri”
DAGLI STATI GENERALI DI REGGIO EMILIA UN APPELLO PER IL DECENTRAMENTO E LA DEMOCRAZIA
“La logica è sempre la stessa: sottrarre risorse ai Comuni e strumenti della democrazia ai cittadini. Dai tagli lineari della spesa sociale all’abolizione delle Circoscrizioni, questa maggioranza di governo vuole mettere in ginocchio la parte più sana del Paese, ma noi non staremo a guardare.”
Così i consiglieri regionali Roberta Mori e Thomas Casadei spiegano l’adesione del Gruppo PD della Regione agli Stati generali del decentramento amministrativo dell’Emilia Romagna, che si terranno nella città del Tricolore domani, giovedì 18 novembre, con il doppio obiettivo di contrastare la decisione del governo nazionale di abolire le circoscrizioni nelle città con meno di 250mila abitanti e lanciare invece proposte alternative e innovative di riforma del decentramento.
“Quello di domani è un appuntamento importante perché mette al centro il buon governo e la partecipazione civica – sottolinea la Mori –. Gli eletti e i dipendenti delle circoscrizioni comunali dell’Emilia-Romagna sono il livello più vicino ai problemi delle persone e l’unico a garantire loro il diritto di partecipare democraticamente alla vita pubblica. Le circoscrizioni vanno rinnovate prendendo esempio dalle migliori esperienze europee, abolirle significa soltanto allontanare ancora di più i cittadini da chi li amministra.”
“In un periodo nel quale la fiducia dei cittadini nelle istituzioni tocca il minimo storico, non si può presentare la cancellazione dei quartieri, che in termini finanziari pesa in quantità irrisoria sul bilancio pubblico, come un’operazione virtuosa – dichiara il consigliere Casadei – Perché non iniziano a risparmiare dai ministeri e dalle burocrazie dello Stato centrale, nonché dagli investimenti in armamenti, invece che tagliare sempre e solo alle istituzioni territoriali? L’unica spiegazione è la volontà di accentrare e ridurre i cittadini al rango di sudditi.”