IMPEGNO PUBBLICO E ATTIVITA’ ISTITUZIONALE – Aggiornato a dicembre 2014

Approvate linee guida 2011/2013 Casadei (PD): "Tante, importanti, novità  per collegare formazione e lavoro"

Nella seduta di oggi 29 marzo 2010 l’Assemblea Legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato le "Linee di programmazione e indirizzi per il sistema formativo e per il lavoro 2011/2013. L’intervento in aula di Thomas Casadei, capogruppo PD in Commissione Lavoro, Formazione, Università, Cultura.
 
Le linee strategiche approvate oggi rappresentano una cornice delle scelte operate negli scorsi mesi e specificamente mirate a ridurre l’abbandono scolastico, ad aumentare la percentuale dei giovani laureati e ad accrescere le competenze tecniche e professionali degli studenti: elementi essenziali per garantire la piena partecipazione dei giovani alla costruzione del sistema virtuoso di economia della conoscenza su scala regionale.
 
Il provvedimento prevede diverse rilevanti innovazioni.
 
La Regione si propone di realizzare una filiera formativa che comprende diversi livelli di offerta. L’Istruzione e Formazione Professionale IeFP, unitaria e coordinata, porterà in un triennio all’acquisizione delle qualifiche professionali regionali, nel quarto anno ad un diploma professionale e permetterà l’accesso all’IFTS o, attraverso un anno integrativo di preparazione, all’esame di maturità. La Formazione Tecnica Superiore fondata sulla rete regionale – post diploma – degli Istituti Tecnici Superiori, favorirà i processi di trasferimento e sintesi delle competenze professionali e tecnico-scientifiche. Verrà favorita la costruzione di una rete di soggetti capaci di collaborare realmente mettendo a disposizione eccellenze, esperienze e competenze, e che possano offrire proposte formative rispondenti alle necessità di innovazione. Gli ITS, in particolare, opereranno in una logica di rete regionale per garantire con continuità l’offerta di tecnici superiori a livello post-secondario, per sostenere la valorizzazione della cultura tecnica e scientifica attraverso l’integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro, per formare tecnici superiori con una visione di sistema del contesto tecnico e tecnologico in cui operano.
Per quanto riguarda la questione dei finanziamenti, l’offerta formativa verrà caratterizzata dalla ricerca di sinergie tra diverse fonti: finanziamenti strutturali, ministeriali, regionali, interprofessionali.
Nel contesto di una visione sistemica e di chiaro indirizzo, vanno certamente messe in rilievo anche varie indicazioni concrete e legate al sistema territoriale e di competenze in un’ottica che unisce l’Emilia-Romagna all’Europa. Il provvedimento propone una nuova concezione dei dottorati di ricerca: l’offerta complessiva sarà integrata dal sostegno ai dottorati di ricerca nelle realtà produttive locali, incentivando lo sviluppo di forme "cooperative" fra università e impresa e dalla diffusione di strumenti di transizione dall’università all’impresa. In questa chiave la Regione promuoverà una sperimentazione dell’utilizzo dell’alto apprendistato e dei dottorati di ricerca nella logica di pieno sviluppo di una formazione che si costruisce con il concorso dei sistemi produttivi e imprenditoriali per mettere in valore ciò che si definiscono "ambienti plurimi di apprendimento": all’insegna di una stretta compenetrazione tra mondo della ricerca e mondo del lavoro.
Con le nuove linee guida viene messo al centro, inoltre il tema della sicurezza sul lavoro: la Regione promuoverà azioni per l’emersione da lavoro nero, interventi utili a qualificare le misure per la riduzione dei rischi e a promuovere la diffusione di una cultura per la sicurezza e accordi che favoriscano la regolarità e la sicurezza del lavoro.
Altri aspetti innovativi del nuovo sistema formativo sono rappresentati da numerose azioni che mirano ad uno sviluppo di un sistema inclusivo, rispettoso delle logiche di pari opportunità, inclusione lavorativa, interculturalità e internazionalizzazione. Per consolidare e far crescere le esperienze, costruire nuove opportunità e razionalizzare le risorse verrà promosso il confronto degli attori del sistema educativo e formativo regionale, si favorirà lo scambio, inteso come mobilità in entrata e in uscita di formatori, ricercatori e persone in formazione anche in una dimensione di forte apertura internazionale
Un passaggio-chiave è, infine, quello relativo alla valutazione dell’offerta formativa: è indispensabile, a questo riguardo, affinare ulteriormemnte gli strumenti di intervento e di programmazione. Affinché la valutazione diventi una pratica effettiva la Regione si impegnerà ad attivare una analisi dei dati, qualitativi e quantitativi sulle dinamiche del mercato del lavoro regionale, un monitoraggio, anche con approfondimenti mirati su specifiche filiere formative, una valutazione dell’efficacia delle azioni e delle politiche. Un Tavolo regionale, già istituito, rappresenterà il soggetto capace di indirizzare e presidiare la valutazione al fine di migliorare i processi di programmazione dell’offerta formativa.
In questi ultimi dieci anni il sistema della formazione professionale, a partire dalla scala nazionale, ha sofferto di un quadro normativo frammentario, provvisorio e spesso contraddittorio al suo interno, con effetti che hanno messo a dura prova la capacità d’innovazione e di risposta.
La scuola e il mondo dell’istruzione, invece di svolgere la sua essenziale funzione di inclusione, rischia di avere l’effetto contrario e di generare meccanismi di esclusione. Con il documento approvato oggi, grazie al lavoro svolto dalla commissione e in stretta collaborazione con l’Assessore Patrizio Bianchi la Regione Emilia-Romagna pone basi importanti e strumenti concreti per il futuro dei giovani e per una sempre più stretta interrelazione tra mondo dei saperi e mondo dei lavori e delle professioni.
 
 
Thomas Casadei
Capogruppo Partito Democratico
Commissione V "Lavoro, Scuola, Formazione, Università, Cultura"

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Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, ci son quelli che lottano più giorni e sono più bravi, poi ci sono quelli che lottano molti anni e sono ancora più bravi, infine ci sono quelli che lottano tutta una vita...essi sono gli indispensabili!

(Bertolt Brecht)

E' felice colui che sa dare senza ricordare ed è capace di ricevere senza dimenticare

(Che Guevara)

Non possono esistere i "solamente uomini", gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti

(Antonio Gramsci)

AMARE IL MONDO

Ci impegniamo, noi e non gli altri,

unicamente noi e non gli altri, né chi sta in alto, né che sta in basso,

né chi crede, né chi non crede. Ci impegniamo:

senza pretendere che gli altri si impegnino per noi, senza giudicare chi non si impegna,

senza accusare chi non si impegna, senza condannare chi non si impegna,

senza cercare perché non si impegna. Se qualche cosa sentiamo di "potere"

e lo vogliamo fermamente è su di noi, soltanto su di noi. Il mondo si muove se noi ci muoviamo,

si muta se noi ci facciamo nuovi, ma imbarbarisce

se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi. Ci impegniamo:

per trovare un senso alla vita, a questa vita

una ragione che non sia una delle tante ragioni

che bene conosciamo e che non ci prendono il cuore.

Ci impegniamo non per riordinare il mondo, non per rifarlo, ma per amarlo.

(Bertolt Brecht)

Come non ho timore di confessare l'utopia del socialismo, così non ho timore di confessare l'altra utopia, la più grande e la più pericolosa, che tutti gli uomini, come è scritto nella nostra Costituzione, avranno un giorno su questa terra pari e piena dignità sociale.

(Lelio Basso)

Davvero, vivo in tempi bui!

La parola innocente è stolta. Una fronte distesa

vuol dire insensibilità. Chi ride,

la notizia atroce

non l'ha saputa ancora.

Quali tempi sono questi, quando

discorrere d'alberi è quasi un delitto,

perchè su troppe stragi comporta silenzio!

E l'uomo che ora traversa tranquillo la via

mai più potranno raggiungerlo dunque gli amici

che sono nell'affanno?

È vero: ancora mi guadagno da vivere.

Ma, credetemi, è appena un caso. Nulla

di quel che fo m'autorizza a sfamarmi.

Per caso mi risparmiano. (Basta che il vento giri,

e sono perduto).

"Mangia e bevi!", mi dicono: "E sii contento di averne".

Ma come posso io mangiare e bere, quando

quel che mangio, a chi ha fame lo strappo, e

manca a chi ha sete il mio bicchiere d'acqua?

Eppure mangio e bevo.

Vorrei anche essere un saggio.

Nei libri antichi è scritta la saggezza:

lasciar le contese del mondo e il tempo breve

senza tema trascorrere.

Spogliarsi di violenza,

render bene per male,

non soddisfare i desideri, anzi

dimenticarli, dicono, è saggezza.

Tutto questo io non posso:

davvero, vivo in tempi bui!

Nelle città venni al tempo del disordine,

quando la fame regnava.

Tra gli uomini venni al tempo delle rivolte,

e mi ribellai insieme a loro.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Il mio pane, lo mangiai tra le battaglie.

Per dormire mi stesi in mezzo agli assassini.

Feci all'amore senza badarci

e la natura la guardai con impazienza.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Al mio tempo le strade si perdevano nella palude.

La parola mi tradiva al carnefice.

Poco era in mio potere. Ma i potenti

posavano più sicuri senza di me; o lo speravo.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Le forze erano misere. La meta

era molto remota.

La si poteva scorgere chiaramente, seppure anche per me

quasi inattingibile.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Voi che sarete emersi dai gorghi

dove fummo travolti

pensate

quando parlate delle nostre debolezze

anche ai tempi bui

cui voi siete scampati.

Andammo noi, più spesso cambiando paese che scarpe,

attraverso le guerre di classe, disperati

quando solo ingiustizia c'era, e nessuna rivolta.

Eppure lo sappiamo:

anche l'odio contro la bassezza

stravolge il viso.

Anche l'ira per l'ingiustizia

fa roca la voce. Oh, noi

che abbiamo voluto apprestare il terreno alla gentilezza,

noi non si potè essere gentili.

Ma voi, quando sarà venuta l'ora

che all'uomo un aiuto sia l'uomo,

pensate a noi

con indulgenza.

(Bertolt Brecht, “A coloro che verranno”, 1939)

Un libro prima di essere un oggetto di mercato è un rapporto sociale

(sensibili alle foglie)

www.sensibiliallefoglie.it - www.libreriasensibiliallefoglie.com

C'è un'unica

verità elementare

la cui ignoranza uccide

innumerevoli idee

e splendidi piani:

nel momento in cui

uno si impegna a fondo,

anche la Provvidenza

allora si muove.

Infinite cose accadono

per aiutarlo,

cose che altrimenti

non sarebbero

mai avvenute...

Qualunque cosa tu possa fare,

o sognare di poter fare

cominciala.

L'audacia ha in sé genio,

potere e magia.

Cominciala adesso.

(J. W. Goethe)

... prepareremo giorni e stagioni

a misura dei nostri sogni

( Paul Eluard)

No, giovani, armate invece il vostro animo di una fede vigorosa: sceglietela voi liberamente purchè la vostra scelta presupponga il principio di libertà. Se non lo presuppone voi dovete respingerla, altrimenti vi mettereste su una strada senza ritorno, una strada al cui termine starebbe la vostra morale servitù: sareste dei servitori in ginocchio, mentre io vi esorto ad essere sempre degli uomini in piedi, padroni dei vostri sentimenti e dei vostri pensieri. Se non volete che la vostra vista scorra monotona, grigia e vuota, fate che essa sia illuminata dalla luce di una grande e nobile idea. A voi tutti i più fervidi auguri per l'anno che sta sorgendo?

(Sandro Pertini, 31 dicembre 1978)

"La teoria pura va lasciata a coloro che hanno il buon tempo di riflettere soltanto, ma non hanno il tempo da dedicare alle vittime di questa terra"

(J.H. Cone)

La libertà ... è la possibilità di dubitare, la possibilità di sbagliare, la possibilità di cercare, di esperimentare, di dire di no a una qualsiasi autorità, letteraria artistica filosofica religiosa sociale, e anche politica

(Ignazio Silone, Uscita di Sicurezza)

Mai nessuna notte è tanto lunga da non permettere al sole di sorgere

(Paulo Coelho)

Non c'è attività umana da cui si possa escludere ogni intervento intellettuale, non si può separare l'homo faber dall'homo sapiens. Ogni uomo infine, all'infuori della sua professione esplica una qualche attività intellettuale, è cioè un "filosofo", un artista, un uomo di gusto, partecipa di una concezione del mondo, ha una consapevole linea di condotta morale, quindi contribuisce a sostenere o a modificare una concezione del mondo, cioè a suscitare nuovi modi di pensare.

(Antonio Gramsci)

Un'antica leggenda cinese parla del filo rosso del destino, dice che gli dei hanno attaccato un filo rosso alla caviglia di ciascuno di noi, collegando tutte le persone le cui vite sono destinate a toccarsi. Il filo può allungarsi, o aggrovigliarsi, ma non si rompe mai.

Jake Bohm (David Mazouz), in Touch, 2012

Amo le cose belle, le belle storie che dicono qualcosa,mi piace tutto ciò che fa palpitare il cuore. E’ bello aver la pelle d’oca, significa che stai vivendo.

(Josè Saramago)

C’era una generosità civile nella scuola pubblica, gratuita che permetteva a uno come me di imparare. Ci ero cresciuto dentro e non mi accorgevo dello sforzo di una società per mettere in pratica il compito. L’istruzione dava importanza a noi poveri. I ricchi si sarebbero istruiti comunque. La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la miseria, però tra le sue mura permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori.

(Erri De Luca, Il giorno prima della felicità)

Una delle migliori sensazioni al mondo è quando abbracci qualcuno che ami e lui ricambia stringendoti più forte

(Charles Bukowski)

I veri amici sono quelli che si scambiano reciprocamente fiducia, sogni e pensieri, virtù, gioie e dolori;

sempre liberi di separarsi senza separarsi mai

(Alfred Bougeard)

Incontrarsi fu trovarsi. Nel momento misterioso in cui le loro mani si toccarono, esse si saldarono.

Quando quelle due anime si scorsero, si riconobbero come necessità reciproca e si abbracciarono indissolubilmente

(I miserabili - Victor Hugo)