Casadei: “Sostegno al Terzo settore, dalla Regione 600 mila euro”
Seicentomila euro per il sociale e il volontariato. È questa la cifra messa a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna per sostenere e qualificare i soggetti operanti nel Terzo settore.
Il Piano unico per il 2012 per gli interventi economici destinati al sostegno e alla qualificazione dei soggetti operanti in questo settore, approvato dalla Giunta, si rivolge alle cooperative sociali iscritte all’albo regionale, alle organizzazioni di volontariato, alle associazioni di promozione sociale e prevede anche il coinvolgimento delle Amministrazioni provinciali.
“In un periodo in cui le risorse scarseggiano, la Regione ha deciso di continuare a sostenere il Terzo settore e i soggetti che vi operano – commenta il consigliere regionale PD, Thomas Casadei -, per non impoverire un ramo prezioso della nostra società, quello che si occupa della produzione di beni e servizi di interesse sociale: la solidarietà, il non profit, la promozione di talenti e risorse, la qualità della vita e la partecipazione dei cittadini”.
Per quanto riguarda le cooperative sociali, il Piano dà priorità a quelle che hanno alle proprie dipendenze lavoratori in condizione di fragilità e svantaggio. “Una scelta nata dalla constatazione che nell’attuale situazione economica ed occupazionale queste realtà rappresentano una risorsa insostituibile per le fasce più fragili della popolazione – continua il consigliere -, quelle che hanno già grandi difficoltà di accesso al mercato del lavoro”.
Per le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale di rilevanza regionale, invece, il Piano valorizzerà soprattutto i progetti di sensibilizzazione dei giovani alle attività di solidarietà, pubblica utilità e servizio civico, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare i talenti delle ragazze e dei ragazzi e di favorire il ricambio generazionale.
“Il servizio civico parte proprio dalla volontà di offrire un’esperienza educativa e di impegno positivo del tempo libero e tiene conto anche delle emergenze sociali che hanno segnato il nostro territorio, come gli eventi sismici del 20 e 29 maggio – illustra Casadei –. Tutti i giovani senza distinzione di titoli e competenze, sesso o appartenenza culturale o religiosa, di ceto, di residenza o di cittadinanza potranno offrire un servizio alla propria comunità”.
Potranno quindi essere finanziati progetti finalizzati a favorire la partecipazione sociale attiva, a diffondere buone prassi o nuove modalità di approccio ai problemi: il tutto con particolare attenzione a esperienze che valorizzino il lavoro in rete.
“Le Amministrazioni provinciali potranno realizzare iniziative concordate con le associazioni di volontariato operanti nel territorio di competenza e iscritte nei registri dei loro territori – riprende Casadei -. Parte delle risorse regionali dovranno poi sostenere l’attività degli sportelli informativi e di consulenza rivolte alle piccole Associazioni di promozione sociale”.
Le domande delle organizzazioni di volontariato dovranno essere trasmesse alla Regione Emilia-Romagna entro il 16 ottobre, tramite i Centri di servizio provinciale.
I progetti delle associazioni di promozione sociale dovranno pervenire invece entro il 30 settembre.
“Nel complesso – conclude Casadei – un’iniziativa che conferma l’attenzione costante della Regione per le politiche di coesione sociale e di cittadinanza attiva. Temi su cui anche il governo nazionale dovrebbe mostrare un maggior interesse e su cui comunque il PD, anche in vista delle prossime scadenze, mette il suo forte impegno”.
Thomas Casadei
consigliere regionale PD