Cultura e mobilità sostenibile: le occasioni generate da Ravenna capitale europea della cultura
È partito dalla stazione di Ravenna il “Romagna Express 2019”, il treno speciale dedicato alla candidatura a Capitale europea della Cultura. Prima tappa sarà Faenza, per poi toccare le stazioni di Forlì, Cesena e Rimini e tornare a Ravenna il 12 ottobre. In ogni città il convoglio sarà accolto da un ricco programma di mostre, performance, concerti, incontri, dialoghi e visite guidate.
Anche Forlì darà dunque il benvenuto al treno speciale, e questa sarà anche l’occasione per una tappa di riflessione culturale sulla mobilità. Tutte le iniziative in programma, infatti, racconteranno attraverso diversi linguaggi la storia del trasporto locale con il fine ultimo di una nuova (e sostenibile) progettazione del territorio. Il dialogo su “La rete ferroviaria in Romagna tra passato, presente e futuro” ha questo scopo specifico e si lega a quello su “Pietro Zangheri e il Museo naturalistico della Romagna”; a tenere insieme questi percorsi sarà anche la possibilità di una visita alla bellissima mostra storica realizzata a cura del Dopolavoro Ferroviario di Forlì.
Mobilità, cultura, storia ma anche economia e forme di sviluppo di qualità: in quest’ultima direzione si muove la “Conversazione sulla Green Economy: percorsi di mobilità sostenibile”. La Green Economy è il tema di uno dei cinque gruppi di lavoro che si sono costituiti a Forlì per la progettazione a sostegno della candidatura di Ravenna Capitale della Cultura e sarà affrontato da due punti di vista: l’Economia Verde, basata sulle nuove tecnologie, sul risparmio energetico, sul riciclaggio e sulle fonti energetiche rinnovabili, e la Trasformazione delle infrastrutture esistenti in infrastrutture sostenibili, sul piano ecologico e ambientale e sul piano sociale e culturale, al fine di definire nuovi modelli socio-economici. La giornata si concluderà con la rassegna di cortometraggi “Express Short”, viaggio surreale sul binario della cultura.
Tanti linguaggi dunque, tanti spunti di riflessione ma anche di progettazione per il territorio e gli spazi urbani del futuro, in questo risiedono i positivi e più ampi effetti della candidatura di Ravenna a Capitale Europea della Cultura 2019. Il progetto ha il sostegno della Regione Emilia-Romagna, della Provincia di Ravenna, dei Comuni di Rimini, Forlì, Cesena, Faenza e Unione della Romagna faentina, Cervia, Russi e Unione dei comuni della Bassa Romagna. Si tratta di un cammino condiviso dalle istituzioni e che sempre più sta acquisendo una dimensione partecipata da parte della cittadinanza e dal territorio. E’ interessante constatare come il percorso avviato si riveli sempre più utile anche per mettere a fuoco alcuni snodi di un’identità culturale romagnola che intende proiettarsi in una dimensione europea ed internazionale e, al contempo, per mostrare vie per una nuova visione dei sistemi territoriali che, a partire dalla cultura e dai beni culturali, tocca e definisce pure le nuove sfide per la mobilità, il turismo, la valorizzazione del territorio, la tutela del paesaggio.
Thomas Casadei
Consigliere regionale
capogruppo Pd Commissione Cultura, Turismo, Lavoro, Scuola