Casadei: “Promuovere cultura e occupazione tramite progetti di mobilità”
Tirocini, scambi culturali, volontariato, borse di studio e occasioni lavorative. La nuova sezione “Muoversi in Europa” nel sito del Centro Europe direct dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna permette di avere ogni informazione e segnalazione per la mobilità giovanile mediante un clic. A darne notizia, il consigliere regionale Thomas Casadei, Capogruppo PD della Commissione Scuola, Formazione, Lavoro, Cultura, Turismo e Sport.
«La mobilità europea è importantissima, perché permette a ragazze e ragazzi di acquisire le conoscenze, le abilità e le esperienze necessarie ad entrare nel mondo del lavoro – illustra Casadei -. L’Europa offre molte possibilità e non solo per lavorare, studiare o formarsi in un altro Paese. La mobilità è infatti da anni al centro delle politiche europee e molti sono i finanziamenti della Commissione volti a promuovere gli scambi e le esperienze all’estero».
Si va da Eures, il progetto che mette a disposizione una banca dati di tutte le offerte di lavoro dei paesi dell’Unione europea e offre un servizio di informazione e consulenza a livello regionale, al programma Leonardo da Vinci, che offre l’opportunità di fare un tirocinio retribuito in un ente o azienda di un altro Paese dell’Unione europea, passando per Gioventù in azione, che consente di trascorrere brevi periodi all’estero partecipando ad attività informali con giovani di diverse nazionalità, per discutere e confrontarsi su un tema comune. Resta poi un riferimento fondamentale il programma Erasmus, che offre agli studenti la possibilità di trascorrere un periodo di studio di 3-12 mesi in un’università di un altro paese, senza pagare ulteriori tasse ed usufruendo degli eventuali crediti per gli esami sostenuti.
«L’obiettivo di tutte queste azioni è quello di trasmettere un senso di cittadinanza europea attiva e di solidarietà – conclude Casadei – promuovendo la mobilità e stimolando l’inclusione di tutti di giovani, indipendentemente dal Paese d’origine, dal contesto educativo, sociale e culturale di provenienza con uno sguardo diretto anche alle possibili opportunità di lavoro: una questione oggi assolutamente prioritaria».
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