Ambiente. Casadei: “Adottare provvedimenti urgenti di ‘adattamento pianificato’ al cambiamento climatico”
L’obiettivo UE di mantenere l’aumento della temperatura media superficiale globale al di sotto di 2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali richiede misure di mitigazione globali urgenti e ambiziose; “l’adattamento è diventato oggi necessario e inevitabile, ma più mitigazione si farà, meno adattamento sarà richiesto”. In Europa, fra il 2002 e il 2011, la temperatura media è aumentata di 1,3 gradi, più della media globale, e gli impatti del cambiamento climatico si manifestano con la più alta frequenza e l’intensità di eventi meteorologici estremi e le variazioni del ciclo idrologico e del livello del mare. Ritardare provvedimenti di “adattamento pianificato può generare costi aggiuntivi e colpire gli strati più vulnerabili della popolazione e dell’ecosistema”.
Muove da queste premesse la risoluzione presentata da alcuni consiglieri – primo firmatario Thomas Casadei (Pd), seguono Meo (Sel-Verdi), Mumolo (Pd), Donini (Fds), Vecchi (Pd), Grillini (Misto), Barbati (Idv), Riva (Misto), Favia (Misto) e Defranceschi (M5stelle). Il documento pone una serie di impegni a carico della Giunta regionale. In particolare, si chiede di attivare un processo che porti alla definizione di una “strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici”, seguendo gli esempi virtuosi di altri Paesi europei e le indicazioni del libro bianco dell’Ue. Questa strategia regionale dovrà fare da cornice per la pianificazione settoriale e locale.
Alla Giunta si chiede di definire linee guida coerenti e dettagliate per l’utilizzo delle risorse comunitarie per il periodo 2014-2020; vengono citati vari obiettivi tematici (Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione; energia sostenibile e qualità della vita; clima e rischi ambientali; tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali). Altro obiettivo posto dalla risoluzione Casadei è quello di valorizzare e diffondere le proposte di città impegnate in strategie di qualità per la crescita e per la sostenibilità. Viene poi dichiarata la necessità di elaborare una Strategia complessiva per raggiungere tre obiettivi: mettere in sicurezza il territorio, prevenendo fenomeni quali alluvioni e erosioni del suolo; promuovere la diversità naturale e culturale presente in queste aree; valorizzarne le risorse potenziali sotto utilizzate e innescare processi di crescita.
La nuova Strategia nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici (Snac) verrà probabilmente approvata entro la fine del 2013, determinando un ruolo chiave per le Regioni nell’implementazione del futuro Piano d’azione per l’adattamento ai cambiamenti climatici; inoltre, viene riconosciuto alle Assemblee regionali un ruolo chiave nella ricezione e nell’utilizzo dei fondi strutturali destinati ai cambiamenti climatici. I dati e le elaborazioni disponibili presso Arpa Emilia-Romagna in merito all’evoluzione del clima regionale nei passati decenni indicano un aumento delle temperature e degli eventi estremi (siccità, piogge intense, rischio di alluvioni) e un peggioramento dell’evoluzione nel prossimo futuro (proiezioni che confermano ed esasperano le tendenze in atto).
Perciò, si chiede alla Giunta regionale di dare vita a un tavolo di confronto con le istituzioni locali che hanno dato avvio alla definizione di strategie/piani/azioni di adattamento ai cambiamenti climatici (si citano Comune di Bologna, Comune di Reggio Emilia, Provincia di Bologna, Comune di Forlì e Unione dei Comuni Forlivesi, Comune di Faenza, Comune di Modena) per raccogliere indicazioni ed esperienze utili al fine della definizione dei futuri investimenti comunitari.
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4856 Risoluzione proposta dai consiglieri Casadei, Meo, Mumolo, Donini, Luciano Vecchi, Pariani, Grillini, Barbati, Riva, Favia e Defranceschi per impegnare la Giunta a porre in essere azioni volte alla definizione di una strategia regionale di adattamento ai cambiamenti climatici ed alla tutela del territorio, tenendo inoltre conto delle indicazioni contenute nel libro bianco dell’Unione europea sull’adattamento a detti cambiamenti al fine di integrare e valutare la pianificazione settoriale e locale (documento in data 11 12 13).
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