Casadei: “Agli asili di Forlì-Cesena 318 mila euro. L’infanzia prima di tutto”
Ammontano a 318 mila euro le risorse che la Regione Emilia-Romagna ha assegnato alla provincia di Forlì-Cesena per interventi di qualificazione e miglioramento delle scuole d’infanzia ed il sostegno alle figure di coordinamento pedagogico. A darne notizia, il consigliere regionale Thomas Casadei, Capogruppo PD della Commissione Scuola, Formazione, Lavoro, Cultura, Turismo e Sport.
«Le risorse provengono dal “Programma annuale degli interventi di qualificazione delle scuole dell’infanzia del sistema nazionale di istruzione e degli Enti locali, nonché per le azioni di miglioramento della proposta educativa e del relativo contesto e per gli interventi di rilevanza regionale”, in attuazione delle deliberazioni dell’Assemblea legislativa – illustra Casadei – e prevedono vari tipi di interventi: quelli di qualificazione e di miglioramento dell’offerta educativa delle scuole aderenti al sistema nazionale di istruzione e quelli di sostegno a figure di coordinamento pedagogico».
Alla provincia di Forlì-Cesena sono stati assegnati 318.421,07 euro, così ripartiti: 104.717,970 euro è il contributo per la Qualificazione, che riguarderà 317 sezioni 3/5 anni comunali e statali, 2 sezioni 0/2 anni aggregate a scuola comunali e statali e 319 sezioni 3/5 anni e 0/2 anni aggregate; 188.924,23 euro è il contributo per il Miglioramento, che riguarderà 99 sezioni 3/5 anni private, paritarie ed autorizzate, 32 sezioni 0/2 anni aggregate a scuole dell’infanzia private e 131 sezioni 3/5 anni e 0/2 anni aggregate; 24.778,87 euro è il contributo per il Sostegno a figure di coordinamento pedagogico, che riguarderà 99 sezioni 3/5 anni private, paritarie e autorizzate, 32 sezioni 0/2 anni aggregate a scuole dell’infanzia private, 131 sezioni 3/5 anni e 0/2 anni aggregate a scuole dell’infanzia private.
In totale le risorse su base regionale ammontano a oltre 4 milioni di euro.
«Le risorse serviranno per continuare a garantire a bambine e bambini un sistema scolastico di qualità – commenta Casadei – a partire dalla prima infanzia. Ancora una volta, però, lo sforzo è tutto della Regione. Da anni, infatti, lo Stato centrale ha interrotto i finanziamenti. Una situazione che deve cambiare in fretta: gli Enti locali non possono sostituire lo Stato che, al contrario, deve intervenire per tutelare il diritto all’istruzione, come invita a fare la Convenzione per i diritti dell’infanzia. Si tratta di un compito a cui il prossimo governo non potrà sottrarsi».
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