(*) Risoluzione n. 2987 contro le discriminazioni dell’RCA per i migranti
L’Istituto di Vigilanza sulle Imprese Assicurative Private (I.S.V.A.P.), “deve prendere una netta posizione di condanna dell’utilizzo del parametro della cittadinanza al fine della determinazione del premio assicurativo Responsabilità Civile Automobilistica”.Lo chiede una risoluzione presentata dal Gruppo PD della Regione Emilia-Romagna in Assemblea Legislativa, primo firmatario il consigliere Thomas Casadei, da anni impegnato in attività di contrasto alle forme di discriminazione. Il documento parte da una premessa: “Alcune compagnie assicurative annoverano, fra i parametri utili a stabilire il premio RCA, quello della cittadinanza/origine dell’assicurato, giustificandolo con un maggior rischio connesso a determinate provenienze geografiche – spiega Casadei -, tanto che l’applicazione di tale parametro può portare fino al raddoppio del premio assicurativo da corrispondere rispetto ad un assicurato italiano avente i medesimi requisiti”.
“Nonostante numerosi ricorsi di Associazioni e singoli individui direttamente interessati contro questa norma palesemente discriminatoria e priva di qualsiasi giustificazione, a seguito dei quali alcune compagnie hanno eliminato la nazionalità o il luogo di nascita dai parametri per il calcolo dell’RCA – continua il consigliere regionale –, nonostante lo stesso Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali abbia sollecitato le assicurazioni ad un trattamento paritario tra assicurati italiani e non, e nonostante la Commissione Europea abbia espresso parere negativo ad un interrogativo formale di ASGI (Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione) su questa odiosa prassi, alcune compagnie continuano a operare un’evidente disparità di trattamento”.
Per questa ragione “chiediamo all’I.S.V.A.P. di prendere una netta posizione di condanna – conclude Casadei – e al Parlamento di verificare le possibilità di una modifica legislativa, affinché venga conseguita un’omogeneità di comportamenti che garantisca il pieno rispetto del principio di uguaglianza e non discriminazione tra cittadini italiani e migranti”.
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