Casadei (PD): Sostegno all’Open Data per garantire trasparenza e nuove opportunità di lavoro
E’ stata presentata in questi giorni una risoluzione all’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, primo firmatario il consigliere Thomas Casadei, che chiede l’impegno della Giunta Regionale a promuovere l’adozione, in tempi celeri, di una strategia di Open Data per l’Emilia-Romagna.
Si tratta di un passaggio importante dopo l’approvazione nello scorso luglio delle Linee guida al Piano telematico dell’Emilia-Romagna 2011-2013, che riconosce il “Diritto di accesso ai dati” tra i quattro nuovi diritti dicittadinanza digitale.
“L’Open data nella pubblica amministrazione – spiega Casadei – può essere visto come un sotto-insieme del più ampio concetto di Open government, il quale prevede un approccio degli enti pubblici aperto e trasparente, in grado di mettere i cittadini nella condizioni di valutarne l’operato.
L’accesso ai dati pubblici è già un obbligo per le Pubbliche Amministrazioni, ma è necessario accorciare la distanza tra ‘accesso’ e ‘riutilizzo’, perchè i processi che devono essere attivati per l’effettivo uso implicano scelte strategiche importanti e un sostanziale e complesso cambiamento culturale.”
Per Open Data, “dati aperti”, si intende una modalità di condivisione e messa a disposizione di cittadini, associazioni e imprese delle banche dati e delle informazioni raccolte, gestite e manutenute dalle Pubbliche Amministrazioni per fini istituzionali e di funzionamento.
“Gli Open Data – prosegue il consigliere forlivese – rappresentano un patrimonio importantissimo in ambito ambientale, geografico, demografico, culturale, turistico e di bilancio.
L’Open Data è quindi sì una questione di trasparenza ma anche una opportunità per i sistemi economici locali di avere nuovi e competitivi fattori produttivi ‘immateriali’ per produrre beni e servizi migliori e quindi più competitivi. Proprio in questo senso la Commissione Europea ha recentemente presentato una sua strategia sui dati aperti per l’Europa, quantificando in 40 miliardi di euro all’anno il contributo che ne deriverebbe per l’economia europea.”
La risoluzione chiede che siano definiti e adottati interventi, di natura organizzativa e gestionale, oppure specifiche norme, per “garantire la massima apertura e messa a disposizione delle informazioni pubbliche” in possesso delle Pubbliche amministrazioni regionali, nel rispetto delle leggi vigenti, identificando criteri guida e livelli di garanzia.
Si sollecita altresì la Giunta a “intraprendere azioni concrete nei confronti degli enti locali regionali”, delle società partecipate e degli operatori economici affinché l’Open Data diventi la regola e ad attivarsi per coinvolgere le comunità potenziali di utilizzatori di dati, professionali e non, con particolare attenzione alle fasce più giovani, rappresentate da studenti universitari e di scuole secondarie di secondo grado.