Casadei: “Ricordo di Vaclav Havel: la speranza insita nel “potere dei senza potere””
La scomparsa di Vaclav Havel ci porta al ricordo di un grande democratico che ha combattuto i peggiori esiti del comunismo stalinista: dalla Primavera di Praga del 1968 al movimento di Charta ’77 (che Havel animò insieme al filosofo Jan Patočka, il “Socrate di Praga”, a Zdeněk Mlynář e Jiří Hájek e Pavel Kohout) alla “rivoluzione di velluto” del 1989 fino all’ingresso della Repubblica Ceca nell’Unione europea, il suo è stato un esempio straordinario della forza del dissenso e della lotta nonviolenta per la democrazia.
Mi piace ricordarlo con una sua frase celebre che un’amica a poche ore dalla notizia della scomparsa ha richiamato alla mia mente e che credo testimoni appieno la profondità del suo impegno politico e la motivazione etica che lo ha accompagnato: “O abbiamo la speranza in noi, o non l’abbiamo; è una dimensione dell’anima, e non dipende da una particolare osservazione del mondo o da una stima della situazione. La speranza non è una predizione, ma un orientamento dello spirito e del cuore; trascende il mondo che viene immediatamente sperimentato, ed è ancorata da qualche parte al di là dei suoi orizzonti”.
Thomas Casadei
Consigliere regionale PD
Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna