IMPEGNO PUBBLICO E ATTIVITA’ ISTITUZIONALE – Aggiornato a dicembre 2014

Comunicati dell’Ass.Peri sui temi della mobilità

11/05/2011 12:23

“Mi Muovo”, la tessera si ricarica agli sportelli bancomat

 

Bologna – A breve la tessera “Mi Muovo” potrà essere ricaricata agli sportelli bancomat e ai chioschi multimediali di UniCredit e dall’autunno anche di altri operatori bancari e postali, grazie alla partnership tecnologica con TSP (Gruppo SIA-SSB). 
Un servizio in più – illustrato stamani in Regione, nel corso del convegno “Passaggio al futuro” – per gli utenti del trasporto pubblico, pensato per agevolare l’accessibilità: anziché andare nelle biglietterie, potranno usufruire di una modalità estremamente agevole per l’acquisto o la ricarica del proprio abbonamento annuale. Un impegno, questo, previsto dal “Patto per il trasporto pubblico regionale e locale 2011-2013” siglato lo scorso dicembre dalla Regione con Province, i principali Comuni, Anci e Upi Emilia-Romagna, agenzie locali per la mobilità, società e imprese di trasporto pubblico, associazioni, imprese ferroviarie e sindacati, con un duplice obiettivo: contenere gli effetti della manovra finanziaria di governo e procedere nel percorso di integrazione tariffaria e bigliettazione elettronica.
La ricarica attraverso sportelli bancomat – già sperimentata da Atm Ravenna con un operatore bancario del territorio – ha avuto esiti positivi. Atc consentirà questa modalità a partire da UniCredit sui bacini di Bologna e Ferrara, cui seguiranno in autunno Tep Parma e Fer, e successivamente le altre aziende nei rimanenti bacini. Gli abbonamenti annuali Atc, ordinari e per studenti, emessi su tessera con microchip “Mi Muovo” potranno dunque essere ricaricati presso gli oltre 800 sportelli bancomat e i 220 chioschi multimediali presenti nelle agenzie UniCredit in Emilia-Romagna tramite l’innovativa piattaforma tecnologica “Gateway” di TSP (Tecnologie e Servizi per il Pubblico) che gestirà anche i flussi finanziari e di rendicontazione. Operando in modalità multicanale il Gateway di TSP prevede inoltre la possibilità di effettuare servizi di ricarica utilizzando anche altri canali per raggiungere e agevolare un numero sempre maggiore di cittadini. La Regione a sua volta sta approfondendo le soluzioni migliori per ampliare ulteriormente la ricarica presso la grande distribuzione organizzata e con la telefonia mobile.
Tutti i possessori di carta bancomat – emessa da qualsiasi banca – potranno ricaricare già prossimamente l’abbonamento agli sportelli UniCredit. Oltre allo sportello bancomat e ai chioschi multimediali, i clienti UniCredit avranno a disposizione la funzione di ricarica della tessera “Mi Muovo” anche all’interno del proprio servizio di “on line banking”. Presto partirà la campagna di comunicazione di Atc, ai propri abbonati, e di UniCredit, ai propri correntisti, che annuncerà l’avvio del servizio. La prima fase di quest’innovazione tecnologica riguarda quindi la ricarica degli abbonamenti annuali per i bus, urbani ed extraurbani, che nei bacini di Bologna e Ferrara superano le 66.000 tessere. Dall’autunno potrà essere utilizzata anche per i servizi gestiti da Fer ed entro la primavera del 2012 sarà possibile ricaricare anche gli abbonamenti per spostarsi con i servizi regionali gestiti da Trenitalia. Atc sta operando affinché gli abbonati annuali possano a breve ricaricare la propria tessera “Mi Muovo” anche via internet, collegandosi al sito dell’azienda. Dall’autunno inoltre il servizio di ricarica delle tessere “Mi Muovo” sarà disponibile anche agli sportelli di altri operatori bancari e postamat.
L’innovazione tecnologica rappresenta un tema prioritario per la Regione che, grazie anche alla collaborazione degli operatori coinvolti nel progetto, punta a migliorare la qualità dei servizi del trasporto pubblico nonostante l’attuale fase di contrazione di risorse economiche destinate al settore.

04/05/2011 17:43

Aeroporti di Forlì e Rimini, l’Assemblea approva la legge. La dichiarazione di Peri

 

Bologna – “Oggi, con l’approvazione di questa legge, non abbiamo compiuto né un atto di indirizzo, né una fusione. Il percorso che si completa – preceduto da una sostanziale condivisione, sul piano politico e strategico, con le istituzioni socie di Seaf e Aeradria – esprime chiaramente la volontà di sostenere le nostre realtà aeroportuali, a condizione che si realizzi ciò che è contenuto da molti anni negli strumenti di pianificazione regionale”. Così l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri all’approvazione in aula del progetto di legge “Misure straordinarie a sostegno del sistema aeroportuale regionale”. Una legge, ha ribadito l’assessore, che intende conseguire una strategia “per sottrarre scali di piccole dimensioni dai condizionamenti delle scelte e delle strategie dei vettori. Scelte e strategie naturalmente legittime, da parte dei vettori, ma che inibiscono ruolo e scelte degli aeroporti”.
“Non entriamo nel merito dell’unico piano industriale: questa legge – ha concluso l’assessore – è propedeutica alla sua elaborazione. Ribadisco che la Regione spenderà la propria partecipazione a condizione che l’unica società ‘costituenda’ gestisca le due realtà con un unico piano”.

 
23/03/2011 13:01

Arriva "Mi Muovo mese", abbonamento mensile per viaggiare su treno e bus

 

Bologna – A partire dal 25 marzo, e con validità dal 1° aprile, in tutte le biglietterie Trenitalia dell’Emilia-Romagna sarà in vendita un nuovo abbonamento integrato mensile: è “Mi Muovo mese”. Il prezzo è composto dalla tariffa relativa alla tratta ferroviaria scelta più la quota (o le quote) per i servizi urbani (bus) il cui prezzo, scontato rispetto all’abbonamento mensile urbano, consentirà un risparmio medio del 27% circa. Il nuovo abbonamento regionale, su carta, è valido dal primo all’ultimo giorno del mese.
“Siamo partiti nel 2008 con l’abbonamento integrato annuale – ha ricordato oggi, durante la conferenza stampa, l’assessore alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri – . Ora siamo alla seconda tappa fondamentale, con il mensile – uno degli abbonamenti più utilizzati dai cittadini –  che consente di usare treno più autobus. Non è ancora la tappa definitiva: gli accordi e il progetto prevedono di arrivare alla completa integrazione di tutti i titoli di viaggio, fino al titolo singolo, utilizzando per gli spostamenti una tessera contactless a scalare, che potrà essere ricaricata anche al bancomat”. Quasi tutte le città dell’Emilia-Romagna hanno già provveduto all’istallazione sui bus dei nuovi validatori, idonei per questo tipo di tecnologia; quando l’operazione sarà completata, anche da parte di Trenitalia, “si potrà usare la tessera: la previsione – ha aggiunto l’assessore – è per i primi mesi del 2012. In questo modo non solo facilitiamo ai cittadini l’accesso alla rete dei servizi di trasporto pubblico, bike sharing incluso, ma offriamo anche una convenienza di tipo economico”.
“Mi Muovo mese” rientra negli impegni presi dalla Regione all’interno del “Patto per il trasporto pubblico regionale e locale 2011-2013”, siglato lo scorso dicembre con Province, Comuni capoluogo e con popolazione superiore ai 50.000 abitanti, Anci e Upi Emilia-Romagna, agenzie locali per la mobilità, società e imprese di trasporto pubblico, associazioni di categoria, imprese ferroviarie, sindacati confederali e del settore dei trasporti. Il Patto è frutto di un tavolo istituzionale indetto dalla Regione, in seguito alla manovra finanziaria nazionale, con l’obiettivo di formulare una soluzione concordata per mantenere, da un lato, l’equilibrio economico del sistema di trasporto pubblico e, dall’altro, garantire risposte efficaci alle esigenze di mobilità dei cittadini.
L’introduzione di “Mi Muovo mese” sarà accompagnato da una campagna di comunicazione, con distribuzione di materiale informativo alle biglietterie, spot radiofonici, video sui monitor delle stazioni e inserzioni sui giornali locali. Per informazioni è possibile contattare anche il numero verde 800-388988, o consultare il sito web 
www.mobiliter.eu.
Sempre a partire  dal 1° aprile – ma i nuovi abbonamenti saranno in vendita nelle biglietterie Trenitalia già dal 25 marzo – si ampliano le possibilità per viaggiare, da abbonati, sui treni IC e ES City. Viene infatti istituito “Mi Muovo mensile ESCity/IC”, nuovo titolo di viaggio riservato ai residenti in Emilia-Romagna, venduto a un prezzo scontato del 20% rispetto alla tariffa ordinaria.
Abbonamenti in Emilia-Romagna e “Mi Muovo” – sintesi
Agli 8000 abbonamenti annuali ferroviari “puri”, vanno aggiunti i 1200 “Mi Muovo” annuali integrati venduti e i 1600 “Mi Muovo studenti”, più altri 1600 abbonamenti annuali “aziendali”, frutto di accordi di mobility management (dati 2009). Da quando è stato introdotto (settembre 2008) sono stati venduti più di 5000 abbonamenti “Mi Muovo”, tra annuale integrato e “studenti”. Il “Mi Muovo mese”, che è destinato a tutti i cittadini, ha una soglia di convenienza rispetto al “Mi Muovo” annuale di circa otto mesi. Ha un numero di utenti potenziali molto alto, se si considera che gli abbonamenti mensili in Emilia-Romagna sono attualmente 450mila, di cui circa 221mila di Trenitalia. Con questo nuovo abbonamento si punta a “fidelizzare” gli utenti, e a incentivare sempre più l’uso del trasporto pubblico.

03/03/2011 15:47

Wi-fi a Bologna, già nel 2011 una nuova rete di prossima generazione

 

Bologna – Già dal 2011 a Bologna verrà attivata una “rete di prossima generazione” (“Next generation network”). Lo ha annunciato l’assessore alle Reti di infrastrutture materiali e immateriali Alfredo Peri dopo l’incontro del Comitato tecnico paritetico tra Regione Emilia-Romagna, Lepida Spa e Telecom Italia.
In quell’occasione si è parlato anche di un Next generation network per Bologna, che consentirà il trasporto di tutte le informazioni e di tutti i servizi con banda “ultralarga” per cittadini e imprese. Telecom Italia ha comunicato infatti che investirà sul territorio di Bologna per realizzarla. “Questa rete – spiega Peri – potrà essere un driver importante anche per la distribuzione wi-fi e sicuramente Lepida analizzerà le possibili situazioni di convergenza”.
“Le infrastrutture territoriali della pubblica amministrazione, costruite insieme dagli enti pubblici che gravitano su un territorio, potranno essere messe a disposizione delle iniziative cittadine wi-fi costruendo meccanismi in cui vi sia disponibilità di banda larga per questi sistemi – sottolinea l’assessore – . Di fondamentale importanza è che questo rapporto pubblico/privato avvenga nel pieno rispetto delle normative e della libera concorrenza. Lepida Spa è disponibile a verificare l’analisi delle possibilità e la definizione di strategie. In ogni caso l’intervento della pubblica amministrazione può avvenire solo in logica di sussidiarietà, laddove il mercato non sia riuscito ad agire in modo autonomo”.
“La Regione – ha precisato Peri – è interessata a portare ai cittadini le tecnologie telematiche con tutte le possibili strategie disponibili, con un’attenzione per tutto il territorio: dalla città alla pianura, alla montagna. Il sistema wi-fi è sicuramente interessante per il Comune di Bologna, ma la Regione vuole garantire pari opportunità a tutto il suo territorio e a tutti i Comuni. Per questo stiamo costruendo un modello che possa essere utilizzato anche nei Comuni di piccole dimensioni”.

01/03/2011 16:36

Aeroporti, sottoscrizione di un mandato formale. Peri: "Siamo alla vera integrazione tra Forlì e Rimini"

 

Bologna – “Siamo alla vera integrazione tra Forlì e Rimini”. Così l’assessore regionale alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri commenta la sottoscrizione – dopo una serie di incontri positivi con i soci istituzionali – di un mandato formale per i consigli di amministrazione di Seaf e Aeradria da parte della Regione Emilia-Romagna, dei Comuni di Forlì e Rimini, delle Province di Forlì-Cesena e Rimini. “E’ un ulteriore, decisivo passo avanti – sottolinea Peri – che può dare prospettive concrete al sistema regionale e alle potenzialità della Romagna”.
Regione, Comuni e Province hanno dato mandato affinché i consigli di amministrazione di Seaf e Aeradria operino, da subito e insieme, realizzando sinergie e sostanziali integrazioni gestionali. Obiettivo, ottenere economie di scala e contrattuali con i diversi fornitori e vettori aerei, come presupposto per l’elaborazione di un nuovo piano industriale dell’unico soggetto giuridico che diventerà titolare delle infrastrutture delle due società e della relativa gestione unitaria. I consigli di amministrazione di Seaf e Aeradria dovranno inoltre predisporre, nei tempi più rapidi possibili, tutte le attività necessarie alla valutazione, con criteri omogenei e condivisi, delle due società, in modo da consentire la determinazione delle quote di partecipazione e la costituzione di un unico soggetto giuridico. I consigli di amministrazione di Seaf e Aeradria vengono quindi incaricati di attivare i rispettivi consulenti affinché predispongano le analisi e gli studi necessari; tutta la documentazione elaborata sarà sottoposta a verifica e analisi entro il 15 aprile.

27/01/2011 16:03

Digitale terrestre, l’assessore Peri: “Il governo e la Rai ci devono risposte chiare e precise”

 

Bologna – “In Emilia-Romagna le criticità che si sono verificate dopo lo switch off, anziché diminuire, crescono sempre di più. Per noi, come Regione, tutto questo è inaccettabile. Lo diremo chiaramente al governo, e al ministro competente, che hanno la responsabilità della situazione: urge una risposta istituzionale”. Queste le parole dell’assessore regionale alle Reti di infrastrutture materiali e immateriali Alfredo Peri durante il nuovo incontro che si è svolto oggi in Regione sui problemi legati alla ricezione del tg regionale della Rai in Emilia-Romagna dopo il passaggio al digitale terrestre. Erano presenti, tra gli altri, il direttore del Digitale Terrestre Rai Luca Balestrieri, il caporedattore del tgr Luca Gianferrari e il comitato di redazione, il presidente del Corecom Emilia-Romagna Gianluca Gardini, il direttore di Lepida Gianluca Mazzini. “I segnali che abbiamo – ha ribadito Peri – ci dicono che la situazione non è migliorata, anzi. Ce lo dicono le amministrazioni locali, le telefonate e le mail dei cittadini: qui c’è un problema di diritto negato. La Regione pone la questione da molto tempo e ha chiesto tempestivamente di intervenire anche a questa presidenza e a questa direzione della Rai che, di fatto, hanno preso tempo. Ma il problema va risolto: motivo per cui chiediamo al ministero, responsabile per l’assegnazione delle frequenze, e alla Rai di prendere le decisioni necessarie e non più rinviabili. E’ una pura strumentalizzazione politica – ha concluso Peri – indicare la Regione come responsabile di questa situazione, che compete al governo e all’azienda”.

26/01/2011 15:13

Piano regionale integrato dei trasporti, la Regione invita i cittadini a esprimersi

 

Bologna – Sarà la prima esperienza in Emilia-Romagna, a dimensione regionale, di “percorso partecipativo”, e coinvolgerà 200 cittadini. Persone che la Regione inviterà a esprimere le proprie posizioni, orientamenti e necessità il 26 febbraio prossimo a Bologna su un tema complesso e importante, ma con inevitabili ricadute sulla vita di tutti i giorni: la mobilità e i trasporti. L’iniziativa è legata al Piano regionale integrato dei trasporti (Prit), il principale strumento di pianificazione con cui la Regione stabilisce strategie, indirizzi e azioni. Con il 2010 si è chiuso infatti l’orizzonte temporale del Prit ’98, ed è stato avviato il percorso per l’elaborazione del nuovo Piano 2010-2020. All’interno di questo lungo processo, le leggi regionali di settore prevedono più momenti di concertazione e di confronto con altre amministrazioni pubbliche, con i rappresentanti del mondo economico e sociale e con tutti gli altri attori più istituzionali del territorio. 
“Per coinvolgere un numero ancora maggiore di soggetti – spiega l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri – e offrire la possibilità di un dialogo diretto e non mediato sulle scelte future di pianificazione nel settore, abbiamo ritenuto utile e opportuno avviare un processo di partecipazione rivolto alle cittadine e ai cittadini dell’Emilia-Romagna. La volontà quindi – sottolinea Peri – è di promuovere un importante momento di informazione, di ascolto e di discussione su temi apparentemente lontani, dal momento che riguardano una programmazione su scala regionale, ma che in realtà incidono profondamente sulla qualità della vita della gente”.
Una scelta che rispecchia lo “spirito”  della legge regionale 3 del 2010, con cui la Regione ha approvato una serie di norme per la definizione, il riordino e la promozione delle procedure di consultazione e di partecipazione all’elaborazione delle politiche regionali e locali. “In altre parole – conclude l’assessore – si intende sviluppare la democrazia partecipativa e promuovere una maggiore ed effettiva inclusione dei cittadini e delle loro organizzazioni nei processi decisionali regionali”.

Come partecipare 
Chiunque è interessato a partecipare deve semplicemente compilare l’apposito modulo di iscrizione disponibile on line all’indirizzo www.clickutility.it (cliccare sul banner in alto a destra “Buona Mobilità”). Le iscrizioni saranno aperte fino al 23 febbraio e comunque fino a esaurimento dei posti nella sala. Dopo aver ricevuto tutte le richieste, nel caso superino i posti disponibili la Regione selezionerà i cittadini da invitare all’evento, in modo da garantire la rappresentatività dei diversi territori, dei diversi generi, delle varie fasce d’età e la data di iscrizione. Per assicurare anche la presenza di giovani saranno coinvolte due classi degli ultimi due anni della scuola media superiore. I cittadini che parteciperanno all’iniziativa riceveranno un “bonus” in biglietti ferroviari da parte della Regione; verranno inoltre distribuiti gadget, rivolti soprattutto ai ragazzi. 

L’incontro: quando e dove
L’incontro si terrà sabato 26 febbraio, dalle 10.30 alle 18, nella sede della Regione Emilia-Romagna, in viale Aldo Moro 50 (Sala polivalente dell’Assemblea legislativa) a Bologna. La giornata di ascolto sarà organizzata in modo da alternare momenti di discussione con spazi di approfondimento realizzati dividendo i cittadini in gruppi di lavoro (a ciascuno verrà assegnato un tema di discussione). I lavori saranno preceduti da un’accoglienza per i partecipanti, che avranno a disposizione tavoli informativi sui principali contenuti del nuovo Prit e sulle attività della Regione nel settore della mobilità e dei trasporti. I partecipanti potranno cconfrontarsi e fare domande ai collaboratori regionali. Il “prodotto” di quest’evento sarà un “documento di proposta partecipata”, che conterrà indicazioni e orientamenti dei cittadini utili per la redazione del nuovo Piano dei trasporti 2010-2020. Per avere tutte le informazioni sull’iniziativa è possibile contattare la segreteria organizzativa al numero di telefono 051/2960894, fax 010/9998693, e-mail: info@clickutility.it e consultare il portale Mobiliter (
www.mobiliter.eu) nella sezione dedicata all’evento “Buona Mobilità”.

25/01/2011 12:47

Con "Pane e internet" corsi di alfabetizzazione digitale per 10mila cittadini

 

Bologna – “Non so niente di internet, non so bene come funziona un computer”. “Se non c’è mia figlia non riesco a consultare gli orari dell’ambulatorio medico”. “Vorrei comprare da casa il biglietto del treno”. “Mi piacerebbe un sacco trovare le ricette su internet…” 
Frasi “tipo”, pronunciate da anziani, donne – perlopiù casalinghe – , immigrati over 45. Persone che sono distanti (per età, interessi, usi, abitudini) dal computer e dall’universo di internet. E che spesso di non immaginano neppure di poter accedere ai servizi on-line della pubblica amministrazione. In Emilia-Romagna, 10mila di loro verranno coinvolti nei prossimi mesi in veri e propri corsi di alfabetizzazione digitale, per un minimo di 630 edizioni spalmate nel triennio 2011-2013: è quanto prevede la seconda edizione di “Pane e internet”, che replica il progetto regionale 2009-2010 su tutto il territorio adattando il modello organizzativo alle esigenze emerse nel corso della sperimentazione.
“Abbiamo già superato da tempo la fase in cui l’uso del computer e di internet era considerato un lusso, o un’attività per il tempo libero. Grazie anche agli investimenti fatti dalla Regione nel settore – ha sottolineato oggi l’assessore alle Reti di infrastrutture materiali e immateriali Alfredo Peri in occasione della firma del protocollo “Pane e internet” – , l’accesso alla rete e il suo utilizzo sono sempre più diffusi nella vita quotidiana di cittadini, famiglie e imprese. E’ fondamentale quindi fornire le competenze digitali di base a quelle fasce che, per i motivi più diversi, risultano ancora tagliate fuori. ‘Pane e internet’ dunque – ha concluso l’assessore – è un progetto che serve a ridurre le distanze: territoriali, generazionali, sociali, oltre che informatiche e tecnologiche. E’ un progetto, quindi, che risponde prima di tutto a un diritto dei cittadini, e che favorisce la coesione sociale della comunità”.  
Lo strumento individuato da “Pane e internet” (
www.paneeinternet.it) è il corso di alfabetizzazione digitale (della durata di 20 ore), che copre diversi contenuti: dall’uso delle semplici funzionalità del computer al saper cercare informazioni in internet, all’utilizzo della rete per usufruire dei servizi on line. Per rafforzare l’azione di “Pane e internet” è strategico operare in  un’ottica di allargamento  e rafforzamento delle forme di collaborazione  e integrazione fra i soggetti istituzionali e non, presenti sul territorio, al di là delle singole competenze di settore: con quest’obiettivo Anci, Upi, Lega autonomie locali, Uncem, Forum terzo settore e sindacati dei pensionati vengono coinvolti con un apposito protocollo, firmato con la Regione.

I risultati dell’edizione 2009-2010
L’offerta formativa di “Pane e internet” 2009-2010 era rivolta, in particolare, ai cittadini residenti in territori marginali, come aree rurali, montane e decentrate; i risultati, in termini di adesione e partecipazione al progetto, hanno confermato una forte domanda di “alfabetizzazione”: 2714 i cittadini che hanno partecipato ai corsi realizzati in 47 comuni, utilizzando sedi scolastiche, centri civici e biblioteche.  Per informare i cittadini dell’opportunità offerta da “Pane e internet”, gli Urp dei Comuni, le biblioteche, le associazioni, le scuole, i Centri per l’impiego e il camper promozionale hanno diffuso 122.200 volantini e 4.625 locandine. Il camper di “Pane e internet” ha poi effettuato su tutto il territorio 80 uscite nelle piazze dei Comuni sede di corso e in quelli limitrofi. Complessivamente, nel biennio 2009-2010 sono state realizzate 190 edizioni del corso di alfabetizzazione digitale in tutto il territorio regionale, per un totale di 3592 ore di formazione, 50 docenti, 38 tutor. Da un’indagine a campione a conclusione del corso è emerso che il 72% dei corsisti ha utilizzato il pc negli ultimi 3 mesi, il 30% ha ricercato informazioni, quasi il 40% ha cercato informazioni sulla pubblica amministrazione.

Durante la sperimentazione è stato possibile raccogliere una serie di elementi e indicazioni utili per tracciare le linee di sviluppo del progetto: il coinvolgimento diretto dei singoli territori comunali (la dimensione organizzativa ottimale dei corsi è l’ambito territoriale comunale o sovra comunale, con piccole aggregazioni di enti), la differenziazione delle attività per target, le attività per la terza età, l’incremento della comunicazione tra corsisti, il rafforzamento dell’attività peer-to-peer, la figura del facilitatore. Inoltre, l’estensione di “Pane e internet” a forme di intervento più legate allo sviluppo dei servizi di e-government della pubblica amministrazione: se un primo obiettivo è indubbiamente quello di rimuovere gli ostacoli che i cittadini possono incontrare nell’accesso alle tecnologie, un altro, non meno importante, è l’attivazione di iniziative di formazione/informazione rispetto all’uso dei servizi on-line della pubblica amministrazione.

L’edizione 2011-2013: obiettivi e risorse
La proposta di una seconda edizione del progetto “Pane e internet” per il 2011-2013 si basa sulla possibilità effettiva di “riutilizzare” un set di strumenti e di conoscenze sviluppati nel corso della sperimentazione a vantaggio degli enti che vorranno avviare il progetto sul loro territorio. E’ possibile riutilizzare tutte le risorse didattiche, promozionali e organizzative già testate a livello regionale e realizzare delle economie di scala sia rispetto ai costi organizzativi e gestionali del progetto. Il budget di progetto – 1 milione e 660mila euro – rientra nelle risorse di bilancio per Piter (Piano telematico regionale). Potranno inoltre essere attivate sponsorizzazioni o forme di collaborazione con soggetti privati sul territorio finalizzate sempre e solo alla diminuzione del divario digitale in termini di conoscenza, servizi e strumenti. I corsi di “Pane e internet” 2011-2013 partiranno prima dell’estate, e saranno preceduti dalla campagna di comunicazione/informazione che consentirà alle persone interessate di venire a conoscenza dell’iniziativa e iscriversi.

Le linee di intervento 2011-2013
“Pane e Internet” modello base
E’ necessario innanzitutto dare una risposta a quei cittadini che hanno aderito all’iniziativa 2009-2010, ma non hanno potuto partecipare ai corsi perché non c’erano posti sufficienti nel proprio territorio. Come risulta dal monitoraggio, è stato possibile coinvolgere nelle attività formative il 60% dei cittadini che ne ha fatto richiesta: occorre quindi dare la priorità alle domande presentate dai cittadini – a cui non si è potuto finora rispondere – in tutte le nove province dell’Emilia-Romagna.

“Pane e Internet” per target d’utenza 
Programmazione e attuazione di attività di alfabetizzazione contestualizzate (adottando anche modelli diversi dal modello base) con gruppi specifici di utenti (comprese le fasce deboli) in collaborazione con associazioni o altri soggetti presenti e attivi nel territorio.

“Pane e Internet” per nonni e nipoti
Nel documento conclusivo del Par (il Piano di azione regionale per la popolazione anziana) è indicata come una delle modalità più interessanti: consiste in una specifica linea di lavoro dedicata al rapporto giovani/anziani nell’alfabetizzazione all’uso di internet (e-inclusion e rapporto intergenerazionale). Questa linea “nonni-nipoti” verrà realizzata seguendo il modello di lavoro già consolidato di “Mondo digitale”, che prevede il coinvolgimento di scuole e centri sociali quali luoghi privilegiati per la realizzazione dei corsi.

“Pane e Internet” mobile
Disponibilità del camper “Pane e internet” che ospita 5/6 postazioni mobili (pc) utili per la navigazione in internet che possono essere utilizzate per la promozione e diffusione dei servizi on line o per veri e propri mini corsi in zone a rischio di divario digitale.

16/12/2010 17:33

Digitale terrestre, incontro tra Regione, Lepida, Rai, Corecom

 

Bologna – “La visibilità del tg regionale della Rai in Emilia-Romagna è un diritto, per cui le difficoltà di ricezione che si sono verificate dopo lo switch off vanno risolte con urgenza. Stiamo parlando di una rete per la quale i cittadini pagano il canone”. Queste le parole dell’assessore regionale alle Reti di infrastrutture materiali e immateriali Alfredo Peri al termine dell’incontro che si è svolto oggi in Regione in merito ai problemi legati alla ricezione del tg regionale della Rai in Emilia-Romagna dopo il passaggio al digitale terrestre. Erano presenti, tra gli altri, il direttore del Digitale Terrestre Rai Luca Balestrieri, il caporedattore del tgr Luca Gianferrari e il comitato di redazione, il presidente del Corecom Emilia-Romagna Gianluca Gardini, il direttore di Lepida Gianluca Mazzini. “Le difficoltà di ricezione del tgr – ha ribadito Peri – , denunciate da più parti, sono legate a una serie di concause, che però dimostrano molto chiaramente una cosa: che tutto quello che doveva essere fatto in realtà non è stato fatto. Avevamo chiesto una serie di garanzie che non sono state rispettate, e che riguardano in parte la copertura del segnale, in parte la possibilità dei cittadini di riceverlo. Il problema, quindi – ha sottolineato l’assessore – , è in capo a chi incassa il canone e a chi deve garantire il servizio. C’è un problema storico strutturale in Emilia-Romagna, e il passaggio al digitale era l’occasione per risolverlo, come i vertici dell’azienda avevano assicurato alla Regione: non possiamo tollerare di uscirne peggio. Come Regione Emilia-Romagna – ha concluso Peri – porremo nuovamente la questione ai vertici dell’azienda e anche al governo”. L’incontro si è concluso con l’impegno reciproco a monitorare attentamente la situazione, valutando ogni possibile soluzione per risolvere le criticità

06/12/2010 15:32

Fotovoltaico, dall’Assemblea legislativa via libera alla delibera sulla localizzazione degli impianti

 

Bologna – Via libera da parte dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna alla delibera che disciplina la localizzazione degli impianti di produzione di energia elettrica che utilizzano la fonte solare fotovoltaica. La deliberazione costituisce uno stralcio delle Linee guida regionali, che verranno  predisposte nei prossimi mesi e che daranno  indicazioni anche per le altre tipologie di impianti da fonti rinnovabili come eolico, biomassa, biogas e idroelettrico.
La disciplina regionale –  che non varrà per i provvedimenti già autorizzati, per quelli oggetto di finanziamento pubblico e per le istanze complete della documentazione prevista –  attua le linee guida ministeriali del 10 settembre 2010 relative agli impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che hanno dettato i criteri generali per l’inserimento degli impianti nel paesaggio e nel territorio.
«Si tratta – ha sottolineato l’assessore regionale all’Ambiente Sabrina Freda – di un buon provvedimento, frutto di un ampio e positivo confronto con le diverse realtà interessate. In un’ottica di sostenibilità ambientale, si è voluto conciliare la produzione dell’energia da fonti rinnovabili con la contemporanea tutela del territorio, del paesaggio, dell’agricoltura e dell’ambiente naturale, favorendo la diffusione di piccoli impianti e contenendo il consumo di suolo».
Per l’assessore alla programmazione territoriale Alfredo Peri, “con questo provvedimento la Regione sceglie di  tutelare il territorio, ma allo stesso tempo introduce regole chiare che da un lato daranno certezza agli operatori e  dall’altro ci permetteranno di raggiungere gli obiettivi previsti dal Piano energetico regionale e dall’Unione europea in materia di energie rinnovabili”.
Dal punto di vista agricolo l’assessore all’agricoltura Tiberio Rabboni ha evidenziato che "il fotovoltaico a terra con le nuove regole introdotte oggi dalla Regione diventa una opportunità per le imprese agricole, che potranno così  integrare il proprio reddito aziendale. Gli agricoltori potranno intervenire nella aree di produzione Dop, Igp, biologico, Doc e Igt rispettando i limiti previsti da questa delibera".
Per quanto riguarda l’installazione a terra degli impianti, la delibera individua diverse tipologie di aree, caratterizzate da diversi livelli di tutela, in relazione alla presenza di vincoli di natura paesaggistica e ambientale e alle caratteristiche del territorio. Non sono  invece previsti limiti particolari per gli impianti collocati su edifici. In questo caso, proprio per diffondere questo tipo di produzione di energia rinnovabile, i pannelli potranno essere collocati sugli edifici esistenti ovunque ubicati, ferma restando l’osservanza della normativa di tutela degli stessi e delle norme di sicurezza sismica. Se l’installazione sulle coperture dell’edificio non è fattibile,  l’ubicazione degli impianti è consentita, fuori dalle aree a completa esclusione, anche con moduli al suolo, purché destinata soltanto all’autoconsumo e comunque per una potenza complessiva non superiore a 20 Kw.

 Cosa prevede la delibera

 Vi sono aree in cui non è possibile installare impianti fotovoltaici ovvero gli ambiti di maggiore rilevanza paesaggistica, ambientale e culturale. Si tratta delle zone di particolare tutela paesaggistica individuate nel PTPR (sistema forestale e boschivo, zone di tutela della costa e dell’arenile, crinali e dossi di pianura individuati dal PTCP come di particolare tutela, ecc), le zone A e B dei parchi, le aree incluse nelle riserve naturali, le aree forestali, le aree umide incluse nella Rete Natura 2000.

Vi sono aree in cui è possibile localizzare impianti fotovoltaici con moduli ubicati al suolo, rispettando determinate condizioni e limiti. Si tratta di zone di tutela ambientale di laghi, bacini e corsi d’acqua, in cui l’impianto può essere realizzato da un’impresa agricola e con una potenza nominale complessiva non superiore a 200 Kw; di aree dei crinali e del sistema collinare al di sopra dei 1200 metri, nelle quali gli impianti possono essere installati solo se destinati all’autoconsumo; di zone in cui l’impianto può essere realizzato da un’impresa agricola con la potenza nominale massima alla quale è riconoscibile la natura di reddito agrario, secondo una circolare del Ministero delle finanze (200 Kw più 10 Kw di potenza installata eccedente il limite di dei 200 Kw per ogni ettaro di terreno posseduto con un massimo di 1 Mw) e con la previsione d non occupare più del 10% della superficie agricola disponibile; di zone di interesse paesaggistico e ambientale, aree agricole nelle quali sono in essere coltivazioni certificate e di qualità, aree C dei parchi e riserve e aree incluse nella Rete Natura 2000 (SIC e ZPS), nelle quali il richiedente (anche soggetti che non siano titolari di una impresa agricola) possono realizzare un impianto che non occupi una superficie superiore al 10% della superficie in disponibilità e con potenza nominale complessiva non superiore a 200 Kw; di aree agricole incluse nelle zone D e nelle aree contigue dei Parchi, a condizione che il richiedente non occupi con l’impianto più del 10% della superficie agricola in disponibilità e la potenza nominale complessiva dell’impianto sia pari al citato limite massimo integrativo del reddito agricolo (200 Kw più 10 Kw di potenza installata eccedente il limite di dei 200 Kw per ogni ettaro di terreno nella disponibilità, con un massimo di 1 Mw per richiedente); di aree in zona agricola priva di vincoli nelle quali qualunque richiedente può realizzare un impianto che occupi una superficie non superiore al 10% delle particelle catastali contigue nella sua disponibilità. Per i Comuni montani, in ragione delle particolari caratteristiche di questi territori,  deve essere rispettata la stessa percentuale del 10%, ma le particelle possono essere non contigue.

Inoltre sono esemplificate le aree marginali, in cui è possibile da qualunque richiedente localizzare gli impianti, senza dover rispettare alcun limite dimensionale o di potenza nominale. Si tratta di aree non urbane, ma già interessate da attività umane di significativa trasformazione  quali siti industriali e discariche ovvero a diretto contatto con infrastrutture e impianti, che ne condizionano significativamente gli usi ammissibili (fasce di rispetto degli elettrodotti, delle linee ferroviarie, delle strade e autostrade, le aree dedicare alle infrastrutture per l’urbanizzazione degli insediamenti, ed altre). La Giunta regionale ha già approvato linee guida per favorire in l’installazione di impianti fotovoltaici nelle ex discariche.

03/12/2010 14:12

Auto elettriche, patto tra Regione ed Enel. Al via sessanta colonnine per la ricarica

 

Bologna – Un “patto”, il primo in Italia, tra Enel e una Regione – l’Emilia-Romagna – per lo sviluppo della mobilità elettrica. Una scelta per rendere le città più vivibili, sostenibili e meno inquinate. Il protocollo siglato oggi al Motor Show prevede nello specifico tre progetti pilota, basati sullo sviluppo di un’infrastruttura innovativa per la ricarica dei veicoli elettrici, pubblici e privati, per il trasporto di persone e merci. 
Erano presenti alla firma l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri, il presidente di Enel Piero Gnudi, Livio Vido (Enel Ingegneria e Innovazione Spa), Livio Gallo (Enel Distribuzione Spa), il commissario straordinario del Comune di Bologna Annamaria Cancellieri, il sindaco di Reggio Emillia Graziano Delrio, gli assessori alla Mobilità del Comune di Reggio Emilia Paolo Gandolfi e di Rimini Juri Magrini.
L’assessore Peri ha espresso grande soddisfazione l’accordo con Enel “perché in questo modo siamo nella parte concreta e operativa dell’innovazione. Questo protocollo inoltre ha una dimensione regionale: portiamo quindi tutto il sistema dell’Emilia-Romagna in una scommessa che comincerà a vedere i primi frutti operativi dall’anno prossimo. Coinvolgiamo le città, e quindi l’accordo si inserisce nell’organizzazione della mobilità urbana. Vogliamo prepararci – ha aggiunto l’assessore – ad avere una struttura a rete regionale, che sia in grado anche di far percepire ai cittadini che c’è in atto una rivoluzione nel campo delle motorizzazioni, e che noi stiamo già attrezzandoci per coglierla sin dall’inizio, come protagonisti attivi. A livello di mobilità – ha concluso Peri – programmiamo quindi i prossimi dieci anni con il massimo dell’innovazione, tecnologica e organizzativa”.
“Oggi – ha commentato il presidente di Enel Gnudi – , insieme alla Regione Emilia-Romagna, i Comuni di Bologna, Rimini e Reggio Emilia, abbiamo siglato una nuova, importante intesa che arricchisce l’impegno di Enel per la mobilità elettrica, uno dei numerosi  fronti che ci vedono impegnati nello sviluppo di nuove tecnologie a favore dell’ambiente. L’eccellenza tecnologica di Enel nei sistemi intelligenti di gestione della rete elettrica ci consente di sviluppare e di mettere a disposizione dei clienti un sistema di  infrastrutture di ricarica innovative, che siamo certi avrà un ruolo fondamentale per la diffusione della mobilità elettrica. Come Enel, mi auguro di poter presto assistere, in Emilia-Romagna come in Italia, a un’ampia diffusione di veicoli elettrici dando così avvio alla rivoluzione della mobilità pulita e silenziosa”.
Tre i Comuni coinvolti: Bologna, come capoluogo di regione, caratterizzato da un sistema di mobilità complesso e articolato, che può diventare un valido terreno di sperimentazione per la mobilità elettrica e la rete di ricarica, in particolare per spostamenti di area metropolitana; Reggio Emilia, che rappresenta un’eccellenza nella mobilità elettrica (in città e provincia è già attiva una vasta “flotta” di alcune centinaia di auto elettriche grazie al supporto di Til srl) e può garantire una base di esperienza e una disponibilità di mezzi per nuove sperimentazioni. Infine Rimini, dove avviare una sperimentazione di mobilità elettrica riferita al target turistico. 
Enel installerà complessivamente una sessantina di infrastrutture (che rappresentano una parte del sistema) per ricaricare i veicoli elettrici, suddivise fra i tre Comuni. La rete di ricarica verrà definita con un lavoro congiunto di pianificazione che tenga conto delle esigenze degli utilizzatori, dei flussi di traffico cittadino, dei regolamenti in vigore per la mobilità, delle specificità dei trasporti pubblici e delle caratteristiche urbane della città coinvolte nel progetto.
I tre progetti pilota verranno quindi sviluppati con un programma congiunto che prevede l’individuazione dei contenuti della sperimentazione, la redazione di un piano di mobilità elettrica per ogni città e la definizione dei relativi investimenti nelle infrastrutture di ricarica, un piano di implementazione che includa lo sviluppo reti, il piano di introduzione delle auto/flotte, la selezione dei clienti per la sperimentazione e il customer management; infine, l’impostazione del monitoraggio dei risultati, che permetterà poi di preparare il piano di estensione del programma complessivo. La sperimentazione è aperta agli altri servizi sul territorio; il protocollo infatti prevede una possibile integrazione con soluzioni tecnologiche per il riconoscimento e l’autenticazione con diversi metodi di pagamento e con sistemi di infomobilità e di gestione della sosta.
I veicoli elettrici utilizzati per le sperimentazioni nelle tre città saranno alimentati almeno per il 50% con energia certificata RECS, un sistema di certificazione internazionale per lo sviluppo delle fonti rinnovabili come acqua, sole, vento e calore della terra. Enel assisterà inoltre la Regione e i Comuni nei rapporti con le case automobilistiche più impegnate nei progetti di mobilità elettrica, con cui ha già sviluppato o si vorranno sviluppare accordi di cooperazione e progetti pilota. 
Secondo quanto previsto dal protocollo, la Regione e i Comuni coinvolti s’impegnano a studiare ed eventualmente sviluppare e integrare all’interno del programma altre iniziative di mobilità elettrica, anche attraverso collaborazioni e intese con aziende, enti, associazioni di categoria, Università e centri di ricerca. Punto qualificante del protocollo, l’individuazione e la proposta di misure di ordine regolatorio, normativo e amministrativo che incentivino e semplifichino l’uso della mobilità elettrica, anche presso gli organi nazionali competenti: il ministero dell’Ambiente, il ministero dello Sviluppo Economico e l’Autorità per l’energia elettrica e il gas.

“Mi Muovo elettrico” e l’impegno della Regione
Per collocazione naturale – nel mezzo del bacino padano – l’Emilia-Romagna deve fare i conti con un alto tasso d’inquinamento atmosferico. Per questo, tra gli obiettivi prioritari della Regione, c’è il risanamento e la tutela della qualità dell’aria. A ottobre 2010 la Regione ha sottoscritto, con le 9 Province e i Comuni superiori ai 50.000 abitanti, il nono Accordo di programma 2010-2012 per la Qualità dell’aria che, in continuità con i precedenti, favorisce lo sviluppo e la diffusione dell’uso di veicoli ecosostenibili, e per la prima volta apre la strada all’infrastrutturazione elettrica. Inoltre i documenti preparatori del nuovo Piano integrato dei trasporti della Regione Emilia-Romagna (Prit 2010-2020) individuano lo sviluppo della mobilità elettrica (a due e quattro ruote) attraverso la dotazione sul territorio di reti di ricarica, insieme all’incentivazione e facilitazione della circolazione e sosta di mezzi elettrici: è il programma “Mi Muovo elettrico”.

Enel
Enel ha avviato un ampio programma di ricerca e di investimenti per supportare l’affermazione e la crescita nel medio termine della mobilità elettrica, quale opportunità significativa per lo sviluppo sostenibile nel settore dei trasporti. Nell’ambito di questo programma, il gruppo Enel ha avviato progetti specifici e collaborazioni per la sperimentazione di tecnologie e sistemi innovativi di mobilità basati sull’auto elettrica, tra cui l’iniziativa pilota denominata E-Mobility Italy, in accordo con Daimler-Mercedes, che già coinvolge le città di Roma, Pisa e Milano. Le infrastrutture di ricarica Enel, oltre a garantire l’alimentazione dei veicoli di nuova generazione, consentono la ricarica anche del parco di veicoli già circolante: a questo proposito Enel assicura l’applicazione delle norme tecniche vigenti (norma CEI 69-6) per garantire la massima fruibilità del sistema da parte di tutti i potenziali.

Veicoli elettrici: struttura, autonomia, caratteristiche
Secondo diversi studi fatti a livello europeo, gli spostamenti quotidiani medi non superano i 30-40 chilometri sommando tutte le tipologie di mezzi di trasporto, mentre per le distanze fatte in macchina si parla di circa 27 chilometri (fonte, Agenzia europea dell’ambiente); l’auto elettrica, quindi, anche con “soli” 100 chilometri di autonomia, potrebbe essere una valida alternativa in ambito urbano. Se si considerano i modelli attualmente in commercio (con batterie al piombo, cadmio o nichel) si raggiungono tranquillamente i cento chilometri di autonomia, a scapito però di un elevato peso delle batterie (alcune centinaia di kg), mentre nelle ultime versioni, con batterie agli ioni di litio, vengono garantite percorrenze maggiori per un peso ridotto del pacco di alimentazione.
Per quanto riguarda le caratteristiche dei motori, mentre l’efficienza energetica di quelli termici oscilla tra il 15-20% (il restante 80% viene perso in calore e attrito), l’efficienza degli elettrici può arrivare fino al 90%. Considerando l’auto elettrica nel suo complesso, e non solo il motore, si può parlare di rendimenti del 60-80%; le perdite sono legate principalmente alle perdite di carica e alla auto-scarica delle batterie. I tempi di ricarica standard per ora oscillano tra le 6-8 ore; sono però in fase di studio sistemi di ricarica rapida e nuove tipologie di batterie che dovrebbero accorciare progressivamente i tempi di ricarica.
Per quanto riguarda le emissioni, le auto elettriche sono praticamente prive di emissioni in loco, se si escludono le polveri sottili legate all’abrasione (dei pneumatici, dei freni, dell’asfalto), e le emissioni legate alla produzione di energia elettrica sono molto ridotte se paragonate a quelle dei motori a combustione interna. Per esempio l’emissione di CO2 legata alla produzione di energia elettrica, rispetto al parco centrali attualmente in funzione, permette già una riduzione di oltre il 50%. 
In Europa è prevista una diffusione di veicoli ibridi ed elettrici (tra il 2015-2020) in una “forchetta” che va dalle 480.000 ai 3,5 milioni di unità immesse annualmente sul mercato, anche se le stime sono in continuo aggiornamento. Se le politiche di incentivo all’uso di auto a basso impatto ambientale verranno confermate, si può ipotizzare che nei prossimi 10 anni le auto elettriche potrebbero raggiungere una quota del 10% del mercato (fonte, European Topic Center dell’Agenzia europea dell’ambiente). Va considerato che questa diffusione probabilmente non avverrà in modo uniforme sul territorio regionale, ma che si concentrerà nelle grandi aree urbane, dove il rapporto benefici/costi è maggiore.

02/12/2010 15:58

Disabilità e agevolazioni tariffarie: ogni anno in Emilia-Romagna 30mila cittadini utilizzano un abbonamento agevolato

 

Bologna – “Ogni anno circa 30mila persone con disabilità e anziani che hanno un basso reddito utilizzano il trasporto pubblico locale in Emilia-Romagna con abbonamenti a tariffa agevolata. Per quanto riguarda invece il titolo integrato treno più autobus ‘Mi Muovo’, al momento disponibile in versione di abbonamento annuale – e a breve anche mensile – è stato pensato per gli utenti in generale. Stiamo studiando ulteriori agevolazioni per le persone disabili e per gli accompagnatori di quelle più gravi”. 
Così l’assessore alla Mobilità e Trasporti della Regione Alfredo Peri si rivolge alle associazioni dei ciechi e degli ipovedenti di Bologna – l’Associazione Retinite pigmentosa Emilia-Romagna, l’Associazione nazionale privi di vista e ipovedenti (Anpvi) e l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti (Uici) – che domani, venerdì 3 dicembre, in occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, scenderanno in piazza per chiedere alle istituzioni di rendere Bologna e tutta la regione più sicure e a misura dei disabili visivi.
Ogni anno la Regione destina un milione di euro (a cui si aggiungono altre risorse dagli enti locali per gli abbonamenti urbani) per garantire abbonamenti agevolati a pensionati al minimo Inps, invalidi e mutilati. Abbonamenti che costano mediamente un 50% in meno rispetto alla tariffa abituale; e poiché vengono applicati criteri di reddito, il costo dell’abbonamento agevolato può essere ulteriormente ridotto. In base all’accordo triennale 2007-2010, l’abbonamento agevolato dura un anno e consente un numero di corse illimitate su tutti i servizi di bus della regione e su tutte le linee ferroviarie di Fer.
“Comprendo perfettamente – prosegue l’assessore Peri – le difficoltà che le persone con disabilità incontrano nel muoversi quotidianamente nelle nostre città, così complesse e strette nella morsa del traffico, nonostante gli sforzi fatti dalle amministrazioni per renderle più sostenibili e vivibili. Sono temi, questi, alla nostra attenzione: li abbiamo discussi e condivisi con l’Uici, l’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, con cui abbiamo siglato un protocollo sull’accessibilità e che incontreremo nuovamente tra pochi giorni. Ricordo, inoltre, che c’è un tavolo aperto della Regione con le federazioni regionali dei disabili Fish e Fand; proprio recentemente – conclude Peri – c’è stato un incontro per discutere sui temi dell’agevolazione tariffaria e dei programmi di adeguamento dei mezzi pubblici: siamo attenti e aperti al confronto”.

30/11/2010 18:53

Aeroporto Forli, Peri: “Da Bartolini solo propaganda. La coerenza della Regione nei fatti”.

 

Bologna «Alcune affermazioni risiedono nel campo della propaganda politica. Fatto questo che prescinde dalla realtà dei fatti e dal merito delle questioni». Lo ha sottolineato l’assessore regionale ai Trasporti Alfredo Peri rispondendo al consigliere regionale Pdl Luca Bartolini che accusa la Regione di ‘tradito l’accordo territoriale per lo sviluppo del Polo tecnologico aeronautico (Pta) sottoscritto con il Comune di Forlì e la Provincia’.
«La Regione Emilia-Romagna – ha aggiunto l’assessore Peri – ha consentito, insieme ad altri, a mantenere la funzionalità dell’aeroporto. Inoltre ha condiviso la pubblicazione del bando, ha firmato gli accordi per gli investimenti e ha sostenuto con coerenza l’intesa tra scali. La Regione è stata, ed è, coerente. Tutto il resto è solo propaganda…»

24/11/2010 14:55

Aeroporti di Forlì e Rimini: sigla dell’accordo tra Regione, sindaci e Province

 

Bologna – Entro il 31 gennaio 2011 verrà assunto un impegno formale per avviare le procedure di integrazione/fusione degli scali aeroportuali di Forlì e Rimini e predisporre un unico piano industriale che fissi la priorità d’investimento. E’ questo il contenuto dell’accordo siglato oggi a Bologna dalla Regione Emilia-Romagna (nella persona dell’assessore Alfredo Peri), il sindaci di Forlì e Rimini (rispettivamente Roberto Balzani e Alberto Ravaioli), il presidente della Provincia di Rimini Stefano Vitali e, per la Provincia di Forlì-Cesena, dall’assessore all’Urbanistica e alla Pianificazione Territoriale Maurizio Castagnoli. Nel documento è ribadito che la Regione potrà valutare la propria permanenza come socio delle due società a condizione che il percorso integrativo abbia avvio in modo rapido e concreto.
“La firma di oggi è un fatto importante e positivo – ha sottolineato il presidente della Regione Vasco Errani – . Il contenuto dell’accordo, che conferma la strategia di integrazione fra i territori sulle infrastrutture, è un progetto sul quale siamo tutti impegnati”.
“Abbiamo riaffermato e sottoscritto tutti insieme con un documento condiviso la volontà di continuare un percorso avviato nei mesi scorsi di forte integrazione, fino alla fusione possibile tra i due scali – ha ribadito l’assessore alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri – . Una forte integrazione che deve partire entro il 31 di gennaio del 2011 con un’esplicita e formale volontà dei principali soci dei due aeroporti. Occorre dare l’avvio alla predisposizione di un piano industriale unificato, per evidenti ragioni: primo, rafforzare la capacità dei due scali di cogliere tutte le opportunità di questo territorio, e anche oltre; secondo, per avere un rapporto con i vettori di altro tipo, in modo tale da non ‘farsi dettare l’agenda’ da chi ha interessi del tutto legittimi, ma privati”.
“Come Regione – ha concluso Peri – ribadiamo che l’Emilia-Romagna ha bisogno di un sistema coordinato di aeroporti. In particolare Bologna, Rimini e Forlì erano già l’elemento centrale di questa strategia. Nel caso specifico di Rimini e Forlì abbiamo sottoscritto e agevolato il raggiungimento di quest’intesa alla condizione che tutto ciò diventi, entro la fine di gennaio, atto formale e lavoro concreto: anche il tema dei tempi ha la sua importanza”.

28/09/2010 15:42

Treni e Bus, coi tagli del Governo a rischio il 20% dei servizi. Oggi vertice in Regione

 

Bologna – “In Emilia-Romagna lavoriamo insieme a un patto regionale per la buona mobilità nonostante la crisi, ma chiediamo al Governo di rivedere i tagli ai servizi perché in questa dimensione sono assolutamente insostenibili”. Così l’assessore regionale ai trasporti Alfredo Peri ha chiuso i lavori della prima riunione del tavolo sul trasporto locale convocato oggi in Regione per discutere degli effetti dei tagli approvati dal Governo.
Il tavolo riunisce Comuni, Province, Aziende di trasporto, Trenitalia, Sindacati e Associazioni degli utenti.
“In Emilia-Romagna si spendono ogni anno 400 milioni per acquistare servizi su ferro e su gomma, il taglio lineare operato dal Governo è semplice: si è deciso di trattenere un terzo delle risorse che si sarebbero dovute trasferire alle Regioni per strade, treni e autobus”. 
La manovra, ha spiegato Peri, “ci blocca e mette in affanno imponendo un taglio lineare del 15-20% dei servizi ferroviari e di trasporto pubblico locale. Il tutto in una Regione dove non esistono tali inefficienze o una tale sovrabbondanza da rendere assorbibile un taglio di questa entità e dove, invece, si è investito molto per aumentare e migliorare i servizi (con quelli ferroviari cresciuti del 15%), innovando il parco dei mezzi in circolazione, avviando un percorso di razionalizzazione, miglioramento delle aziende di trasporto e realizzando nuovi importanti infrastrutture, il 70% delle quali già concluse”.
“Noi dovremo lavorare su due fronti”, ha detto l’assessore. “Il primo tenendo aperto un tavolo nazionale di confronto e chiedendo ai ministri Matteoli e Tremonti un’assunzione di responsabilità perché tagli di questo tipo non possono essere derubricati alla voce ‘razionalizzazioni e risparmi’: una manovra di questa dimensione comporta una revisione dei servizi”.
Sul fronte locale, ha concluso Peri, “dobbiamo trovare insieme una soluzione per non retrocedere da un lavoro di riqualificazione e miglioramento dei servizi”.

 

Un commento

  1. Davvero si tratta di un ottimo articolo. Grazie per averlo condiviso 🙂

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Left Right
 
Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, ci son quelli che lottano più giorni e sono più bravi, poi ci sono quelli che lottano molti anni e sono ancora più bravi, infine ci sono quelli che lottano tutta una vita...essi sono gli indispensabili!

(Bertolt Brecht)

E' felice colui che sa dare senza ricordare ed è capace di ricevere senza dimenticare

(Che Guevara)

Non possono esistere i "solamente uomini", gli estranei alla città. Chi vive veramente non può non essere cittadino, e parteggiare. Indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti

(Antonio Gramsci)

AMARE IL MONDO

Ci impegniamo, noi e non gli altri,

unicamente noi e non gli altri, né chi sta in alto, né che sta in basso,

né chi crede, né chi non crede. Ci impegniamo:

senza pretendere che gli altri si impegnino per noi, senza giudicare chi non si impegna,

senza accusare chi non si impegna, senza condannare chi non si impegna,

senza cercare perché non si impegna. Se qualche cosa sentiamo di "potere"

e lo vogliamo fermamente è su di noi, soltanto su di noi. Il mondo si muove se noi ci muoviamo,

si muta se noi ci facciamo nuovi, ma imbarbarisce

se scateniamo la belva che c'è in ognuno di noi. Ci impegniamo:

per trovare un senso alla vita, a questa vita

una ragione che non sia una delle tante ragioni

che bene conosciamo e che non ci prendono il cuore.

Ci impegniamo non per riordinare il mondo, non per rifarlo, ma per amarlo.

(Bertolt Brecht)

Come non ho timore di confessare l'utopia del socialismo, così non ho timore di confessare l'altra utopia, la più grande e la più pericolosa, che tutti gli uomini, come è scritto nella nostra Costituzione, avranno un giorno su questa terra pari e piena dignità sociale.

(Lelio Basso)

Davvero, vivo in tempi bui!

La parola innocente è stolta. Una fronte distesa

vuol dire insensibilità. Chi ride,

la notizia atroce

non l'ha saputa ancora.

Quali tempi sono questi, quando

discorrere d'alberi è quasi un delitto,

perchè su troppe stragi comporta silenzio!

E l'uomo che ora traversa tranquillo la via

mai più potranno raggiungerlo dunque gli amici

che sono nell'affanno?

È vero: ancora mi guadagno da vivere.

Ma, credetemi, è appena un caso. Nulla

di quel che fo m'autorizza a sfamarmi.

Per caso mi risparmiano. (Basta che il vento giri,

e sono perduto).

"Mangia e bevi!", mi dicono: "E sii contento di averne".

Ma come posso io mangiare e bere, quando

quel che mangio, a chi ha fame lo strappo, e

manca a chi ha sete il mio bicchiere d'acqua?

Eppure mangio e bevo.

Vorrei anche essere un saggio.

Nei libri antichi è scritta la saggezza:

lasciar le contese del mondo e il tempo breve

senza tema trascorrere.

Spogliarsi di violenza,

render bene per male,

non soddisfare i desideri, anzi

dimenticarli, dicono, è saggezza.

Tutto questo io non posso:

davvero, vivo in tempi bui!

Nelle città venni al tempo del disordine,

quando la fame regnava.

Tra gli uomini venni al tempo delle rivolte,

e mi ribellai insieme a loro.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Il mio pane, lo mangiai tra le battaglie.

Per dormire mi stesi in mezzo agli assassini.

Feci all'amore senza badarci

e la natura la guardai con impazienza.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Al mio tempo le strade si perdevano nella palude.

La parola mi tradiva al carnefice.

Poco era in mio potere. Ma i potenti

posavano più sicuri senza di me; o lo speravo.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Le forze erano misere. La meta

era molto remota.

La si poteva scorgere chiaramente, seppure anche per me

quasi inattingibile.

Così il tempo passò

che sulla terra m'era stato dato.

Voi che sarete emersi dai gorghi

dove fummo travolti

pensate

quando parlate delle nostre debolezze

anche ai tempi bui

cui voi siete scampati.

Andammo noi, più spesso cambiando paese che scarpe,

attraverso le guerre di classe, disperati

quando solo ingiustizia c'era, e nessuna rivolta.

Eppure lo sappiamo:

anche l'odio contro la bassezza

stravolge il viso.

Anche l'ira per l'ingiustizia

fa roca la voce. Oh, noi

che abbiamo voluto apprestare il terreno alla gentilezza,

noi non si potè essere gentili.

Ma voi, quando sarà venuta l'ora

che all'uomo un aiuto sia l'uomo,

pensate a noi

con indulgenza.

(Bertolt Brecht, “A coloro che verranno”, 1939)

Un libro prima di essere un oggetto di mercato è un rapporto sociale

(sensibili alle foglie)

www.sensibiliallefoglie.it - www.libreriasensibiliallefoglie.com

C'è un'unica

verità elementare

la cui ignoranza uccide

innumerevoli idee

e splendidi piani:

nel momento in cui

uno si impegna a fondo,

anche la Provvidenza

allora si muove.

Infinite cose accadono

per aiutarlo,

cose che altrimenti

non sarebbero

mai avvenute...

Qualunque cosa tu possa fare,

o sognare di poter fare

cominciala.

L'audacia ha in sé genio,

potere e magia.

Cominciala adesso.

(J. W. Goethe)

... prepareremo giorni e stagioni

a misura dei nostri sogni

( Paul Eluard)

No, giovani, armate invece il vostro animo di una fede vigorosa: sceglietela voi liberamente purchè la vostra scelta presupponga il principio di libertà. Se non lo presuppone voi dovete respingerla, altrimenti vi mettereste su una strada senza ritorno, una strada al cui termine starebbe la vostra morale servitù: sareste dei servitori in ginocchio, mentre io vi esorto ad essere sempre degli uomini in piedi, padroni dei vostri sentimenti e dei vostri pensieri. Se non volete che la vostra vista scorra monotona, grigia e vuota, fate che essa sia illuminata dalla luce di una grande e nobile idea. A voi tutti i più fervidi auguri per l'anno che sta sorgendo?

(Sandro Pertini, 31 dicembre 1978)

"La teoria pura va lasciata a coloro che hanno il buon tempo di riflettere soltanto, ma non hanno il tempo da dedicare alle vittime di questa terra"

(J.H. Cone)

La libertà ... è la possibilità di dubitare, la possibilità di sbagliare, la possibilità di cercare, di esperimentare, di dire di no a una qualsiasi autorità, letteraria artistica filosofica religiosa sociale, e anche politica

(Ignazio Silone, Uscita di Sicurezza)

Mai nessuna notte è tanto lunga da non permettere al sole di sorgere

(Paulo Coelho)

Non c'è attività umana da cui si possa escludere ogni intervento intellettuale, non si può separare l'homo faber dall'homo sapiens. Ogni uomo infine, all'infuori della sua professione esplica una qualche attività intellettuale, è cioè un "filosofo", un artista, un uomo di gusto, partecipa di una concezione del mondo, ha una consapevole linea di condotta morale, quindi contribuisce a sostenere o a modificare una concezione del mondo, cioè a suscitare nuovi modi di pensare.

(Antonio Gramsci)

Un'antica leggenda cinese parla del filo rosso del destino, dice che gli dei hanno attaccato un filo rosso alla caviglia di ciascuno di noi, collegando tutte le persone le cui vite sono destinate a toccarsi. Il filo può allungarsi, o aggrovigliarsi, ma non si rompe mai.

Jake Bohm (David Mazouz), in Touch, 2012

Amo le cose belle, le belle storie che dicono qualcosa,mi piace tutto ciò che fa palpitare il cuore. E’ bello aver la pelle d’oca, significa che stai vivendo.

(Josè Saramago)

C’era una generosità civile nella scuola pubblica, gratuita che permetteva a uno come me di imparare. Ci ero cresciuto dentro e non mi accorgevo dello sforzo di una società per mettere in pratica il compito. L’istruzione dava importanza a noi poveri. I ricchi si sarebbero istruiti comunque. La scuola dava peso a chi non ne aveva, faceva uguaglianza. Non aboliva la miseria, però tra le sue mura permetteva il pari. Il dispari cominciava fuori.

(Erri De Luca, Il giorno prima della felicità)

Una delle migliori sensazioni al mondo è quando abbracci qualcuno che ami e lui ricambia stringendoti più forte

(Charles Bukowski)

I veri amici sono quelli che si scambiano reciprocamente fiducia, sogni e pensieri, virtù, gioie e dolori;

sempre liberi di separarsi senza separarsi mai

(Alfred Bougeard)

Incontrarsi fu trovarsi. Nel momento misterioso in cui le loro mani si toccarono, esse si saldarono.

Quando quelle due anime si scorsero, si riconobbero come necessità reciproca e si abbracciarono indissolubilmente

(I miserabili - Victor Hugo)