Consumo Suolo. Casadei: “La Regione Emilia-Romagna mostri coraggio”
La Giunta regionale dell’Emilia-Romagna sta lavorando al disegno di legge regionale “Riduzione del consumo di suolo, riuso del suolo edificato e tutela delle aree agricole”. L’obiettivo è arrivare ad un consumo del suolo pari a zero, come previsto dagli obiettivi europei, da raggiungere entro il 2050.
Quello del consumo di suolo è un tema non rinviabile, di primaria importanza, ed è per questo che bisogna affrontarlo con coraggio e decisione. Come richiesto nella Risoluzione approvata dall’Assemblea legislativa lo scorso 25 febbraio (a firma dei consiglieri Meo, Casadei, Barbati, Paruolo, Donini, Mumolo, Naldi, Favia, Defranceschi, Sconciaforni, Pagani, Grillini) è opportuno che il piano segua criteri precisi: occorre accrescere in modo sensibile il costo del consumo di suolo vergine con l’introduzione di adeguati meccanismi fiscali, di oneri di urbanizzazione, azioni di compensazione in modo da rendere più conveniente il recupero dell’esistente e contabilizzare l’impatto ambientale e sociale prodotto dal consumo di suolo stesso. Occorre inserire, poi, il principio della compensazione ecologica preventiva per opere infrastrutturali e nuove costruzioni che occupino suolo libero favorendo il ripristino agricolo e naturale di superfici impermeabilizzate inutilizzate.
Il suolo è un bene comune, finito e non rinnovabile: solo con scelte precise e coraggiose, e introducendo strumenti appropriati, si possono perseguire obiettivi che sono ormai condivisi dai settori più lungimiranti della società regionale.