Democrazia digitale, al via progetto europeo Homer: “Stimolo per veicolare innovazione, favorire la crescita e creare posti di lavoro”
Si chiama Homer – Harmonising Open data in the Mediterranean through better access and Reuse of public sector information – il progetto europeo nato con l’obiettivo di stimolare il mercato digitale nel bacino del Mediterraneo, mettendo in comune il patrimonio di dati e informazioni prodotte, raccolte e finanziate dagli enti pubblici. Nel progetto sono coinvolte sette nazioni: Italia, Spagna, Francia, Grecia, Malta, Cipro, Slovenia e il Montenegro. Per l’Italia partecipano Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto e Sardegna. Il network – che sarà presentato a Bologna il 28 e 29 novembre prossimi in una due giorni di workshop e attività di comunicazione – svilupperà per tre anni una strategia per armonizzare, liberare e federare il patrimonio digitale delle amministrazioni nazionali, regionali e locali del Mediterraneo. Il tutto attraverso gli “open data”, le informazioni rilasciate in formato aperto e di facile reperibilità.
«Negli ultimi 10 anni la Regione Emilia-Romagna ha investito nella “società dell’informazione”, prima sviluppando le infrastrutture hardware e software, poi lavorando sull’e-government. Azioni che pongono l’utente, cittadini e imprese, al centro dell’azione della pubblica amministrazione, favorendo la trasparenza, la partecipazione alle decisioni e, quindi, garantendo il diritto di accesso ai dati – commenta il consigliere regionale PD, Thomas Casadei -. Gli obiettivi del progetto Homer traducono a livello europeo quelli che sono gli intenti del Piano Telematico della Regione Emilia-Romagna, la nostra Agenda Digitale».
«Mettere a disposizione di cittadini e imprese il patrimonio informativo pubblico – continua Casadei – è lo stimolo migliore e più democratico per veicolare innovazione, incoraggiare la crescita e contribuire a creare nuovi posti di lavoro».
È proprio questo il cuore della risoluzione presentata da alcuni consiglieri regionali del Pd (primo firmatario Casadei) che impegna la Giunta regionale a promuovere, in tempi contenuti, l’elaborazione e l’approvazione di Linee guida in materia di Open Data che definiscano criteri e regole che dovranno essere seguite dai diversi settori e direzioni della Regione.