Di Maio e Casadei (Pd) sostengono l’appello dei giovani medici e specializzandi
“Gli studenti di medicina e i giovani medici in formazione hanno lanciato un appello alle forze politiche affinché nel successivo passaggio della Legge di Stabilità alla Camera dei deputati si provveda a trovare le risorse necessarie alla formazione specialistica medica, dando priorità all’istruzione pubblica, anziché finanziare con soldi pubblici i Policlinici privati, a cui nel 2014 andranno 60 milioni di euro”. Un appello accolto dal consigliere regionale Thomas Casadei, capogruppo PD in Commissione Scuola, Lavoro, Cultura e dal deputato forlivese PD Marco Di Maio, componente della Commissione Finanze, impegnati nei rispettivi ruoli a sostegno dell’investimento nella formazione e nell’educazione.
“La crisi del sistema formativo e sanitario nazionale risulta ormai sempre più evidente. Negli ultimi anni si è assistito ad una drastica riduzione delle risorse a quello che definiamo “stato sociale” – affermano Di Maio e Casadei -. Continuando così, tra tagli lineari e interventi di austerità, e complice la scure della crisi economica, si rischia di creare diseguaglianze sempre più profonde”.
In questo contesto si inserisce il taglio dei posti per gli specializzandi di medicina: previsto nell’ambito del Disegno della Legge di Stabilità. dalle 4.500 borse erogate nel 2013 (già insufficienti in previsione per sostenere il sistema sanità), nel 2014 si potrebbe scendere a 2.000 borse, a fronte di 7.500 aspiranti. Se le cifre dovessero rimanere queste, si prevede una riduzione del 55% del numero di borse erogate in ogni realtà universitaria.
A questo proposito, il deputato Marco Di Maio ha presentato assieme ai colleghi Filippo Crimì ed Edoardo Fanucci, un emendamento alla legge di stabilità che mira a spostare le risorse economiche destinate ai politecnici privati verso gli specializzandi, mirando in particolare a finanziare le “borse” che servirebbero a dare risposta a gran parte dei 7500 aspiranti.
“Riteniamo fondamentale raccogliere l’appello dei giovani medici – commentano i due esponenti Dem -, auspicando che venga ascoltato. Con tagli così netti si condannano i neolaureati a un anno di pausa forzata, se mon addirittura all’espatrio”.
“Crediamo – chiudono Di Maio e Casadei – che in un momento di scarsità di risorse come quello che stiamo vivendo sia necessario favorire le istituzioni statali che garantiscono il diritto alla formazione e che perseguono i loro obiettivi in nome dell’interesse generale, dando priorità a questo ambito rispetto ai sistemi privatistici”.
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